Manuela Mameli
di LUCIANO PIRAS
Dalla Sardegna alla Germania il passo è breve. Dall’Ogliastra al Baden-Württemberg senza frontiere. La musica riesce ad azzerare persino quasi duemila chilometri di distanza in linea d’aria. Protagonista Manuela Mameli, in concerto a Stoccarda, alla Kleiner Kursaal, ospite sabato scorso del Circolo culturale “Su nuraghe”. «Stavolta ho portato con me la musica – racconta la cantante – ma anche una testimonianza della mia identità trieddina e bariesa per regalarla agli amici emigrati». È con queste parole che Mameli ha concluso la sua trasferta tedesca. Un carico di emozioni, di abbracci e di amicizia.
«Come alla fine di ogni viaggio – aggiunge –, ciò che resta è tanta nostalgia di tutto quel che di bello e genuino ho vissuto». «Dove sono i sardi, c’è Sardegna» esulta davanti al presidente del sodalizio col simbolo dei Quattro mori Antonio Galistu e a Paolo Atzori, presidente della Fcsg, la Federazione dei circoli sardi in Germania, organizzatori dell’evento, con il patrocinio della Regione Sardegna.
Originaria di Triei (il padre è di Triei, la madre di Barisardo), Manuela Mameli dopo la laurea con lode in Canto jazz al Conservatorio di Cagliari, ha conseguito, sempre con lode, la laurea specialistica al “Santa Cecilia” di Roma. Tanto elegante sulla scena, quanto sensuale e avvolgente con la sua voce calda e possente, la cantante ogliastrina è abituata a muoversi con disinvoltura tra le radici marcatamente isolane, la musica tradizionale, il jazz e il pop italiano e internazionale. A Stoccarda ha presentato il suo progetto in trio con Mauro Mulas alla tastiera e Massimo Perra all’organetto e alle percussioni. Stavolta, a sorpresa, ha portato con sé anche un messaggio di stima e profondo affetto da consegnare agli emigrati a nome dei sindaci di Triei e di Barisardo, rispettivamente Anna Assunta Chironi e Ivan Mameli. Le loro parole hanno preso forma in una pergamena timbrata e firmata in originale.
«È stato un orgoglio per me consegnare al Circolo “Su nuraghe” l’omaggio che i due sindaci, nella loro sensibilità, hanno voluto dedicare ai sardi di Stoccarda come promessa di amicizia con la nostra comunità e a documentarne i simboli e la storia» racconta felicissima Manuela Mameli. «Sono profondamente grata a Paolo Atzori e agli amici del Circolo per questo invito così speciale – conclude –. Un ringraziamento molto personale lo rivolgo ai veri protagonisti della serata: tutti i sardi originari di Triei che hanno fatto molti chilometri attraverso le autobahn tedesche pur di essere presenti tra il pubblico e farmi la loro grande sorpresa. Anche grazie a loro, ho passato una serata indimenticabile, di quelle in cui ti senti assolutamente a casa».