di LUCIA BECCHERE
Nell’aula Magna del Liceo Scientifico E. Fermi di Nuoro, sabato 20 aprile 2024, si è svolta la Giornata di sensibilizzazione e formazione su Malattie Sessualmente Trasmissibili e HPV.
L’incontro, il quarto a Nuoro dal 2019 dopo l’interruzione per via del Covid, si inserisce in un “Progetto sulla salute-Prevenzione Ginecologica e Andrologica” che il Rotary Club di Nuoro intende portare avanti in tutti gli istituti superiori con l’obiettivo di sensibilizzare ed educare i giovani al problema della prevenzione, problema molto spesso sottovalutato.
La dottoressa Battistina Foddai past Presidente del Rotary club di Nuoro e ginecologa per tanti anni presso le strutture ospedaliere, oggi impegnata nel sociale, ha curato il convegno proseguirà il suo percorso nei vari istituti superiori. Nel tavolo dei relatori il dottor Marcello Caredda Presidente Incoming del Rotary Nuoro e la dirigente scolastica prof.ssa Mariantonietta Ferrante che da sempre favorisce e promuove interventi inerenti alle tematiche giovanili.
Numerose le classi che hanno preso parte al simposio. Dopo i saluti la dirigente ha illustrato i temi e gli obiettivi prefissati invitando gli studenti a tenere bene a mente quanto veniva loro relazionato perché la conoscenza delle cose aiuta a meglio affrontare qualsiasi situazione nella quale ci si può incappare e la scuola ha un ruolo importante sulla formazione dei giovani.
Il dottor Caredda ha ricordato la storia del Rotary, quali gli ideali e cosa si prefigge. “E’ un club di professionisti – ha detto – che si mette al servizio della propria comunità e del mondo intero per migliorare la società”. Ha illustrato il ruolo dell’Associazione e soprattutto quale attenzione abbia da sempre riservato alle nuove generazioni chiamate a loro volta a veicolare la conoscenza acquisita nella speranza di un futuro migliore.
Dott.essa Foddai cosa muove così tanto impegno? “L’attenzione nei riguardi dei giovani e questo nasce anche dalla mia lunga professione di ginecologa che mi ha consentito di venire a contatto con una fascia di persone giovani, per l’appunto spesso a rischio. Non tutti sono consapevoli dei pericoli a cui vanno incontro ogni giorno”.
Quali le risposte da parte loro? “Normalmente i riscontri non sono immediati. Sul momento esprimono un certo disagio che io ovviamente colgo durante gli incontri e questo forse è determinato dalla presenza degli insegnanti e dalla sede dove venivano trattati gli argomenti riguardanti le loro problematiche adolescenziali.
Successivamente ho avuto modo di riscontare una grande attenzione grazie proprio all’impatto positivo di quella conferenza. Tanti giovani si sono avvicinati a me in privato per parlarne con l’intento di approfondire i temi oggetto della conferenza, mettendosi a nudo senza remore. Questa cosa mi ha fatto enormemente piacere”.
A suo avviso qual è il problema più urgente fra quelli da lei affrontati? “Il problema principale per i giovani è quello di proteggersi da eventuali gravidanze indesiderate legate a dei rapporti troppo precoci. A questo si aggiunga la difficoltà a trattare l’argomento in famiglia per cui si rifugiano nel giro di amicizie e sul web, cosa pericolosissima. E’ mio intento programmare altri convegni per indicare soluzioni adatte a risolvere nel miglior modo possibile questi disagi interiori che non sono di poco conto perché alla base di qualsiasi rapporto affettivo sia occasionale che a lungo termine”.
Questo progetto è destinato solo al capoluogo oppure Il Rotary intende renderlo fruibile a tutto il territorio? “Si, personalmente sarei disponibile ad inserirlo in un progetto più ampio la cui ricaduta potrebbe essere non a breve termine ma comunque darà i suoi frutti positivi, per questo mi auguro che anche le altre scuole della provincia, come io credo, si rendano disponibili a favorire incontri formativi per i loro studenti. L’importante è educare i giovani alla cultura della prevenzione che sta alla base della futura salute di ogni individuo. La salute non è una cosa statica ma dinamica poiché gli eventi negativi potrebbero essere in agguato in qualsiasi momento. Solo l’informazione che è conoscenza preserva la nostra salute”.
Alla fine degli incontri, cosa si porta a casa? “Il dialogo coi ragazzi è per me sempre una esperienza straordinaria, la loro attenzione nei confronti dei temi trattati gratifica il mio impegno e a quel punto niente mi pesa. Sono loro a dare a me più di quanto io possa dare a loro. Credo nel volontariato e spero di poter continuare a lungo su questa strada”.