WORKSHOP IN SVIZZERA SULL’EMIGRAZIONE CON LA FEDERAZIONE DEI CIRCOLI SARDI SUL TERRITORIO ELVETICO. IL 21 E 22 APRILE A ZURIGO, IL 27 E 28 A GINEVRA

Zurigo

La Sardegna, ultima regione d’Italia per nascite e prima per perdita di popolazione, afflitta dal massiccio esodo di quella giovanile, ha deciso di fare appello alle organizzazioni dei sardi nel mondo per sensibilizzare i giovani sardi a prendere in considerazione non solo un possibile rientro, legato ovviamente alle opportunità di lavoro e di attività che sarà compito in particolare della nuova Giunta regionale delineare e approfondire, guidata proprio da una expat rientrata da qualche tempo, Alessandra Todde, ma anche di rendersi disponibili pur stando all’estero a mettere a disposizione la loro esperienza e l’ingegno  favore della terra di origine. Ulteriore obiettivo è sensibilizzare maggiormente questa generazione alla cultura sarda e ai temi dell’emigrazione e nello stesso tempo anche  selezionare e motivare chi eventualmente volesse farsi promotore di questo discorso all’interno dell’associazionismo sardo all’estero.

Per prima la Federazione delle associazioni sarde in Svizzera si è preoccupata di fare propria questa preoccupazione organizzando con la Regione Sardegna un apposito Progetto regionale su iniziativa del suo presidente onorario, Domenico Scala, già Vice presidente Vicario della Consulta regionale dell’emigrazione, e del presidente della medesima Federazione, Antonio Mura. Il progetto è già iniziato con lo svolgimento di una serie di incontri con i giovani sardi in Svizzera, e continuerà sabato 21 e domenica 22 aprile a Zurigo con un apposito Work Shop, che verrà replicato il 27 e 28 a Ginevra e, a maggio anche a Lugano per la Svizzera italiana. La conduzione dei lavori è stata affidata ad Aldo Aledda, Coordinatore del Comitato  11 ottobre di iniziativa per gli italiani nel mondo, che nella sua terra di origine, la Sardegna, ha fatto i primi passi in questo campo e ha prodotto tra i più importanti studi. I lavori avranno un andamento seminariale con la presenza di numerosi e qualificati giovani sardi che terranno relazioni, faranno riflessioni e proposte sui temi posti sul tappeto.

L’iniziativa sarda presenta un carattere pilota in tutta Italia anche perché costituisce uno dei primi tentativi di uscire dalla generica recriminazione sulla fuga dei giovani dal territorio nazionale adottando iniziative concrete perché la grande esperienza,  professionalità e disponibilità di costoro possa tornare a  vantaggio della propria terra.

PROGETTO REGIONALE – WORK SHOP

PROGRAMMA DEI LAVORI

SABATO  ore 10 – 12,30

Presenta il presidente della Federazione dei circoli sardi in Svizzera e responsabile del progetto regionale, Antonio Mura.

Seminario su “Emigrazione sarda e sardi all’estero. Ragioni, spiegazioni e stato dell’arte”. Coordina Aldo Aledda.

 Introduce il Vice Presidente Vicario della Consulta Regionale dell’emigrazione sarda, Domenico Scala.

Interventi e succinte relazioni dei partecipanti, con dibattito e conclusioni finali.

Compilazione Questionari informativi dei partecipanti.

Pausa pranzo

SABATO   ore  14 ­– 16,30

Seminario su “Mobilità sarda nel mondo e suo ritorno con prospettive per una Sardegna Glocale”. Coordina prof. Sotgiu. Interventi e succinte relazioni dei partecipanti con dibattito e conclusioni finali.

Cena sociale

DOMENICA  ore 10,30 – 13

Seminario su “Organizzazione e associazionismo dei sardi all’estero.  Prospettive e proposte dalla Svizzera”. Coordina Leonardo Canonico.

Conclude Domenico Scala.

Questionario di gradimento dei partecipanti.

Pranzo finale e calendario di future iniziative.

RESPONSABILE E COORDINATORE SCIENTIFICO: Aldo Aledda.

SEGRETERIA:

Modalità di svolgimento dei lavori: I lavori si svolgeranno avendo come riferimento il lavoro di base predisposto dal Responsabile scientifico, Aldo Aledda. Su questa base si articoleranno gli interventi dei partecipanti che avranno in precedenza il testo in modo da potersi preparare e presentare, a piacere, brevi relazioni, interventi strutturati, muovere obiezioni e fare proposte sui tre temi del seminario. All’inizio verrà distribuito un questionario sulle caratteristiche personali di chi vi partecipa, e alla fine un altro più breve sul gradimento dei partecipanti.

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