di FRANCESCA BIANCHI
Fino al prossimo 17 maggio l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, in Germania, ospiterà la mostra Sander Sardinia 1927. Un viaggio fotografico, curata da Florent To Lay e organizzata dagli Istituti Italiani di Cultura di Amburgo, Colonia, Montreal & Strasburgo, insieme ai Goethe-Institut di Strasburgo e Montreal e al Museum of Charlevoix, La Malbaie con prestiti da parte di Die Photographische Sammlung / SK Stiftung Kultur – August Sander Archiv, Colonia.
In mostra 40 fotografie poco conosciute e rari autocromi del fotografo tedesco August Sander (1876-1964), selezionati da un insieme di circa 300 negativi scattati in Sardegna nell’arco di un mese, nella primavera del 1927. Con il suo stile da fotografo documentaristico, Sander ha creato ritratti di abitanti delle città e delle campagne “così com’erano”, senza idealizzarli; inoltre, ha catturato con precisione e in modo inatteso la vita urbana e rurale della Sardegna, insieme alla sua architettura, nel momento in cui l’isola iniziava a confrontarsi con un emergente sviluppo industriale ed economico. Il progetto di Sander offre un reportage diversificato della Sardegna degli anni 1920, dai principali centri urbani ai luoghi più isolati.
Alla mostra si accompagna un catalogo in quattro lingue (italiano, tedesco, francese, inglese), con una prefazione a cura dei direttori degli Istituti Italiani di Cultura. Il catalogo include: una selezione speciale di 22 fotografie scattate da August Sander in Sardegna; un’intervista esclusiva con il fotografo italiano Oliviero Toscani sul suo rapporto con August Sander; una trascrizione dell’articolo di Ludwig Mathar dal titolo “Sardinien”, che includeva 7 fotografie di Sander, disponibile per la prima volta dalla sua pubblicazione nel 1933, e un testo curatoriale di Florent To Lay. Il programma culturale di accompagnamento alla mostra prevede una serata di proiezione di cortometraggi “Visioni Sarde”, brevi film che raccontano la Sardegna, selezionati dalla Cineteca di Bologna (4 aprile 2024, ore 19:00). Strutturate in tre sezioni, le stampe di Sander sono presentate insieme a documenti d’epoca, oggetti da collezione e archivi degli anni ‘20.
