Ibrahim Sulemana
di GIANRAIMONDO FARINA
Se c’è un uomo che, più di tutti, avrebbe sentito questa partita, costui è stato Sulemana. Dal lato Cagliari. Dal lato Verona, invece, e lo si notava soprattutto nel primo tempo, vi era Folorunsho, ex Bari. Colui che, nella finalissima di ritorno, dopo l’insperata rete di Pavoletti al 95′, aveva avuto l’occasionissima per “spezzare” definitivamente le ali (e le reni) al Cagliari. A Radunovic battuto. Ma non ne ha approfittato. Ed oggi sembrava che questa “rabbia” sportiva, serbata per quasi un anno, l’avesse fatta sfogare ben bene ai danni dei rossoblù. Non più per i galletti pugliesi. Ma in A per il Verona. E, guarda caso, contro il Cagliari. Il primo tempo di Cagliari – Verona, gara spareggio valida per la salvezza. E lo ha dimostrato per gran parte della frazione di gioco non fornendo alcun punto di riferimento al “sergente” Mina, apparso in difficoltà e non all’altezza delle ultime prestazioni. In uno stadio completamente “sold out”, tranne 200 posti non assegnati nel settore ospiti, le due squadre scendono in campo piene di tatticismi per mezz’ora. Consapevoli che la “posta in palio” è pesante. A “rompere” il ghiaccio è, però, il Verona che, propiziata grazie ad una delle incursioni “senza riferimento” del citato Folorunsho, passa in vantaggio al 30′ con una rete di Bonazzoli. È la sua quarta rete al Cagliari. Causata anche da una distrazione di Dossena. Rete “pesantissima”. I padroni di casa appaiono aver accusato il colpo, manifestando varie imprecisioni. Il Verona, ben messo in campo, riesce a controllare il match. Al 40′ altra occasione fioccata sui piedi del summenzionato Folorunsho neutralizzata da Scuffet. In questa prima frazione di gioco sembra che il Verona abbia un cinismo mostruoso. Al 46′, secondo minuto di recupero, altra occasione scaligera con Serdar sventata da Scuffet. Si và al riposo con un Cagliari completamente “in bambola” ed un assoluto bisogno di cambiare la partita. Anche perché Ranieri, proprio nell’impostazione tattica del primo tempo, aveva cercato di ripercorrere lo stesso schema iniziale proposto contro il Monza. Si è cercata, invano, la compattezza difensiva, utilizzando le sporadiche azioni di Luvumbo, che non ci sono state. La seconda frazione di gioco, già nei primi quindici minuti, fa intravedere qualche cambiamento. Anche se è il Verona ad avere le occasioni più nitide. Prima con una rete annullata e poi, al 60′, con un’altra occasione sventata da Scuffet. Al 71′ è il Cagliari a sfiorare il pareggio con una punizione di Viola, sventata da Montipo’. Ed è, appunto, l’innesto di Viola, nel secondo tempo, a cambiare, sostanzialmente, l’impostazione tattica della squadra. Ranieri trova, finalmente, il “trait d’union” fra mediana ed attacco. Quello che è mancato a Monza. E non solo grazie a Viola. Ma anche agli innesti giusti. Tutti avvenuti al 72′. Prato per l’evanescente Makoumbu. Sulemana per Deiola. Ed Oristanio per Nandez. Il tecnico romano cambia il centrocampo. E, con questo, cambia anche il corso dell’incontro. E “sale in cattedra” un altro giocatore che, come il veronese Folorunsho, sentiva la partita. Questa volta dalla parte del Cagliari. Scriviamo di Sulemana, fino alla scorsa stagione nella compagine scaligera e protagonista, anche lui, di uno spareggio. Quello salvezza vinto dal Verona contro lo Spezia. Il centrocampista ghanese del Cagliari “sentiva” il match in modo particolare. E Ranieri lo ha capito. Ed è stato premiato. Al 74′ il Cagliari raggiunge il meritato pareggio proprio grazie ad un’incursione dell’ex gialloblù. Era la “sua” partita. E lo è stata. Il match ora prosegue quasi “a senso unico”. Al 77′ Oristanio è trattenuto in area di rigore ma Doveri sorvola. La pioggia, che aveva caratterizzato gran parte della gara, scompare, sostituita da un timido raggio di luce. Un piccolo barlume di speranza per un possibile “ribaltamento” dell’incontro, il “marchio di fabbrica” del Cagliari in questa stagione. Speranza che, però, purtroppo, non si avvera. E rimane “inespressa” e non concretizzata nel piede di Luvumbo in due occasioni nitide, al 90′ ed al 92′, in pieno recupero. Dopodiché il signor Doveri, arbitro più che mai assente dal match con scelte anche discutibili, al 96′, decide che può bastare. Cagliari e Verona ritornano negli spogliatoi con un pareggio finale che, alla luce anche dei risultati conseguiti dalle dirette concorrenti, fa rimanere invariata la classifica per la lotta salvezza. L’ analisi tecnica dimostra come il Cagliari, da un’impostazione disordinata iniziale, sia riuscito, nella seconda frazione di gioco, a pareggiare. La questione tattica “centrale” è stata rappresentata dall’ “equivoco” Luvumbo, mai chiamato in causa nel primo tempo e piuttosto confuso nelle azioni di gioco che lo avevano reso protagonista. Nel secondo tempo, invece, vi e’ stato un cambiamento tattico fondamentale con l’ingresso di Viola. Che ha fatto da “collante” fra mediana ed attacco (quello che e’ mancato a Monza). E che ha consentito di “aggiustare” la posizione di Luvumbo, divenuto più incidente e pericoloso. Il cambio di Viola è, poi, stato “corroborato” dagli altri tre del 72′. In cui ci si è affidati più alla qualità che alla quantità. Non più alle incursioni laterali sulla destra di Nandez, ma si è cercato una maggiore verticalizzazione grazie all’ ingresso di Viola. E questo ha spiegato anche il senso dei cambi operati da Ranieri. Dalla presunta e difficoltosa compattezza difensiva iniziale, tanto vagheggiata, perseguita e punita, sia a Monza che nel primo tempo contro il Verona, si è passati alle verticalizzazioni centrali con gli ingressi di Viola, Prati, Sulemana ed Oristanio. Trovando un equilibrio fra centrocampo ed attacco che ha permesso al Cagliari di “raddrizzare” la partita. Un equilibrio che la squadra sarda aveva fin qui trovato con Gaetano, purtroppo inutilizzato da Ranieri sebbene in panchina (è reduce da un infortunio). E che, con il Verona, ha avuto con Viola. In vista, delle prossime otto partite, tutte finali, con quattro o cinque già possibilmente “chiuse” da pronostico (a sfavore), rimane, però, inevaso un problema tattico. Che sta diventando serio. Il Cagliari non ha la possibilità di “avere fluidità” nelle due fasi della partita. Nello specifico, non ha dei mediani che, allo stesso tempo, siano anche dei buoni interditori e che abbiano dei piedi in grado di costruire delle azioni pericolose. Un problema da risolvere al più presto. Magari con una “lettura tattica” iniziale differente delle prossime sfide.
PESCE D’APRILE con la conferma che il VERONA è una SQUADRA da seria A, e il Cagliari allenato da un GRANDE mr. che imposta tutte le formazioni PER NON PERDERE è da serie B ! Lo confermano ancora una volta le sue 3 sostituzioni sullo 0-1, voleva recuperare lo svantaggio, e, allora perchè NON lo fa dal 1′ e per TENTARE DI VINCERE ? è un kakasotto che OGGI ci ha portato in serie B…Avesse altro cognome NON AVREBBE mangiato il panettone e tantomeno la colomba….GiulinO…pensaci….forse SEI ANCORA IN TEMPO !!!
GAETANO in panchina ? Viola,Sulemana solo quando stiamo perdendo, e NON subito , per cercare di VINCERE ? SIR Claudio…ormai sei bollito…abbi il coraggio di scappare…HAI FALLITO , e OGGI ci hai dato il colpo di grazia mandandoci in serie B, o hai le allucinazioni e …pensi di battere e far punti nelle prossime 3 gare….????? AIJOOOOO attua su strexiu e BAIRINDI…
Guardate che il giocatore nn è grande solo se segna cque ottimo gol è stato utilissimo grazie sule !
Prima dell infortunio ha attraversato un periodo di forma strepitoso,speriamo in un recupero senza problemi.Nel Cagliari troppi infortuni,la squadra ne ha risentito,e x me,Ranieri sta facendo miracoli
per me solo danni
Bravo Sulemana. Sarai utilissimo per l’equilibrio del Cagliari.
Bravo cagliari
Infatti è un giocatore che può fare lq differenza a partita inoltrata, vale lo stesso discorso per Viola,ma non perché lo dice il sottoscritto, ma perché Ranieri conosce bene le dinamiche dello spogliatoio e sa quale è il momento giusto per far giocare qualsiasi giocatore della rosa.
Ignazio Soddu : e quali sarebbero i danni che sta facendo Ranieri? I problemi del Cagliari vanno analizzati a 360 gradi ,non guardando due o tre partite, dove secondo lei ha mandato una squadra sbagliata in campo.,senza però sapere il perché,non conoscendo le dinamiche dello spogliatoio.Mentre prima non avrei creduto in un altro miracolo ,con l’acquisto degli ultimi due giocatori di categoria, che hanno dato piu qualità e maturità alla squadra. Purtroppo anche sfortuna si è accanita con il mister, vedi gli infortuni.Devo essere sincero adesso ci credo in un altro miracolo del mister.
Marco Manca : bisogna capire, cosa intende lei per equilibrio.Non mi pare che lui ,sia un giocatore che da equilibrio tattico, ma è uno che corre distrugge il gioco degli avversari, al contrario Viola ,che di lui si ,si può parlare di giocatore ,che da equilibrio e geometrie alla squadra se è in giornata di grazia.
Lello Collu appunto, correre, fare filtro alla difesa, recuperare palloni degli avversari, significa dare equilibrio e forza. Sulemana fa questo lavoro, e Deiola è un’altro che fa questo lavoro, Oscuro ma utilissimo. Viola è un giocatore tecnico, ma poco fisico. Per creare equilibrio ci vuole forza fisica e polmoni per correre dall’inizio alla fine. Ma Tanto non lo capisci.
Marco Manca: si capisce lei va più che bene.Purtroppo ahimè, tutta questa gazzosa ,che vede lei e che ha scritto,io non la vedo ancora in Sulemana.Quando questo avverrà e saranno i fatti rali a dimostrarlo e chiaro,che se ne può riparlare.Una sola prestazione positiva con anche un goal, una sola rondine non fa primavera. Io al momento,lo vedo come un giocatore ,tutta corsa e grinta,ma ancora grezzo.Non è ancora all’altezza per giocare titolare in serie A ,ma può essere utile per la causa e va inserito piano piano,negli spezzoni di partite, dove serve la sua freschezza fisica .Lo vedo come un giocatore di prospettiva,come Prati. Viola è il giocatore più forte nel suo ruolo ,che ha il Cagliari,purtroppo è lento e in serie A secondo con chi giochi, non va bene e anche lui è un giocatore da 45 minuti.
Lello Collu, resterà per sempre grezzo. Lui è questo oggi, domani e sempre.
Marco Manca : ma guardi ,che nessuno ha mai detto ,che lui è un fenomeno,è un classico portatore d’acqua e che fa legna e nel calcio fanno la differenza, anche questi giocatori e servono nell’economia della squadra.Adesso vedremo come giocherà a Milano il Cagliari, visto che non ha un giocatore nella rosa che fa il gioco diligente,tattico e disciplinato che fa Deiola ,speriamo che dal suo cilindro il mister riesca a togliere qualcosa di positivo.In ogni caso tutto ciò,che lei vede,nel ragazzo, io non lo vedo ,forse da parte sua c’è solo invidia.Sicuramente la gente come lei è convinta che secperse se perde e colpa di Deiola e se vince ,classica parole abbiamo giocato in dieci .
Lello Collu, assolutamente d’accordo con te . Sono giocatori poco tecnici, ma utilissimi nell’economia e nell’equilibrio della squadra. Non ho mai detto che se il Cagliari perde, è colpa di Deiola, anzi, lho sempre difeso dagli insulti dei tifosi incopententi.
Rimango basito dei commenti , tutti tecnici e professori del calcio , credo che Sulemana sia un giocatore, da persona poco ferrata in materia, che potrebbe giocare in serie A alla grande, ne riparleremo il prossimo campionato.la grinta e la voglia di emergere non li manca. Sino ad ora, in due spezzoni di partita si è comportato in modo egregio, uno dei migliori in campo.