i tenores con Mahmood a Sanremo
di LUCA MELE
Al loro rientro da Sanremo, abbiamo potuto intervistare i Tenores Remunnu ‘e Locu di Bitti protagonisti accanto a Mahmood nell’esibizione del 9 febbraio scorso per la serata dei duetti e cover all’interno del 74° Festival della canzone italiana. Il giovane Andrea Sella, mezza voce, si è fatto interprete dei sentimenti di Dino Ruiu (voce), di Pierluigi Giorno (contra) e di Mario Pira (basso) per condividere con il nostro settimanale l’esperienza di quasi due settimane fa.
Andrea, quale modo migliore per festeggiare i vostri 50 anni se non sul palcoscenico più importante della musica italiana? «Già, i Tenores Remunnu ‘e Locu nascono ufficialmente nel 1974 con Daniele Cossellu, Piero Sanna, Salvatore Bandinu e Tancredi Tucconi. Anche se prima di dedicare questa realtà all’illustre poeta Raimondo Delogu, già esisteva e si esibita informalmente come Tenores de la Pro Loco. L’onore di essere a Sanremo è stato motivo per celebrare coloro che hanno fatto la nostra storia».
In un comunicato dell’8 febbraio, il Comune di Bitti dichiarava come «tra le piazze, i negozi, i bar del paese» non si parlasse d’altro per la «grande attesa». Siete riusciti a soddisfare le aspettative e non deludere i vostri sostenitori? «Beh, dovremmo chiederlo a loro! Mi permetto di affermare, dalle attestazioni di stima e di amicizia di esserci un po’ riusciti. Avevamo una grossa responsabilità, quella di rappresentare un intero popolo, non solo la nostra comunità. Personalmente, per noi è stato un immenso di orgoglio e un’emozione unica».
Eppure siete abituati alle vetrine internazionali: dall’Australia all’Argentina, dal Canada a Cuba, dagli Usa all’Egitto, dal Marocco alla Francia… Arrivare al ponente ligure è stato davvero motivo di trepidazione? «Certamente, perché ogni occasione è sempre nuova e irripetibile. In più ci siamo trovati davanti a una pericolosa sfida, ovvero coniugare stili musicali completamente diversi: la canzone di Lucio Dalla, la voce di Mahmood e la nostra espressione artistica, così originale e autoctona».
Comunque Mahmood vi avrà saputo incoraggiare. In conferenza stampa ha condiviso la vostra speciale ospitalità, la vostra premura nei suoi confronti nel volergli portare le prelibatezze della Sardegna; e soprattutto ha spiegato la vostra magistrale bravura nel canto e nell’intonazione. «Assolutamente sì, ci ha accompagnato la certezza di essere conterranei. Un feeling che ci ha permesso di poterlo chiamare con il suo nome di battesimo, Alessandro. Mahmood, seppur nato e cresciuto a Milano, è un vero sardo, parla il dialetto, e ogni estate rientra a Orosei, paese d’origine della madre, dove risiedono tanti parenti: solo gli zii materni sono, mi pare, una decina. Grazie a lui un progetto musicale impossibile è diventato realtà e abbiamo voluto rappresentare il nostro sodalizio con il gesto della bandiera dei quattro mori».
Ritorno su Come è profondo il mare: il significato che ne dà l’autore si spiega nel conteso degli anni di piombo. Parallelamente la Sardegna viveva un periodo altrettanto brutto a causa del banditismo e dei sequestri. Quanto vi siete ritrovati in questo? «Tantissimo, viviamo circondati dal mare, affascinante e ancora sconosciuto, regno di pace e simbolo di paure. Da una parte l’aspetto negativo, perché ci isola in mezzo ai continenti, dall’altra un viaggio da superare, anche tra le tempeste, per incontrarsi ancora. A tal proposito, l’esibizione è stata introdotta dai versi di Pauliccu Mossa di Bonorva, poesia scelta di proposito perché a nostro avviso perfettamente in tema: Finis, de s’Oceanu violentu / Currer dia sas abbas piùs malas (Infine, dell’Oceano violento, attraverserei le acque più feroci)».
Ultima domanda: prevale la soddisfazione del gruppo o la consapevolezza che quella serata ha reso fiera tutta la Sardegna, dove sono innumerevoli i Tenores di oggi e di ieri? «Penso tutti e due: è come se sullo stesso podio sia salito il nostro e il vanto di tutti i paesi dell’Isola. Noi – lo ripeto – siamo onorati e felici; ma la meraviglia delle nostre tradizioni e la passione per la nostra cultura sono e devono essere le note con cui ogni sardo può cantare la propria identità».
Orgoglio e identità, bravi 👏👏
Belli loro! E il mio moroso ha lo stesso identico maglione
Ma che belli che siete tutti🙏
grandi Mamhoud e Tenores
A me mam…..propio non mi piace musicalmente ma
Il suo viso che esprime felicità vicino ai tenore è un bello
Bravi complimenti a voi ❤️
Fantastici..
Bravi complimenti 🥰
Grandi 💯
Bravissimi..👏👏.complimenti ..
Grandi !
Lunga vita a voi tutti!…siete il vanto di noi sardi
Bravissimi💞
Un successo
Grandiiiiii👏👏👏
viva la Sardegna.sempre
Bravissimi complimenti
Bravi,tutti, orgoglio Sardo
Il momento più emozionante del festival
Grande Mahmood! È per lo più e di origini sarde
Tuta gold la ascolto a manetta!
Rita Fara
Grandissimi TUTTI 👏👏
W la Sardegna,lui un lassativo
Bravissimo artista e bravo ragazzo
Bravissimi i tenores grande Mamhoud che li ha portati a sanremo ,
Grandissimi TUTTI
Bravissimi tutti
Orgogliosi di voi ,forza parisi
Grandi , Mahmood sei “Super”i Tenores “Stupendi
Ieri sera erano alla 7
Siete stati emozionanti al festival
Bravissimi. Onore. Della. Sardegna. Grandi👏
Da allora ho ancora i brividi sono andato da uno specialista non mi passano😂
Il miagolatore…non si capisce niente quando canta…ci servirebbero i sottotitoli
Finalmente un vero parere sincero meno ipocrita .non è un cantante che emoziona
I tenores non avevo bisogno di mammoud, semmai il contrario
Orgoglio SARDO AAAJJJJOOOO
Si scrive..tottus paris
Altri cento tottus impari
Bravissimi tutti ❤️💙❤️💙❤️💙
Tottus in pari ma no de certu cun cussasa crapasa! De sinistra! 😎 Tenores e Mahmood il nostro orgoglio! ❤️
Siete bellissimi
Fantastici!! Viva gli Artisti della Sardegna!! Un Abbraccio da Cabras!! (Or)
perché il Maestro Allevi nn è paragonabile al sto coso….per favore ..
Adry Olini .lo sappiamo tutti che non è paragonabile, però in questo caso si parlava di piacere o meno il coro della Sardegna ,e tu si vede chiaramente che non apprezzi tutto quello che viene dalla Sardegna altrimenti non avresti fatto questo commento fuori luogo…
non è un cantante .punto.
.non è un cantante che emoziona
Cuello di mezzo mamutu chi siada fa pena in sardina si li cuverrene😀😀😀
Bravi complimenti💞🍀
Tenores
Bravissimi W la Sardegna
Bravissimi 👏 👏👏
Uno stona. Cantante
Siete stati bravissimi onore alla nostra amata Sardegna ❤️❤️
Tenore pleas
la bellezza sta proprio nell’originalità, non è mica da tutti saper cantare così, poi devi considerare che i tenores sono l’eccellenza! non si sarebbero neanche avvicinati se non avessero considerato che è bravissimo… buona serata a te… e riascoltala
di mia volontà non lo ascolto sicuramente, purtroppo capita che
devo ascoltarlo e mi dico che la musica è altro e ho sentito pappagalli e merli indiani cantare meglio di quello. La meritocrazia non esiste più