PRODURRE BELLEZZA CON L’AGRICOSMESI: L’OLIO EXTRAVERGINE MADE IN OGLIASTRA VOLA NELLE BEAUTY FARM DELL’INDIA

Giulia Mura

L’agricosmesi si fa strada anche in Sardegna aprendo le porte a quella che sarà la prossima sfida da giocare (soprattutto) nel mercato estero. Inutile dire che la filiera del bio è considerata la vera rivoluzione nel settore agricolo old style, vecchio stile. E se da una parte, questa rivoluzione, non può che giovare ai bilanci delle piccole e medie aziende, spesso a conduzione familiare, dall’altra promette di restituire giovinezza e beatitudine a chi avrà la costanza di usare creme di bellezza, sieri antiage e cosmetici di altissima qualità per la cura di viso, capelli e corpo: prodotti, naturalmente e rigorosamente, con ingredienti naturali (e al 95% biologici).

Dalla campagna alle profumerie, le Spa superlusso, i make up artist dei Vip o le catene d’alberghi 5 stelle in giro per il mondo. Gli esperti del settore nell’Isola parlano di un fatturato di qualche milione di euro in un anno, referenze e buoni clienti (almeno 50) permettendo. Le aziende leader (Estee Lauder, per citarne una) registrano da anni esportazioni con considerevoli incrementi. La Sardegna? Il prodotto interno lordo ne gioverebbe eccome. L’importante, dicono gli esperti: avere naso per gli affari e per la natura.

Una scommessa, insomma, da non farsi sfuggire. Nell’Isola ci sta provando un’imprenditrice ogliastrina, Giulia Mura, a capo dell’oleificio Pelau (Cardedu): “Con l’olio bio ed extravergine d’oliva, prodotto dalle nostre piante monovarietale ogliastrine, stiamo preparando una linea cosmetica che va dal semplice burro cacao alle creme per viso e corpo, compresi i doccia shampoo. L’intenzione – spiega – è quella di affacciarci sul mercato estero, sicuramente indiano, perché considerato “interessante” dall’industria cosmetica italiana”. E’ vero, solo negli ultimi dieci anni la crescita dei consumi cosmetici in India è più che raddoppiata, mentre le previsioni – dati Cosmoprof – parlano di oltre nove punti percentuali medi annui. L’export verso il paese asiatico (già nel 2021) ha fatto registrare un valore di 14,6 milioni di euro, con un incremento del 38 per cento circa. Fragranze, prodotti per i capelli, creme: “Abbiamo già ricevuto l’interesse da parte di alcuni buyers indiani”, svela Giulia Mura.

Dall’Ogliastra all’India, dove la cura del corpo – attraverso i trattamenti ayurveda, scienza del benessere fisico – ha un approccio olistico, praticamente sacro. Sì, l’India, terzo paese nel mondo, dopo Stati Uniti e Cina, ad avere il numero più alto di miliardari. E che dunque sta diventando l’Eldorado del beauty in fatto di export. Il cliente tipo del settore in verticale ascesa? Certamente il settore cinematografico, le attrici e gli attori di Bollywood. La parola d’ordine è “bellezza etica“, nel segno di una filosofia del benessere fisico e mentale. Ecco perché ogni prodotto made in Ogliastra non può non tenere in considerazione la salute dell’anima, sfruttando piante aromatiche e fiori caratteristici del Mediterraneo, anche dalle alte proprietà benefiche.

“In fatto di materie prime, la Sardegna, è una Terra altamente generosa. Nell’Isola esiste un patrimonio inestimabile e, purtroppo, poco sfruttato”. A sostenerlo è Alessandra Cabizza, laurea in Chimica e tecnologia farmaceutica (fondatrice del laboratorio Lab 7, con sede a Cagliari). Sarà lei a trasformare l’olio bio ogliastrino in pregiati prodotti per la cosmesi: “Questo è un mercato su cui mettere gli occhi e la Sardegna non ha nulla da invidiare ad altri paesi in fatto di materie prime: abbiamo l’elicriso, il mirto, il ginepro, il gelsomino e lo zafferano. Basterebbe semplicemente alzare la mano e far notare che l’aloe sardo, per esempio, può sostituire quello prodotto nel Messico, utilizzato attualmente dalle maggiori case farmaceutiche nel mondo”. Si parla di prodotti di alta qualità, con prezzi destinati al mercato del lusso: “Il prezzo di una crema antiage da 50 ml, in questo caso, può oscillare fra i 30 e i 150 euro. La qualità dei prodotti naturali è decisamente molto alta”, conferma Cabizza.

Al di là della strada intrapresa dall’imprenditrice agricola ogliastrina Giulia Mura, in Sardegna c’è un progetto interessante nato per la produzione dei cosmetici come “FarmAsinara – Officine Cosmetiche dell’Asinara”. Si tratta del primo laboratorio sperimentale con sede sull’Asinara, frutto di una ricerca applicata sullo studio delle risorse naturali, non solo le piante spontanee, utilizzate nelle linee cosmetiche.

Dai saponi, le creme, i latti e gli oli per i massaggi fino alla linea uomo per la barba: gli ingredienti arrivano dalla vegetazione spontanea dell’isola (viene usato anche il latte d’asina) e i prodotti sono distribuiti dalle Officine Cosmetiche dell’Asinara, a Cala Reale, grazie a una collaborazione che va avanti da anni con il Parco Nazionale dell’Asinara. La produzione avviene interamente nelle Officine Cosmetiche dell’Asinara. Da anni il laboratorio Sostanze Naturali dell’Università degli studi di Sassari porta avanti la ricerca scientifica con l’obiettivo di individuare estratti vegetali o principi attivi ricavati dalle piante che possano trovare impiego nelle linee cosmetiche.

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