Gigi Riva
di GIANRAIMONDO FARINA
A Monza “Rombo di Tuono” non vi ha mai giocato. Eppure, vi sono almeno tre occasioni che le strade di Riva, del Cagliari e del Monza si sono incrociate nel corso di quasi vent’anni. Con inizio e fine sempre in Serie B. Dalla stagione 1963-64 al 1984-85. Con, in mezzo, quella stagione fantastica del 1969-70. Quella dello storico scudetto, ma anche del regalo fatto e ricevuto da Fabrizio De Andrè, prima della prima di campionato Sampdoria- Cagliari del 14 settembre 1969. Ed anche qua, sebbene indirettamente, vi “entra” il Monza. Ma andiamo con ordine. E partiamo dal “primo contatto” del campione di Leggiuno con la squadra brianzola. Non a Monza, ma a Cagliari. È la stagione 1963- 64, quella della prima storica promozione in A assieme alle altre due “prime”: Varese, la patria di Riva , e Foggia, allora denominato Foggia- Incedit. È la domenica 27 ottobre 1963 ed il Cagliari di Arturo “Sandokan” Silvestri ospita all’ “Amsicora” la Simmenthal Monza del presidentissimo e storico cav. Gino Alfonso Sada. Le squadre scendono in campo con le seguenti formazioni. Cagliari: Colombo, Martiradonna , Tiddia, Greatti, Frottola, Rizzo, Longo, Mazzucchi, Cappelaro, Torriglia, Riva. Allenatore Silvestri. Rispondeva il Monza di Lamanna con: Rigamonti, Ostermann, Bacis, Gotti, Motto, Stefanini, Campagnoli, Melonari, Baruffi, Sacchella, Vivarelli. In quella partita Riva non riuscì a segnarono. Segnarono per il Cagliari Greatti al 23′ e Cappellano al 70′. Cui fece seguito la rete brianzola di Gotti al 72′. Vince il Cagliari 2-1. La partita di ritorno si gioca a Monza la domenica pomeriggio del 15 marzo 1964 allo stadio “Città di Monza” che, poi, diverrà il mitico “Sarda”, in onore dello storico “patron” della “Simmenthal”
E questa partita, per certi versi, entrerà nella storia. Del Monza e del Cagliari. Riva non giocherà. Al suo posto Silvestri schiera la vecchia bandiera rossoblù Tonino Congiu (Riva era stato acquistato dal Legnano come suo sostituto). Le squadre scendono in campo con i seguenti schieramenti. Monza: Giunti, Ghioni, Carniglia, Ferrero, Prato , Stefanini, Campagnoli, Melonari , Mezzalira, Vigni, Vivarelli. Di contro il Cagliari di Silvestri vi arriva “in piena corsa verso la A” , in un campionato incredibile che in vetta vedeva la presenza di squadre outsider come il Cagliari, il Varese ed il Foggia, con la sola eccezione del Padova. I sardi, pertanto, approdano in Brianza forti di uno schieramento quasi tipo. Con l’assenza del solo giovane Luigi Riva da Leggiuno. Questa la formazione ospite: Colombo, Spinosi, Vescovi, Tiddia, Greatti, Longo Mazzucchi, Cappelaro, Ronconi, Congiu, Torriglia. L’ assenza della giovane ala sinistra (tale era il ruolo originale di Riva, poi cambiato da Silvestri in centrattacco) non si fece sentire dato che il Cagliari s’impose per 5-0, vendicando il passivo 1-5 subito in casa la stagione precedente 1962-63 e compiendo, allo stesso tempo, un passo decisivo verso la Serie A. Per la precisione, in quell’ incontro andarono a segno Ferrero al 28′ con un’ autorete, Cappellano su rigore al 37′ giunto alla sua quinta rete stagionale, Mazzucchi al 47′, Torriglia al 66′ ed il vecchio Tonino Congiu all’89’. Fu quella una delle vittorie più eclatanti in trasferta del Cagliari ed, allo stesso tempo, una delle sconfitte più pesanti subite dal Monza nei campionati professionistici. In una stagione di B, quella 1963-64, che ebbe dell’ incredibile. Campionato giocatosi al vertice all’ insegna della sorprendente alternanza fra Foggia, Varese ed, appunto, Cagliari. Tutte e tre sorprese, con l’intrusione, nella lotta al vertice, del già blasonato Padova. Si trattò, alla fine, di una storica prima promozione per tutte e tre. Fatto mai accaduto per la Serie A. Un “tris di forze fresche” che si sarebbe “innestato” nella massima serie del panorama calcistico nazionale. E con il Varese al suo secondo salto di categoria consecutivo. Finiranno primi i lombardi. Il 14 giugno 1964 i lombardi sconfiggeranno il Foggia nello scontro diretto. Ma sarà festa per entrambe, perché il Padova, quarto in classifica, proprio in quella giornata verrà sconfitto in casa dal Simmenthal Monza. Infine, il Cagliari che arriverà secondo, dopo una difficile partita contro l’Udinese. In trasferta. Chiuso il primo tempo in svantaggio, i rossoblù, con la storica rete di Riva del pareggio, conquisteranno il secondo posto, la Serie A e l’apoteosi. Grazie anche a Monza ed al Monza: a quella perentoria affermazione sarda di 5-0 nella città di Teodolinda ed alla vittoria esterna brianzola a Padova nel giugno 1964. Altro momento in cui le “storie” di Riva, del Cagliari e del Monza s’incrociano, questa volta indirettamente ,è il 14 settembre 1969. Il Cagliari è, ormai, una realtà consolidata del calcio italiano e Riva campione affermato. È la prima giornata del trionfale campionato dello scudetto. Il Cagliari gioca a Genova contro la Sampdoria. La partita finisce 0-0. Ma quello che interessa di più è il dopo. Ossia l’incontro fra Riva ed il suo idolo Fabrizio De Andrè. Incontro immortalato di recente dal bravo Federico Buffa nella “piece” teatrale “Amici fragili”, rappresentata per la prima volta nel 2021. Un altro grande non sardo che diventera’ icona della Sardegna. E l’incontro, voluto fermamente da Rombo di Tuono, avviene grazie all’ intervento di Giuseppe Ferrero, ex giocatore e bandiera del Monza in B e C (protagonista, suo malgrado dell’ autorete contro il Cagliari in quel memorabile 0-5 del 15 marzo 1964) e, per un anno compagno di Riva al Cagliari in A nel 1968-69. Entrambi legano tantissimo e sarà proprio Ferrero a combinare il famoso incontro post- partita. Riva regalerà a De Andrè la maglia n. 11 indossata quel pomeriggio a Marassi. Di contro Riva uscirà dalla casa di De Andrè con una chitarra. Infine, l’ultimo episodio di incrocio tra Riva, il Cagliari ed il Monza è nuovamente la Serie B. Siamo nella stagione 1984-85. È il 21 Aprile 1985 ed il Cagliari fa visita al Monza. Una stagione durissima per i sardi, retrocessi da due stagioni, che si salveranno per il rotto della cuffia. Neanche la situazione societaria era delle migliori. Dopo la fallimentare gestione Amarugi, subentrerà il biennio della presidenza Moi, dal 1983 al novembre 1985. E sarà questa gestione a sancire il ritorno pieno di Rombo di Tuono (che non aveva mai legato con Amarugi) in società. Riva verrà nominato responsabile unico del settore tecnico sportivo. Ed è con questa veste che accompagna la squadra in trasferta a Monza per la partita di ritorno. Vi è una bella e significativa foto di Riva in tuta, che segue la partita in tuta dal sottopassaggio del “Sada”. Seminascosto per non essere “beccato” dall’arbitro Giancarlo Redini, in quanto già squalificato la domenica precedente.
Il Cagliari, guidato da Renzo Ulivieri fa visita al Monza di Alfredo Magni. Un Monza che, sotto la presidenza di Valentino Giambelli, ex giocatore ed allora imprenditore edile (sarà il costruttore del plesso commerciale “Le Torri Bianche” di Vimercate, n.d.r.) aveva come vicepresidente un certo Adriano Galliani alle prime armi dirigenziali. Da un lato Galliani. Dall’ altro Riva, seminascosto. Le due squadre scendono in campo e si affrontano nello stadio cittadino vicino la stazione ferroviaria, ex “Città di Monza”, intitolato allora “Gino Alfonso Sada”, in memoria dell’ ex patron della Simmenthal. Queste le formazioni. Monza: Torresin, Tacconi D., Spollon, Gasparini, Saltarelli, Bolis, Lorini, Saini, Ronco, Pagliari, Anni. Di contro il Cagliari si schierò con Sorrentino, Lamagni, Venturi, Chinellato, Conca, Pusceddu, Bellini, Loi, Poli F., Crusco, Branca. Al vantaggio brianzolo siglato al 13′ da Claudio Ambu, ex grande promessa nerazzurra del calcio anni Settanta ed Ottanta, di chiare origini sarde, risponderà il Cagliari al 21′ con Crusco. Anche in questo caso, come quasi vent’anni prima, Monza sarà decisiva per il cammino del Cagliari di Riva. Se vent’anni prima lo fu per la storica promozione in A, nel 1985 lo sarà per un’insperata salvezza in Serie B. Per quanto riguarda Rombo di Tuono, la sua permanenza diretta in società a Cagliari proseguirà con l’assunzione, nel dicembre 1985, della presidenza. Incarico che durerà fino alla funesta conclusione del Campionato di Serie B 1986-87, che vedrà il Cagliari retrocedere in Serie C dopo venticinque anni. Ma questa è un’ altra storia.
RIP GRANDE CAMPIONE di calcio GIGI RIVA tutti Italiana ti ha amato e tanto la Sardegna
Complimenti grande personalità
Che singolare e commosso ricordo del “nostro” Gigi! GRAZIE caro Raimondo.
R.I.P. ❤️❤️❤️
Scarpe Bellotti Sport prodotte a Vigevano da Bellotti presidente del Vigevano in C anni 70
ho giocato a calcio arrivando in promozione, non c’era l’eccellenza allora, sino al 1979. Le scarpe Bellotti sono appese al chiodo, 30 mila le pago’ la società di allora, 5 mila le aggiunsi io. Si facevano su misura 40 1/2 pelle di canguro.
Sembra un bandito.
Non mi risulta che Riva abbia mai giocato nel Monza! Prima del Cagliari giocava nel Legnano dove anche io giocavo!
Rigorosamente la sigaretta!
Sigaretta in mano