Serena Sanna
di GIANNI VACCA
Serena Sanna nata 43 anni fa ad Arbus è laureata in matematica e ricercatrice nell’ambito delle Scienze Biomediche e in particolare della genetica. Attualmente svolge la propria attività presso l’Istituto di ricerca genetica e biomedica del CNR di Cagliari e insegna in Olanda presso il Dipartimento di Genetica dell’Università di Groningen. Diversi finora i riconoscimenti, numerosi a livello internazionale, avuti nel campo della ricerca per la sua attività di alta qualità e produttività scientifica: nel 2003 viene premiata dal CNR quale miglior giovane nella ricerca della biomedicina, nel 2008 a Barcellona viene premiata dalla Società Europea di Genetica Umana. Nell’ottobre del 2018 il grande riconoscimento a Roma Palazzo Giustiniani, Sala Zuccari, con il premio “Guido Dorso” e infine nel 2019, sempre a Roma, venne insignita del prestigioso premio “Scienza Madre Award” per l’insostituibile apporto femminile alla ricerca. Al suo attivo numerose e importanti pubblicazioni.
In un colpo solo tre nuovi riconoscimenti vanno ad arricchire la già significativa, seppur ancora giovanissima, carriera scientifica della Dottoressa Serena Sanna, 43 anni di origine arburese, laurea in matematica e ricercatrice nell’ambito delle scienze biomediche e in particolare della genetica e attuale dirigente di ricerca dell’#irgb di Cagliari e ideatrice del progetto Women4Health. In ordine cronologico: presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma la Dottoressa Sanna , ha ritirato il “Premio alla ricerca Marcello Sgarlata 2023”, dedicato a chi con coraggio porta lustro alla propria terra, rispettando valori di onestà rispetto e meritocrazia; il giorno successivo, tappa all’EXMA di Cagliari per la consegna da parte dell’Associazione ScienzaSocietàScienza, del Premio “Premio Donna di Scienza in Sardegna 2023″, dedicato a donne sarde che hanno portato la scienza in Sardegna a livelli internazionali, con la specifica motivazione “per la brillante attività di ricerca testimoniata da centinaia di pubblicazioni scientifiche nel campo della biomedicina”; infine alla ricercatrice è stata riconosciuta l’”Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di Professore Ordinario in genetica medica”.
Dunque Dottoressa la sua è una ricerca incessante che fa passi da gigante suffragate anche da tantissimi riconoscimenti «Una grande soddisfazione – ci racconta a distanza di qualche giorno ma ancora visibilmente emozionata Serena Sanna – ricevere questi riconoscimenti. Il Premio Donna di Scienza in Sardegna ha un valore importante perché da riconoscimento a delle scelte che per alcune sono pazzia – rientrare dall’estero in Sardegna e attuare e condurre un progetto europeo direttamente in Sardegna. Una pazzia per molti poiché mancano strutture e infrastrutture adatte, mancano le competenze. Sono convinta che la Sardegna potrebbe crescere proprio tanto se altri sposassero questa sfida di rientrare in Italia con l’ambizione di far crescere il territorio, così come lo è stato per la ricerca nel campo della fisica».
Non mancano da parte della ricercatrice neppure i ringraziamenti con un occhio di riguardo a chi per primo credette in lei: «Grazie a Centro ProgeNIA–IRGB-CNR e soprattutto al Professor Giuseppe Pilia, ideatore di Progenia. Nel marzo 2004, quando andai per il colloquio per un posto di lavoro nel suo laboratorio, decise di scommettere su di me, appena neolaureata in matematica che nulla sapeva di medicina».
«Questi premi servono a pubblicizzare l’idea che la donna può ricoprire dei ruoli importanti, e lo può fare anche se madre. Il mio ruolo – dice ancora la ricercatrice – è quello di sviluppare e applicare modelli matematico-statistici per analizzare i dati raccolti dal centro ricerca con l’obiettivo di comprendere come il genoma contribuisce all’insorgenza delle malattie».