CONTRO LE GUERRE: LO SPETTACOLO ‘STUPIDORISIKO’ DI PATRIZIA PASQUI A BUDONI

Francesco Grossi nella foto di Alessia Succu

Budoni, 23 novembre, ore dieci del mattino. E’ in scena, nell’anfiteatro Andrea Parodi,”Stupidorisiko”, uno spettacolo il cui testo e la regia sono di Patrizia Pasqui.

Spettacolo teatrale che giunge, per la terza volta, a Budoni grazie all’impegno dei volontari Emergency di Budoni e alla collaborazione dell’amministrazione comunale.

In scena un unico attore, il giovanissimo Francesco Grossi; come scenario un’enorme e colorata cartina geografica che rappresenta il mondo; a destra, un piccolo sgabello nero e, a sinistra, un leggio. Nient’altro.

L’attore, che finge di essere un marine dall’accento toscano, racconta tutte le guerre, partendo dalla prima guerra mondiale.

L’obiettivo è evidente: far riflettere chi ascolta sull’assurdità dell’utilizzo della guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali.

E’ il discorso che, da sempre, porta avanti Emergency, e a nome di Emergency, questo teatro si muove, raggiungendo paesi e città della penisola e delle isole.

L’altro ieri era a Sassari, sempre in compagnia dei volontari di Emergency della città sarda.

Oggi a Budoni. Domani chissà…ma andrà, camminerà ancora e ancora, e seminerà parole di solidarietà e di pace in un mondo che, sopraffatto dalle guerre, e dai conseguenti crimini, pare assuefarsi. Dico “pare… perché, in realtà, le piazze di tutto il mondo – soprattutto in occasione del recente conflitto nella striscia di Gaza – urlano, a gran voce  il loro bisogno di pace.

L’attore Francesco Grossi è stato straordinario: capace di attirare l’attenzione delle centinaia di studenti provenienti anche dai paesi limitrofi. E non solo.

Non avevo mai visto un pubblico così numeroso e interessato. Nessun posto libero. E questo, qualcosa vorrà dire.

Ricordo che quando assistetti per la prima volta a uno spettacolo simile (allora l’attore era il grande Mario Spallino) rientrai a casa in compagnia della speranza che, prima asfittica, aveva ripreso forza e vigore.

I loro – quelli di Emergency – sono semi sparsi qua e là. Parlano di solidarietà, diritto alla salute, fratellanza, condivisione. Urlano il loro convinto NO alle guerre. A tutte le guerre, Parlano alle coscienze. Disturbano i guerrafondai, gli indifferenti e gli ignavi.

I semi germoglieranno? Certo! Ma solo se, con Emergency, saremo in tanti a far sì che abbiano la giusta dose di ossigeno, di acqua e di luce.

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