DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE, DOPO I BOMBARDAMENTI A CAGLIARI DEL 1943, E’ NATA IN SARDEGNA LA PRIMA RADIO LIBERA

Durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo i bombardamenti che colpirono la Sardegna ed in particolare la città di Cagliari nei mesi di febbraio e maggio del 1943, l’Isola, priva delle risorse e delle merci provenienti dall’Italia, cadde in un periodo di isolamento forzato che portò la popolazione alla fame.

Contestualmente, però, in un piccolo centro del cuore della Sardegna nasceva una radio che passò alla storia.

Il generale Antonio Basso, all’epoca Comandante Supremo delle Forze Armate della Sardegna, decise a seguito dei bombardamenti di spostare i 200 mila soldati rimasti bloccati verso il centro dell’Isola, così da garantire loro una maggiore protezione.

Tra questi la 47ª compagnia mista telegrafisti/marconisti fu distaccata nel paese di Bortigali per formare la componente tecnica per l’avvio delle trasmissioni radiofoniche.

Qui, ai piedi del Monte Santu Padre in un rifugio antiaereo ricavato da una grotta in un banco di trachite, nacque Radio Sardegna, la prima radio libera in Italia dopo vent’anni di dittatura fascista. Bortigali era difatti stato individuato come centro ideale per questo tipo di operazioni, al riparo dai bombardamenti.

Il 2 ottobre del 1943 Radio Sardegna inizia ufficialmente le trasmissioni con il seguente annuncio: “Qui Radio Sardegna, libera voce d’Italia fedele al suo Re”.

Annuncio che voleva essere un messaggio politico immediato per comprendere la distanza dalle scelte fatte da Mussolini e i fascisti.

Il palinsesto era composto da vari notiziari, alcuni programmi musicali ed un format chiamato “Messaggi da e per il continente” il cui scopo era quello di permettere un collegamento tra i soldati italiani rimasti bloccati in Sardegna e i loro familiari, sfruttando la potente strumentazione che consentiva la propagazione del segnale in tutta la Penisola.

Il 7 maggio del 1945 accadde poi l’avvenimento per il quale la storia di Radio Sardegna verrà tramandata ai posteri.

Il caporale Quintino Ralli, marconista addetto alle intercettazioni, capta una comunicazione proveniente da una radio americana ad Algeri, nella quale gli altri alleati vengono informati della resa tedesca. All’allora direttore Amerigo Gomez spetta il compito di dare lo storico annuncio in anteprima mondiale, precedendo la celebre Radio Londra che riprenderà la notizia soltanto venti minuti dopo.

Questo leggendario luogo viene oggi gestito, salvaguardato e promosso dal Comune di Bortigali: su richiesta è possibile visitare il rifugio sede dell’emittente.

In alcune occasioni, come la Primavera nel cuore della Sardegna, diventa sede di una mostra, a testimonianza della memoria storica e del patrimonio artistico-culturale che il 7 Maggio 1945 fece diventare questo piccolo centro del Marghine “la capitale del mondo”.

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Un commento

  1. Marina Moncelsi

    Bellissimo il film di Carlo Licheri in proposito.

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