IL TEATRO CAPACE DI CAMBIARE LE MENTI: VALENTINA LOCHE, LA LIBERTA’ E LE SUE DECLINANAZIONI

Valentina Loche

Autrice, presentatrice e attrice teatrale, Valentina Loche 45 anni di Orani, laurea in scienza dell’educazione, della sua passione per il teatro, la pedagogia e la scrittura ne ha fatto una vera professione.

Ha esordito con la compagnia teatrale Barbariciridicoli dovehacollaborato fino al 2019. Nel blog personale ha raccontato la sua gravidanza emozionale esponendo importanti tematiche quali la violenza sulle donne, l’omofobia e la parità di genere.

Nello spettacolo teatrale Millimetroemezzo e altri centimetri da lei curato e prodotto, ha affrontato il tema della genitorialità accogliente per favorire il cambiamento nell’educare i figli all’ascolto, al riconoscimento e alla condivisione delle emozioni.

Nel 2017 ha fondato ad Orani l’Associazione socio-culturale CambiaMentis con l’obiettivo di promuovere un cambiamento consapevole per una società migliore attraverso la cultura, l’emancipazione e l’accoglienza del diverso senza alcun pregiudizio. Nelle scuole e in vari comuni ha presentato numerosi spettacoli sulla genitorialità accogliente e sull’educazione alle emozioni.

“Adesso stiamo portando avanti l’EduReading Essere libertà e libertà di essere sulla parità di genere- racconta-. Gli esseri umani nascono liberi è la società a creare le distinzioni. Proponiamo diverse letture sull’emancipazione, con testi di autori famosi ma anche scritti da me. Portiamo avanti un progetto sulle emozioni rivolto a figli e genitori. Non c’è una educazione mirata alle emozioni –spiega-, raramente ci insegnano ad ascoltarci. Ricordo quando nel 2021, alla fine del laboratorio su questo tema, a Budoni una bambina delle medie si era rivolta ad un compagnetto con queste parole: “Adesso sto provando rabbia”. Ecco, aveva riconosciuto ed espresso un’emozione”.

Nel 2020 al Contest Reading Diversa/mente insieme, con la sua poesia Furto della libertà ha ottenuto il 3° premio, nel 2021 a Buddusò ha dato vita al progetto EmozioNande e l’anno seguente a Orani ha creato il Progetto di prevenzione Oltre la dipendenza: in libertà.

Dopo aver incontrato la poesia di Alda Merini ha messo in scena il Reading Alda…Fior di poesia dove, attraverso la lettura dei versi della poetessa, vengono affrontati i temi della violenza sulle donne e della malattia mentale.
L’anno scorso nelle scuole medie ha presentato un progetto sui vari tipi di dipendenze compresa quella affettiva e a Bultei ha avuto inizio il laboratorio di teatro sociale atto a coinvolgere l’intera comunità. “Poiché il teatro viene visto qualcosa di nobile, non per tutti – dichiara con orgoglio Valentina -, noi abbiamo cominciato a fare dei reading nei bar. Se la gente non viene da noi, siamo noi che ci avviciniamo alla gente.

Ogni spettacolo – prosegue-, suscita emozioni che fanno riflettere e stimolano il confronto. Nelle varie realtà entriamo in punta di piedi, accogliamo e ci facciamo accogliere in un interscambio che arricchisce e poiché nel nostro lavoro ognuno dà il proprio contributo, l’unione dei talenti crea una grande forza”.

Da dove trae tutta questa linfa e questa energia? “I temi sociali sono alla base del mio lavoro- afferma-  e ogni progetto è fonte d’ispirazione. Ho due figli di 5 e di 9 anni e il sostegno da parte della mia famiglia è incondizionato. A darmi forza sono le parole di mio padre classe 1935, seminatore di mestiere, scomparso di recente: Iziché, si es custu chi t’aggradat, fachelu. Vae a innantis.

Certo fare l’artista non è facile –conclude-. Spesso il teatro viene visto come un passatempo, eppure dietro ogni spettacolo c’è tanto lavoro di scrittura, di prove, di messa in scena, di contatti con le istituzioni e di trasporto dell’attrezzatura, tuttavia se penso al mio futuro non vedo altri percorsi se non quello che ho già intrapreso”.

Oggi questa poliedrica artista di madre lingua, in possesso della certificazione regionale di lingua sarda C1, elabora anche diverse proposte di teatro in lingua sarda nelle scuole per bambini piccoli.

Fra i suoi progetti futuri: oltre i laboratori sull’educazione sentimentale per bambini e ragazzi, lo spettacolo teatrale sulle relazioni tossiche in collaborazione con la neuropsichiatra Franca Carboni da portare negli istituti superiori e nelle piazze volto a promuovere il dibattito educativo e formativo.

https://www.ortobene.net/

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