Valentina Vacca
di ROSSELLA SPIGA
Con la cerimonia di premiazione presso l’Osservatorio astrofisico di Arcetri si conclude oggi la seconda edizione del Premio Gianni Tofani per giovani ricercatori e ricercatrici. Ad aggiudicarselo è Valentina Vacca, ricercatrice all’Inaf di Cagliari dal 2018, con un progetto innovativo dal titolo “Defrost: Detecting Excess in Faraday Rotation thrOugh Sofisticated analysis Techniques”. Il progetto si basa sull’interpretazione delle misure prodotte con lo Square Kilometre Array e i suoi precursori, al fine di fare luce su come i campi magnetici cosmologici si siano formati ed evoluti. Il progetto si svolgerà presso il Max Planck for Astrophysics a Garching, vicino a Monaco di Baviera. In palio, oltre al soggiorno all’estero, anche la somma di 25mila euro.
«Sono onorata di aver vinto questo premio, in memoria di una personalità di così alto rilievo per Inaf e per l’astronomia internazionale», commenta soddisfatta la vincitrice. «Questa per me è un’opportunità unica per realizzare un progetto di ricerca che avevo in mente da tempo e particolarmente importante ora alla luce dei nuovi dati via via disponibili con la nuova generazione di strumenti radio».
«Il conferimento del Premio oggi, a poco più di un anno di distanza dalla premiazione della prima edizione, ci permette di ricordare di nuovo Gianni Tofani e la sua eredità scientifica e personale», dice Sofia Randich, direttrice dell’Inaf di Arcetri.
Gianni Tofani, ingegnere scomparso prematuramente nel 2015, è stato una figura di primo piano dell’Osservatorio astrofisico di Arcetri e dell’Inaf, con il suo contributo fondamentale allo sviluppo della radioastronomia italiana. Il Premio a lui dedicato è stato istituito dall’Inaf di Arcetri con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo della futura carriera di ricerca di giovani brillanti ricercatrici e ricercatori nel campo della ricerca astrofisica e tecnologie radioastronomiche. In palio, un soggiorno presso enti di ricerca o università estere o organizzazioni internazionali di notevole prestigio, volto a potenziare la propria esperienza nel mondo della ricerca.