Michela Murgia e Chiara Tagliaferri
di ELISABETTA MORO
Michela Murgia con la sua morte ha lasciato tante eredità, almeno come le tante vite che, a detta di chi l’ha sempre seguita da vicino, lei stessa ha vissuto. Oggi ognuno di noi si sente orfano di lei in modo diverso: magari ci mancano le sue stories su Instagram, il circoletto che diventava rosso e subito ci cliccavamo sopra, o i suoi pezzi di denuncia che ci riportavano al punto su quello che ci succedeva intorno, la sua intelligenza. Ci manca la sua voce che racconta una nuova Morgana e ci mancano le dirette con Chiara Valerio. A chi le era più vicino, probabilmente, manca lei fisicamente, la sua risata e la sua presenza. Ma se l’eredità è, alla fine dei conti, ciò che ci fa vivere anche nel dopo, allora è fondamentale alimentarla, tenerla accesa. Alla scrittrice Chiara Tagliaferri è andato il compito di continuare a far vivere Morgana, “la casa delle donne fuori dagli schemi”, il podcast di Storielibere scritto da lei e da Murgia, che ora torna con una nuova stagione. «Lo immaginavo diverso questo settembre», ha scritto Tagliaferri sul suo profilo Instagram, «Mi manca tutto. Dunque, l’unica cosa che sono riuscita a fare, è stata trasformare Michela Murgia in Morgana. Per darle un posto in quella casa che abbiamo costruito insieme, piena di amiche strane, abrasive e scomode».
La nuova puntata, la prima disponibile della nuova stagione, è dunque dedicata proprio a Murgia, anche lei «un po’ fata e molto strega» e dunque con un posto d’onore tra le donne scomode e controcorrente da lei abilmente raccontate. L’episodio è un gesto d’amore che, tramite una moltitudine di voci, ripercorre le sue diverse vite e gli universi rivoluzionari che ha creato con parole e relazioni. Tagliaferri ha chiamato a parlare di Michela Murgia voci vicine alla scrittrice, da Alessandro Giammei a Teresa Ciabatti, da Roberto Saviano a Mario Desiati. «Morgana», spiega Tagliaferri, «come abbiamo deciso con Michela, continuerà perché ha ragione Clarice Lispector quando scrive “Allora, quando si vede una lucciola non si pensa che è apparsa, ma che è scomparsa. Tipo se uno muore, e questa diventa la cosa più importante di lui, come se non fosse nato né vissuto, capito? Ci chiediamo: com’è la lucciola? E rispondiamo: scomparsa. Se nessuno sa come siamo, se stiamo apparendo e scomparendo, se nessuno lo indovina, pensi che non viviamo lo stesso, nel frattempo? Viviamo eccome, abbiamo la nostra storia e tutto, come le lucciole”. Michi apparirà e scomparirà in ogni Morgana, come le lucciole. Arriveranno altre storie, raccontate e anche scritte, uscirà un nuovo libro per Mondadori conterrà le nostre Morgane».
Murgia, che negli ultimi mesi è riuscita a organizzare la sua morte, quasi come fece molti anni prima con quella dell’elfa Grienne, suo alter-ego nel gioco di ruolo Lot, ha indicato la strada da seguire. E Così Morgana non si fermerà al ricordo, ma continuerà. La nuova stagione si intitola La Madre e racconterà storie di «madri per scelta, per caso e a volte per errore: persone che hanno interpretato la maternità fuori dagli stereotipi rassicuranti e dai legami biologici». Le donne raccontate proseguiranno il percorso iniziato da Murgia perché, come dice Chiara Tagliaferri, «Le prossime Morgane decise insieme contengono una miriade di frammenti di lei».