di CRISTOFORO PUDDU
Don Gianni Damini, originario del comune veneto di San Giovanni Ilarione (Verona) e appartenente alla diocesi di Vicenza, era stato nominato parroco di Burgos (SS) ed amministratore della parrocchia di Sant’Antonio Abate dal vescovo di Ozieri Corrado Melis nel 2016.
Il 6 settembre, con la solenne celebrazione di una Santa Messa, ha salutato la sua comunità goceanina per i raggiunti limiti canonici di età. Il suo operato, segnato da una presenza semplice, gioviale e di profonda umana sensibilità, ha caratterizzato il settennale percorso di vita della comunità parrocchiale e sociale di Burgos; tantissimi hanno apprezzato lo spirito pastorale e di condivisione comunitaria sviluppato dal saggio presbitero. Don Gianni, incarnando la figura di pastore e vero sacerdote, è stato riferimento e persona amorevole di carisma e presenza.
Il sindaco Leonardo Tilocca, a nome dell’Amministrazione Municipale e cittadinanza ha donato una targa ricordo a don Gianni, e salutato con affetto e commozione la guida spirituale di un importante percorso di impegno civile e sociale; il primo cittadino ha definito il parroco veneto “uomo portatore di valori e di relazioni autentiche”, sempre alimentate da gesti semplici e significativi per l’intera comunità. L’intervento dell’assessore Salvatore Sechi ha invece evidenziato la sintonia e il lavorio di corresponsabilità parrocchiale, vissuto a testimonianza del Vangelo, sotto la guida mite e sapiente “di un sacerdote unico per tutti”, ma principalmente sostegno per chi necessitava aiuto per le “difficoltà spirituali e materiali”. Quello di don Gianni Damini a Burgos è diffusamente considerato un passaggio dal segno indelebile, con importanti momenti di comunione e maturità comunitaria dal senso costruttivo. Un conviviale incontro “in amicizia e in pace”, con la partecipazione di tutta la comunità locale, ha testimoniato la grande stima e affetto de sos burghesos per il loro “sacerdote veneto”.