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Avrà un retrogusto sardo nel vino di Penglai, popolosa città cinese della vastissima zona di Shandong. La facoltà di Agraria e gli accademici del Wine College di Penglai hanno firmato un importante protocollo d’intesa grazie al quale l’Università di Sassari formerà enologi, sommelier e altri operatori destinati alle attività viticolo enologiche del comprensorio cinese. L’accordo è stato siglato nelle sale del rettorato, alla presenza di una delegazione cinese, composta da Wang Yan, presidente dell’Associazione Sardegna Cina; di Guo Yingchang, preside del Wine College di Penglai, Yang Min, vice preside del Wine College di Penglai. Per l’Università di Sassari hanno partecipato il rettore Attilio Mastino: il preside di Agraria, Pietro Luciano; Giuseppe Pulina, direttore del dipartimento di Scienze Zootecniche; Salvatore Deiana, presidente del corso di laurea oristanese in Tecnologie viticole; Antonio Brichetto, segretario dell’«Associazione Sardegna Cina». Entusiasti e proiettati verso il futuro i commenti dei firmatari del documento. «La firma di questo protocollo di intesa con l’Università di Penglai – ha detto Attilio Mastino – è un’altra tappa del nostro ateneo verso l’internazionalizzazione. Siamo pronti a impegnarci e finanziare attività di scambio con la Cina. La nostra Università è da poco diventata socia dell’associazione Uni-Italia, presieduta da Cesare Romiti, e di cui fa parte anche il ministero degli Esteri, che ha come obiettivo quello di incrementare qualitativamente e quantitativamente la presenza di studenti cinesi negli atenei italiani». «Il protocollo d’intesa – è entrato nel merito il preside Luciano – prevede la costituzione di un percorso di studi comune tra la nostra facoltà e il Wine college di Penglai. Lo scopo della collaborazione è quello di fare in modo che la cultura del vino italiana, e sarda in particolare, entri in Cina». «Siamo rimasti affascinati dalle bellezze naturali e agricole della vostra isola – ha detto Guo Yingchang, preside del Wine College di Penglai – e siamo molto interessati ad apprendere la cultura della coltivazione dell’uva e i processi di produzione del vino in Sardegna». Per Giuseppe Pulina, direttore del dipartimento di Scienze zootecniche e organizzatore della visita in Sardegna della delegazione cinese, «questo incontro è una importante occasione per l’esportazione dei prodotti sardi in Cina e apre prospettive di sviluppo per la nostra imprenditoria vitivinicola e alimentare». La delegazione cinese è stata ospite dell’Università di Sassari per qualche giorno la scorsa settimana e ha concluso la sua visita in Sardegna a Calangianus, nel comprensorio della produzione del tappo di sughero.