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Il commissario europeo per le politiche regionali ammonisce la Giunta Cappellacci: troppi ritardi nella spesa del Por 2007-2013 e una situazione di stallo che non fa presagire nulla di buono. Il commissario europeo è Johannes Hahn, 54 anni, austriaco, membro del Partito popolare europeo. Dopo aver preso atto della spesa effettuata dalla Regione ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al presidente Cappellacci, al ministro per i rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, e all’assessore al Bilancio, Giorgio La Spisa. «Secondo i dati del ministero dell’Economia», scrive Johannes Hahn, «la spesa erogata a fine febbraio di quest’anno per realizzare le operazioni è stata pari a 328,2 milioni di euro, pari al 19% della spesa totale. Il trend di attuazione appare particolarmente preoccupante poiché il dato di spesa di febbraio è stato di soli tre punti percentuali superiore a quello del febbraio dell’anno precedente». La situazione era stata discussa nell’incontro del comitato di sorveglianza che si tenne a Cagliari in aprile: «Non sono emersi elementi tali da individuare la fine della situazione di stallo e l’inizio di un circolo virtuoso», scrive il commissario a Cappellacci, «al contrario è apparso che per alcune parti dell’amministrazione, il programma è considerato come cassa cui attingere secondo le esigenze del momento e senza la dovuta osservanza delle condizioni vigenti». Le difficoltà della burocrazia regionale sono rimarcate dagli stessi assessori e da qui, in assenza di strategie più profonde, l’uso dei fondi come in una sorta di bancomat. Hahn scrive che la modifica del programma non potrà da sola eliminare le difficoltà attuative per risolvere i problemi. «Tuttavia la proposta di modifica offre l’opportunità di uscire dallo stallo se sarà accompagnata da atti concreti che mirano al rispetto delle regole e al rilancio della programmazione». Il commissario europeo per le politiche regionali dà alcuni suggerimenti: dal rafforzamento del ruolo delle strutture a presidio del piano operativo all’Autorità di gestione che deve essere messa in grado di esercitare le funzioni e i compiti che le sono state attribuite dai regolamenti comunitari. Una spesa che «va monitorata», rimarca Hahn, cogliendo l’occasione per incrementare le risorse destinate all’economia soprattutto in un periodo di grave crisi economica come questo.