di MATTIA LILLIU
Giovedì 4 maggio, in occasione dell’apertura della diciassettesima edizione della “Festa di Santa Croce”, è stata conferita la civica benemerenza “Premio Comune di Vimodrone 2023” all’associazione culturale sarda “La Quercia”.
A testimonianza e riconoscenza per il lavoro svolto, all’insegna di una costante attenzione dimostrata a favore della promozione fra i cittadini finalizzata al benessere socio-culturale per la propria comunità con generosità e impegno. Queste le motivazioni che hanno portato all’assegnazione del premio al circolo sardo cittadino che prosegue la sua azione socio-culturale ininterrottamente da più di 30 anni.
“Questa festa è un momento di unità per la nostra città. È importante ricordare quante eccellenze ci siano proprio all’interno della nostra comunità” ha dichiarato il sindaco Dario Veneroni” che sull’associazione La Quercia aggiunge: “Questo premio è riconoscimento del sodalizio fra il nostro comune e la comunità sarda che promuove la propria isola sul nostro territorio svolgendo un’importante funzione di aggregazione sociale”.
L’associazione “La Quercia” è partita nel 1990 da piccoli progetti per arrivare a iniziative di utilità sociale di ampio respiro, per merito della grande forza dei volontari che con il loro entusiasmo sono riusciti a coinvolgere i cittadini. Anno dopo anno, iniziativa dopo iniziativa, con nuove idee, hanno organizzato eventi, manifestazioni e iniziative con grande successo e partecipazione.
“Non posso che essere grato all’amministrazione comunale – ha ringraziato il presidente de La Quercia Gianni Demartis – perché si è dimostrata molto attenta alle esigenze della città e alle associazioni di volontariato che operano sul territorio. Voglio condividere questo riconoscimento con tutti i soci del circolo sardo: in trent’anni abbiamo lavorato duramente. Siamo partiti dalla costruzione di una piccola sede che poi è diventata un centro di riferimento non solo per i sardi ma soprattutto per chi la Sardegna ha imparato a conoscerla meglio anche grazie a noi e adesso se la porta nel cuore”.