di CHRISTINE LAURET
Alcune hanno gli occhi chiari, altre la bocca sensuale, lei ha i “denti della fortuna”. Una particolarità che la rende diversa, più luminosa quando sorride. Claudia Zedda è ambasciatrice del sorriso della chance!
Un ferro di cavallo, un quadrifoglio? Questi sono portafortuna insignificanti quando si hanno i denti della chance! Per quelli che li hanno, come Claudia, non è necessario sfidare il destino per sperare di trovare la felicità. Un piccolo sorriso e voilà!
Avete intuito, la prima cosa che mi ha colpito di Claudia è il suo sorriso alla Ornella Muti…
Claudia è brillante, viva, anche nei suoi gesti, nella sua mimica e nel suo modo di parlare con le parole che escono continue e fluenti come da un mitra.
La sento forte, poi si lascia scappare una piccola fragilità, una zona d’ombra, ma si riprende subito. Una vera donna sicura di sé con frammenti d’infanzia.
Sono questi frammenti che fanno di lei una persona speciale, che crede alla magia e pensa di poter avere tutto ciò che desidera. Potrei dire che lei è antropologa, etnografa, autrice… però è troppo limitante, non ci sono limiti nella sua vita.
Claudia vuole mangiare del pane? Allora lo fa, sperimenta, cerca nelle tradizioni.
I suoi infusi? Sono fatti con piante del giardino che lei coltiva con amore.
L’amore ne vogliamo parlare?
Per Claudia è dappertutto, nella cucina quando prepara un pasto per la famiglia, nei libri che scrive, nei racconti che crea, nella tessitura che ha assolutamente voluto provare, fare e raccontare, nelle Janas da cui ha imparato ad ascoltare la sua anima…
Iperattiva cerebrale, volubile e appassionata, è una gran lavoratrice. Trasforma tutte le sue passioni in lavoro e non si ferma mai. Con i suoi grandi occhi di “bambina” curiosa, porta la sua isola nel mondo. La racconta, la divulga, semina dentro le persone la storia, la magia, i miti della Sardegna come se fosse la sua missione aprire gli occhi del mondo intero sulla terra delle meraviglie ricca di siti archeologici e di leggende.
Claudia, secondo me, è l’incarnazione di una fata. Sicuramente è stata chiamata 3 volte (come dice la leggenda) dalle fate che l’hanno scelta per farle vedere i loro inestimabili tesori. Forse è la ragione per cui filare, tessere, fare il pane e insegnare agli altri la natura e ad ascoltare la propria anima è diventato man mano uno dei suoi obiettivi.
Ho incontrato una donna antica e bella, senza un filo di trucco da cui emana la grazia di una modella, una classe da aristocratica e la giusta misura di anticonformismo: grandi occhiali, collana lunga, sciarpa buttata sulle spalle e un modo divertente di esprimersi. Una donna autentica che mi ha aperto la sua domus de janas il tempo di un’intervista. Ho potuto intravedere il suo laboratorio, la sua mente viva, le sue produzioni, ma anche la mamma e la sposa che è. Claudia è una di quelle maestre sarde che quando il vento soffia, mentre gli altri erigono muri per proteggersi, lei costruisce un mulino a vento. Smentisce il detto che la vita è una favola che perde i suoi poteri magici quando cresciamo, lei ha dimostrato che la vita è una favola che dura e non importa l’età.
Claudia, la fata che ci sfugge, è radiosa ma non può essere afferrata, e quello che non possiamo avere lo amiamo e lo bramiamo per sempre…
Un’intervista favolosa ❤️
Straordinaria e splendida Claudia Zedda e bellissima questa intervista
Claudia bella in tutto, magnetica, volta, spirituale, concreta, pane, parole, carta, erbe e luna. E anche un’amica sincera, equilibrata, capace di capire i silenzi.