segnalazione di ENZO CUGUSI
Quaranta e più proiezioni in diciassette Comuni. Dal 4 marzo al 22 aprile torna “Visioni sostenibili made in Sardegna”, la rassegna che porta la Settima arte nei paesi dell’interno dell’Isola, nei centri abitati ancora sprovvisti di una struttura cinematografica e in alcune scuole.
L’iniziativa di questo 2023 coinvolge Aglientu, Barumini, Cabras, Elmas, Fonni, Genoni, Macomer, Mamoiada, Orani, Orgosolo, Orosei, Quartu Sant’Elena, Sadali, Tempio Pausania, Teulada, Valledoria e Villamar. Un tour che idealmente rappresenta l’intera Sardegna, sempre più conosciuta in Europa e nel mondo per essere terra di cultura audiovisiva, originale e sperimentale. “Visioni sostenibili” è una declinazione degli appuntamenti dedicati ai nuovi spettatori.
A fare da ambasciatore per l’ente regionale che promuove e valorizza il patrimonio artistico e ambientale della nostra Isola, è Malik Ets, l’associazione del Terzo Settore che organizzerà tutte le tappe del programma. Sabato 4 marzo si comincia da Genoni, mentre il 22 aprile si chiude a Orgosolo.
Le opere da proiettare hanno la firma di autori registi sardi o sono storie isolane. I titoli scelti dalle Amministrazioni comunali – tra i quattro inseriti nella rassegna – sono: “Bentu”, di Salvatore Mereu; “Il muto di Gallura”, di Matteo Fresi; “Nel nostro cielo un rombo di tuono”, di Riccardo Milani; “La stoffa dei sogni”, di Gianfranco Cabiddu.
“Visioni sostenibili” non si ferma al cinema per adulti. Il messaggio universale della Settimana arte prodotta in Sardegna vuol essere anche occasione di incontro per le nuove generazioni, a cui è dedicata una sezione speciale con focus sulla sostenibilità. Per bambini e ragazzi sono previste proiezioni aggiuntive dei corti realizzati coi progetti “Heroes 20.20.20” e “New animation in Sardegna”, le due attività volute dalla Fondazione per mettere insieme cultura cinematografica e tutela dell’ecosistema. Con il primo progetto i protagonisti dei contenuti audiovisivi sono gli eroi “ecologisti”; nel secondo i personaggi votati alla sostenibilità ambientali hanno preso forma grazie all’utilizzo di speciali software in uso nei grandi studi del cinema di animazione, come Disney, Pixar e DreamWorks. Sempre per bambini e ragazzi sono previsti laboratori “green” ispirati all’economia circolare: oggetti di uso quotidiano verranno creati utilizzando materiali di scarto e applicando l’arte e le tecniche del riciclo.
«Il pubblico più giovane è coinvolto nel fare cinema come palestra di cittadinanza attiva, recuperando quell’attenzione verso la comunità e la sostenibilià che è un fulcro identitario molto presente nel cinema sardo – sottolinea l’assessore regionale alla Cultura e alla Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu -. La Regione Sardegna e il comparto audiovisivo lavorano uniti, supportando le aziende e rafforzando l’attenzione internazionale verso la nostra Isola, le sue storie e i suoi talenti».
Le proiezioni dei quattro film “made in Sardegna” sono programmate in orario serale, alle 18, per permettere al maggior numero di cittadini di partecipare. Dopo i titoli di coda, ci sarà un dibattito alla presenza dei registi o degli attori. L’ingresso è libero e gratuito.
“Visioni sostenibili” saluta in anticipo il suo pubblico anche con l’obiettivo di creare, attraverso il cinema itinerante, una rete culturale fatta di linguaggi e valori della comunità, per le comunità.