SAPERI E SAPORI DI SARDEGNA IN TERRA VENETA: I GUSTI TIPICI DELL’OGLIASTRA PRESSO IL CIRCOLO “AMICI DELLA SARDEGNA” DI BORGORICCO (PD)

di MARCO BERNARDINI

E’ proprio così!

 Quando si arriva in Veneto provenendo al di là o al di qua della Penisola, che si scelga il paesaggio collinare con i suoi vigneti di prosecco, o quello lagunare per gustare i suoi frutti di mare, o ancora quello montuoso che ci regala paesaggi dolomitici, ci si trova di fronte a scenari spettacolari dove l’incontro di questi 3 elementi regalano ai visitatori, emozioni forti e non indifferenti.

Poi, può accadere anche di avventurarci in particolari percorsi  “Fai da Te”, come ci si è trovato il sottoscritto, quando si imbatte  spesso e volentieri alla ricerca di luoghi , di gusti e sapori, lontani dai soliti schemi canonici di rinomate e conosciute guide enogastronomiche.

Questa volta la mia curiosità, ha come contesto, la storia Romana dove trova riscontro proprio un territorio compreso tra le due provincie di Padova e Venezia e , nello specifico quel lembo di terra che ricade esattamente nel famoso sistema stradale e divisorio di aree agrarie denominato “Graticolato Romano”( un sistema del VI secolo A.C. per mezzo del quale i Romani, organizzavano il territorio agricolo, basato sullo schema che già adottavano nella costruzione e nella fondazione di nuove città. Esso si caratterizzava per la regolare disposizione secondo un regolare reticolato ortogonale di strade, canali e appezzamenti agricoli destinati all’assegnazione a nuovi coloni in modo particolare legionari in pensione).

Proprio in questo contesto un po’ storico, un po’ paesaggistico, trovano riscontro profumi e gusti a me già noti che mi spingono a conoscerne l’origine. Nella mia “Caccia al Tesoro” scorgo tra il porticato di un antico mulino ad acqua e una campagna coltivata (a radicchio, quello tipico della zona),lo sventolare di una Bandiera dei 4 Mori issata sulla colonna portante di un casolare che rispecchia le tradizioni Venete ma i cui profumi e sensazioni, inneggiano alla Terra Sarda!

Questo stato di cose mi porta a un sopralluogo e, il caso vuole che incontri  il nostromo di questa isola felice… proprio qui, trova sede il circolo “Amici della Sardegna” con il Signor Ferruccio Puddu, (Ogliastrino di Loceri),personaggio gentile e ospitale come può esserlo un autentico Sardo. La mia curiosità è elevata all’ennesima potenza a tal punto che Il Signor Puddu mi invita a fare ingresso nella sua reggia dove, senza tanti “ma” e altrettanti “se” esordisce con la fatidica frase: ” Posso offrirti qualcosa?”  Improvvisamente mi sono sentito come attratto sia nei modi di fare che nell’ambiente stesso, con i suoi arredi tipici del classico locale isolano in terra sarda! La musica di sottofondo dell’ambiente  ricorda  le note di “No potho reposare” , l’arredamento caratteristico, l’angolo bar attrezzato dalle bottiglie di vino sardo… il  cannonau, il  vermentino, e il mirto di produzione propria e del buon “File ferru”; Più in là, trova sistemazione la vetrina dei salumi e dei formaggi tipici della Sardegna col pecorino stagionato e la salsiccia sarda, un quadro che trasmette  forti sensazioni di  questa magica terra che è la Sardegna e ciò che provo mi da forti emozioni! Il sentir parlare la lingua sarda, con le varianti dei dialetti mi fanno sentire a casa… improvvisamente Ferruccio, il  cuoco ( ops..Pardon,non vuole sentirsi chiamare cuoco ed infatti lui dice: ” Non sono un Cuoco, ma amo cucinare!”) mi lascia in buona  compagnia di altri Sardi( con cui imbastisco discorsi legati a ricordi della nostra terra), per dedicarsi alla sua arte: la preparazione delle pietanze tipiche sarde per i commensali giunti oggi da  svariate parti del Veneto, pietanze di provenienza che hanno a che fare con la sua origine: l’Ogliastra! Sub-regione sarda conosciuta come la terra dei longevi.

La mia curiosità però non ha confini e trovo il modo molto elegante per staccarmi dal gruppo, e andare in back stage ovvero dietro le quinte di questo paradiso culinario isolano: In una cucina degna del miglior chef, scorgo il buon Ferruccio alle prese con la preparazione degli spiedi dove troverà posto il cosidetto “Porceddu  sardu” pronto per la cottura; sulla tavola di preparazione delle cibarie vedo i bellissimi taglieri  rigorosamente in sughero sardo utilizzati per accogliere la relativa carne di maialetto una volta cotto, su un letto di ramoscelli di mirto il cui aroma dona alla carne un inconfondibile gusto e profumo. Più in là, una signora alle prese con la lavorazione della pasta e quindi alla creazione dei gustosissimi “Culurgiones tipici Ogliastrini”, una sorta di ravioli a forma di foglia il cui ripieno fatto di patate, menta e pecorino, viene sigillato con la tipica chiusura a pizzico detta “sa spighitta” che ricorda una spiga di grano.

Dall’altra parte, un giovane che si diletta a preparare gli antipasti sardi: di rigore su un letto di Pane Carasau trovano posto la salsiccia sarda solitamente stagionata, il prosciutto crudo di cinghiale e varie tipologie di formaggi pecorini , in definitiva un incontro di gusti e sapori schietti della cucina sarda che fanno dell’orchestra “Amici della Sardegna” con il suo direttore artistico il buon Ferruccio Puddu, la migliore rappresentazione straordinaria e iconica della Sardegna.

Sono stato rapito da questo scenario oserei dire… bucolico e, per una volta mi sono sentito trasportare nei gusti, nei sapori, e nella convivialità del “Circolo Amici della Sardegna” in una terra, la Sardegna appunto, quella a me tanto cara i cui ricordi  rimarranno indelebili nel tempo.

Grazie Ferruccio!

Se vi doveste trovare di passaggio tra la provincia di Padova e Venezia, vi invito a fare una visita al Circolo Amici della Sardegna… l’accoglienza del Signor Puddu, vi sorprenderà ma resterete sorpresi se proprio in quell’occasione sfoggerà il tipico vestito del sardo d’epoca…Fantastico!

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4 commenti

  1. Bernardini Marco

    Un ringraziamento è dovuto a Tottus in Pari per avermi accolto nel suo spazio socio-culturale della Sardegna. Un grazie di Cuore al Sig. Ferruccio Puddu onorato di averlo incontrato e conosciuto capace di rappresentare la Sardegna con onore in Veneto. Grazie di cuore a tutti i suoi amici, collaboratori che danno di questo circolo una culla di cultura gastronomica non indifferente.
    A presto

  2. Che dire?grand’ uomo…la vita è stata dura con lui ma lui lo è stato di piu…
    Descrizione veste a pennello….

  3. Tommasina Boschin

    Grazie Marco ! Ancora una volta mi hai meravigliato per la tua grande capacità di far entrare il lettore nel mondo sardo … le tue parole ad una ad una legate tra loro portano a respirare il cuore sardo.
    Tommasina

    • Marco Bernardini

      Grazie Tommasina! Sei sempre presente e non perdi mai l’occasione per vivere la cultura sarda attraverso Tottus in Pari e alle mie presenze che con questi spazi culturali, cerco di far avvicinare il lettore al mondo sardo. Grazie ancora!

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