di Cristoforo Puddu
La scoperta dell’Isola -attraverso la conoscenza e visita del patrimonio artistico, monumentale, archeologico e naturale- è l’obbiettivo perseguito negli anni dall’iniziativa Monumenti Aperti, ora giunta alla quindicesima edizione, promossa dalla Regione Autonoma della Sardegna (assessorati del Turismo e dei Beni Culturali) e organizzata dall’associazione culturale “Imago Mundi” guidata da Fabrizio Frongia. L’iniziativa interessa undici weekend, coinvolge circa 40 comuni e l’impegno di migliaia di volontari che favoriranno la fruibilità di 500 monumenti (basiliche e chiese, castelli e palazzi antichi, biblioteche e musei, siti archeologici e parchi minerari). Il primo appuntamento (7-8 maggio) è con i monumenti di Cagliari, Capoterra, Sassari e Settimo San Pietro, mentre l’ultimo è programmato per il 29-30 ottobre nella città di Bosa. All’edizione 2011 aderiscono, per la prima volta e consapevoli del ritorno economico e di immagine, anche i comuni di Porto Torres, Telti, Soleminis e Calasetta. La ricchezza dell’Isola è certamente nelle peculiarità degli aspetti naturali ma anche nel caratteristico ed originale patrimonio archeologico e nell’eccezionale architettura ecclesiastica dei numerosi e semplici santuari campestri che, testimonianza di identità e fede, necessitano di essere riscoperti e valorizzati insieme al complessivo e collettivo bene di un “museo a cielo aperto”.