di CHRISTINE LAURET
Stefano Piroddi l’ho “scoperto” mentre assistevo alla presentazione di un libro. Non un libro suo… ha fatto solo un piccolo intervento di 4 minuti durante quest’evento.
Dal momento in cui ha iniziato a parlare non ho più sentito nessun altro. La mia attenzione era all’apice, ero concentrata, pendevo dalle sue labbra e ogni parola risultava sacra. La temperatura era elevata, sudavamo ed eravamo infastiditi dal caldo, ma in quei 4 minuti il tempo si è fermato e niente ci disturbava più. Bevevamo le parole di Stefano come il vino della messa, religiosamente… dico “ci”, perché mi sono accorta che la sala intera era in una sorta di “trance”.
Improvvisamente l’energia della sala è cambiata e potevamo sentirlo sulla nostra pelle.
Stefano il cantastorie ha un talento: parlare in pubblico. Questo fa di lui un personaggio un po’ teatrale che dà qualcosa in più alla sua personalità.
Carismatico, leader, oratore, il signore Piroddi è un tribuno. In un’altra epoca, sicuramente lo avremmo potuto vedere arringare il pubblico.
Eccoci qua, Stefano è di un altro tempo, sembra arrivare diretto dalla saga di Sandahlia che lui ha scritto. Gli mancano la spada e lo scudo mi potreste dire. Non proprio… la sua spada sono le parole che lui maneggia con grande maestria e il suo scudo è la sua passione.
Naturalmente curioso di storia, letteratura e musica, Stefano Piroddi è avido di conoscere, condividere e trasmettere.
Scrittore prolifico, è prima di tutto un “tramandatore di racconti” che danno il gusto di conoscersi e di interrogarsi.
Il signore Piroddi, scrittore, non è conosciuto solo per la sua curiosità ma soprattutto per il suo talento di cantastorie.
Sembra intriso di certezze ed è una piacevole novità se pensiamo alla maggior parte del mondo indecisa cronicamente … Con Stefano i dubbi non esistono: o sa, o non sa e s’informa, that’s all!
Potremmo pensare che sia assolutista, direi piuttosto: appassionato, intero, tutto di un pezzo.
È questo che mi ha sedotta.
Stefano è stato un ragazzo su stranu, diverso. Peraltro, non possiamo dire che adesso sia un uomo comune. Incontrarlo è come… come dire?… entrare nell’essenza delle cose. La spiritualità governa la sua vita e le domande essenziali gli permettono di restare sempre sulla retta via realizzando chi è.
Da giovane, non aveva gli stessi giochi degli altri, mentre loro si divertivano con i videogiochi, lui era affascinato dal cielo stellato, dai racconti storici e vagava tra i nuraghi. Sentiva già il richiamo della storia, della sua terra.
Ragazzo solitario, è diventato amico dei libri e della scrittura. A soli 9 anni scrive la sua prima saga epica ma il suo talento esplode con la saga di Sandahlia; infatti, il primo volume è risultato il libro più venduto in Sardegna nel 2020.
“Fai della tua vita un opera d’arte”
E’ una frase che Stefano ha fatto sua. Non va avanti senza avere un obiettivo, girovagando e lasciandosi spingere dal vento. La sua vita la vuole dedicare a qualcosa di grande e si lascia guidare dall’intuito, dalle energie, dal principio di armonia.
Ha una presenza poetica e prende vita con i suoi personaggi come un attore che interpreta, anzi, che diventa il protagonista. La passione, il suo carburante, gli permette di percorrere la via verso la felicità fiduciosamente.
Se gli chiediamo se sente di avere una missione, risponde senza esitazione “cambiare il mondo”, ma non così per modo di dire quasi scherzando tra di noi, no… Lui crede in quello che fa. Con il suo bastone di pellegrino fa crescere le fila sulla strada che percorre. Non è una strada semplice, ma lui è uno vero, un “creatore di bellezza” che ha come scopo quello di salvare il mondo. I suoi cavalli di battaglia sono parecchi, ma tutti con lo stesso traguardo: cambiare prima di tutto la visione del mondo e far in modo che ognuno di noi sia ancora capace di stupirsi davanti alle meraviglie del mondo.
Lo trovate ingenuo? Lo è… un po’.
Ma c’è bisogno di ingenuità, di creatività, di fantasia per pensare di poter cambiare il mondo, non trovate?… Il bello è che Stefano non si accontenta di parlare per convincere, lui agisce, si muove e fa!
Allora vi chiedo: come non adottare la sua visione di un mondo migliore? Come non voler cambiare la vita attuale nella quale il rispetto dell’altro e delle cose non esiste più? Come non aspirare a una vita più umana?
Stefano mi ha convinto …io ci sono!