di GIUSEPPE CORONGIU
Paolo Pillonca, artista sardo, premio Ondras alla memoria per la lingua sarda
La famiglia ritirerà il premio a Cagliari l’8 ottobre prossimo a partire dalle ore 10 alla Manifattura Tabacchi. Organizza: Acli Sardegna. Giuria: Franco Marras, Giuseppe Corongiu, Nicolò Migheli, Maria Antonietta Piga
Nato a Osilo nel 1942. Giornalista professionista, ha diretto per dieci anni la redazione nuorese de L’Unione Sarda (1979-1988), dopo una significativa esperienza come docente di Lettere negli Istituti superiori. Ha pubblicato, nella collana “i grandi poeti in lingua sarda” delle edizioni Della Torre di Cagliari, l’opera omnia del poeta Remundu Piras: Misteriu (1979), Bonas noas (1981), Sas modas (1983), A bolu (1985).
Ha scritto ”Fascismo e clero nel divieto delle gare poetiche”, Cagliari 1977; ”Sardegna segreta”, Roma 1986; ”Narat su diciu”, Cagliari 1987; ”Chent’annos cantadores a lughe ’e luna” , storia e problemi della poesia improvvisata professionale (Villanova Monteleone 1996, seconda edizione Cagliari 2001); ”Laras, cantones de lunas antigas”, Cagliari 2000; Edizione critica del poemetto di Frantziscu Lai (”Fra Ignatziu de Laconi”, Oristano, 1921), Cagliari 2001, prima ristampa 2003; Remundu Piras, il poeta della gente, Cagliari, 2003, prima ristampa 2004; Il silenzio, la parola/ Sentieri dell’anima sarda, Cagliari 2003; L’isola del cuore, Cagliari 2005; Mancarias, la parlata di Seui, Cagliari 2006; Antonandria, Cagliari 2006; Terra Madre Nonna Luna, Cagliari 2007; Il Bandito senza colpa, Cagliari 2008.
Con il fotografo Salvatore Ligios (e i giornalisti Antonio Ghiani e Mauro Spignesi) ha scritto: ”Ardia, cavalli e cavalieri alla festa di Sedilo”, Sassari 1990; sempre con Ligios, ”Ammajos, il fascino della natura”, Sassari 1992; ”Ermosuras, suoni e silenzi della montagna” (1994), ”Caddos” (1995), ”Làcanas” (1998) e ”Coro meu” (Villanova, 2000). Per il cantante Piero Marras ha scritto i testi dell’album Funtanafrisca (1987). Con Piero Marras, ha collaborato anche per i cd Tumbu (1995) e In su cuile ’e s’anima (2001), con il cantante Franco Madau per Animas torran (1999) e Cara ’e luna (2002), con il Duo di Oliena per Bandelas (2000) e Abbajara (2002), con la cantante Maria Giovanna Cherchi per Unu frore che a tie (2002).
Ha scritto, dal 1990 in poi, diversi lavori per le compagnie teatrali Actores Alidos di Cagliari (Sonos de ammentos, Boghes, Paristorias) e Fueddu e Gestu di Villasor (Frores, Ojos, Carenas). Ha pubblicato il saggio in lingua sarda di grande successo Cantadores a lughe e luna, il romanzo Antonandria e il romanzo breve Beberé.
Motivazione: Per la profonda traccia che ha lasciato nella memoria e nell’anima dei sardi, che ha amato fino all’ultimo giorno e che ha onorato con le sue opere, le sue poesie, le sue canzoni e i suoi studi. Un uomo di cultura profonda, che affonda le sue radici nella produzione letteraria classica, profondità che è riuscito a trasformare in una luce che ha guidato la riscoperta del patrimonio della poesia popolare a bolu, del vasto movimento dei poeti sardi che sono stati sostenuti nei vari premi letterari e negli innumerevoli appuntamenti culturali da lui promossi in tutta l’isola. Per la sofferta e lucida testimonianza di vita dedita alla famiglia e all’amicizia nella coltivazione attenta dei valori massimi dell’umanità e dell’onore. Per il grande servigio reso alla lingua della patria, quella sarda illustre, che ha saputo riprendere nei suoi tratti più autentici, affinare, abbellire, migliorare per renderla, sia nello scritto che nel parlato, un esempio e un modello di letteratura e oratoria sublime e colta.Per essere stato maestro supremo nell’estetica della nostra lingua letteraria.
Grande uomo
Grazie Peppe ciò mi rende felice ho lavorato con Paolo Pillonca che mi ha insegnato nel mio passato di giornalismo. Poi ho imparato la poesia improvvisata in giro per paese a seguire Remundu Piras. Manca molto anche per la sua capacità di arricchire le persone