di FABIO CANESSA
Manca una decina di giorni all’inizio del nono Life After Oil International Film Festival, in programma a Villanovaforru (provincia del Sud Sardegna) dal 20 al 24 settembre. Un’edizione che si presenta con numeri da record: sono ben 1541 le opere arrivate all’organizzazione, da 94 Paesi diversi. Un chiaro segnale dell’ulteriore crescita del festival ideato e diretto da Massimiliano Mazzotta, ormai diventato un punto di riferimento non solo a livello nazionale tra le manifestazioni che si occupano in maniera specifica di temi relativi all’ambiente e ai diritti umani. Dopo averle visionate con attenzione la commissione di selezione ha ammesso al concorso 50 film tra lungometraggi e corti di diverso genere (documentari, fiction, lavori di animazioni e sperimentali) con 14 opere prime. Come sempre variegato il numero di temi affrontati dai registi con i loro lavori. Si va dall’agricoltura sostenibile ai danni alla salute provocati dall’inquinamento, dalla violenza di genere ai diritti dell’infanzia negati, da storie di riscatto sociale a buone pratiche di tutela del paesaggio.
Non solo cinema. Life After Oil è anche musica, con un programma che prevede cinque appuntamenti con apprezzati cantautori, polistrumentisti, deejay, e sport. In occasione del festival si svolgerà, grazie alla collaborazione con il Comune e la Polisportiva di Villanovaforru, Life for Sport: edizione rinnovata e arricchita con l’aggiunta di nuove discipline. Oltre a quello di calcio a cinque, come l’anno scorso, ci saranno anche tornei di beach volley, tennis e fionda. L’integrazione dello sport nel festival ha lo scopo di creare un’attrazione che avvicini al cinema e alle tematiche del festival tutti coloro che vi vorranno partecipare. Allargare la platea di visitatori e di persone coinvolte, creare una fusione tra sport, salute e ambiente.
La nona edizione del festival è organizzata dall’associazione Life After Oil con il contributo di Comune di Villanovaforru, Fondazione di Sardegna, Medicina Democratica, Fondazione Sardegna Film Commission, Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Ottana, Comune di Pattada e il sostegno di numerosi altri partner.