di BRUNO MOSSA
A Villa Verde (Oristano) la rassegna “Visioni Sarde” raddoppia e si presenterà in due giorni diversi l’11 e il 24 agosto.
Giovedì 11 agosto saranno proiettati: “L’ultima Habanera” di Carlo Licheri, “Marina, Marina!” di Sergio Scavio, “L’uomo del mercato” di Paola Cireddu e “Il volo di Aquilino” di Davide Melis.
Mercoledì 24 agosto sarà la volta di: “Di notte c’erano le stelle” di Naked Panda, “Margherita” di Alice Murgia, “Il Pasquino” di Mira (Alessandra Atzori e Milena Tipaldo) e “Un piano perfetto” di Roberto Achenza.
Entrambe le proiezioni avranno luogo nel cortile della biblioteca comunale “Antoni Cuccu” nell’ambito della manifestazione estiva “Biblioteca sotto le stelle” con inizio alle ore 21:30. Ingresso libero.
Il duplice appuntamento con il giovane cinema sardo sarà organizzato dal Comune di Villa Verde con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna, in sinergia con la Cineteca di Bologna e con le associazioni “A. Gramsci” (Torino) e “Visioni da Ichnussa” (Bologna).
Villa Verde è un graziosissimo borgo di 300 abitanti dell’alta Marmilla, che si adagia sul versante orientale del monte Arci. Un posto unico da visitare per le bellezze naturali e archeologiche.
Fanno da scenario i boschi di leccio e sughera del monte Arci, la parte alta del territorio è segnata da suggestivi itinerari naturalistici e da siti archeologici di grande importanza. La parte ‘bassa’, di origine sedimentaria, è coltivata o adibita a pascoli.
Il paese è un centro ad alta densità nuragica. I numerosi recentissimi ritrovamenti archeologici, testimoniano l’esistenza di una civiltà remota che ha lasciato vestigia del passato di straordinaria bellezza. Proprio in questi giorni il sito di Brunku ‘e s’Omu è stato al centro di uno scavo che ha visto protagonisti una cinquantina di studenti dell’Università di Cagliari premurosamente assistiti dall’amministrazione comunale.
La storia di Villa Verde, che dal Medioevo al 1954 si chiamava Bannari, è legata a quella di tutto il Monte Arci e quindi alla presenza dell’ossidiana. Sono numerose infatti le stazioni litiche e le officine di lavorazione, che attestano la presenza umana sin da tempi antichi.
A raccontare la vita nell’età del Bronzo è il MU.NU. Museo Interattivo e Multimediale della Civiltà Nuragica, di prossima apertura, che offre al visitatore un viaggio interattivo in un villaggio nuragico ‘vivo’, ricostruito nei minimi dettagli.
Vestigia del passato di straordinario interesse storico culturale, ricchezze ambientali, specialità enogastronomiche, rispetto e custodia delle tradizioni fanno di Villa Verde una meta privilegiata di turismo verde e culturale.
Il sindaco del paese del Monte Arci Sandro Marchi ha presentato Visioni Sarde con queste parole:
“La nostra biblioteca comunale “Antoni Cuccu” è lieta di ospitare la proiezione di questi importanti lavori cinematografici dei giovani registi sardi; credo si tratti di una di quelle azioni di divulgazione culturale che ogni comunità dovrebbe fare attraverso la sinergia tra biblioteca e istituti culturali del territorio. Ringrazio la Fondazione Sardegna Film Commission e la cineteca di Bologna per averci proposto questa iniziativa”.
* Bruno Mossa, presidente dell’Associazione di promozione cinematografica “Visioni da Ichnussa”