di LUCIA BECCHERE
Presso il TEN di Nuoro, il 13 giugno scorso, i creatori della Fondazione San Pietro hanno reso noto dettagli e finalità dell’ambizioso progetto che si prefigge di realizzare una struttura d’inclusione con l’intento di risolvere problemi comuni alla collettività con il coinvolgimento di vari settori della formazione e della conoscenza, tutti facenti capo alla cultura. La Fondazione, con sede a Nuoro in P.zza Campo dei fiori, quartiere antico della città, intende promuovere il dialogo per uno scambio proficuo di idee e di esperienze atte al miglioramento della società.
Opportunità, futuro e speranza, questa la colonna sonora che accompagnerà la Fondazione San Pietro.
La Presidente Egidia Carta, imprenditrice nel mondo della ristorazione, nata ad Orgosolo ma vive a Nuoro dove ha avuto l’opportunità di incontrare gli amici fondatori con i quali oggi condivide la stessa idea, gli stessi obiettivi e la stessa voglia di fare, ha parlato del grande lavoro a cui bisognerà fare fronte, ma anche del coronamento di grandi aspettative.
“Questa Fondazione – ha spiegato – si occuperà di cultura non nell’accezione di erudizione, non di contenitore di conoscenze scientifiche e letterarie, ma di cultura di vita che trae linfa dal nostro vissuto, degli insegnamenti ricevuti, dal vivere quotidiano che ci accomuna tutti, quella cultura che noi tutti abbiamo la responsabilità di tramandare alle future generazioni. L’essere umano – ha proseguito – è l’unico animale al mondo che dopo essere stato svezzato non è pronto ad affrontare la vita, ma per crescere e forse per sopravvivere necessita di unirsi e relazionarsi con gli altri. Questo è quanto la fondazione intende fare, cioè rendere univoche le diverse culture con le quali dobbiamo vivere e convivere. Occorre dare spazio alle nostre idee e a quelle di tanti che come noi intendono, ognuno nel proprio campo, celebrare la cultura per rendere più bella la vita. Tutto questo non è certo cosa facile e neppure immediata. Le idee vanno elaborate e sedimentate per poter riflettere su quello che eravamo ieri, quello che siamo oggi e su quello che vorremmo essere domani”.
Vicepresidente della Fondazione è Francesco Lai. Avvocato del foro di Nuoro è un professionista molto stimato e aperto alle varie proposte culturali. “Idealmente amo pensare al nostro viaggio come ad una nave che salpa. – ha detto – In questo momento non saprei dire dove possa attraccare. L’importante è partire, affrontare di volta in volta le numerose tappe con la certezza che ogni sosta sarà un arricchimento umano e professionale. Ciò che mi ha spinto ad intraprendere questa strada è stato una sorta di dovere morale e civico: la volontà di fare qualcosa per gli altri.
Nel 2019 dopo un lungo lavoro avevamo costituito la Fondazione, rimandando più volte l’attuazione del progetto a causa della pandemia e quindi essere qui stasera è, per noi tutti, motivo di grande soddisfazione.
Il nostro intento è quello di fare in modo che le realtà del territorio nuorese, regionale e nazionale possano unirsi e fare rete perché io credo fortemente che il valore della cultura sia dato dal valore delle idee. Ho sempre sostenuto che la cultura è sinonimo di libertà, due valori che si accompagnano e si evolvono insieme. Dobbiamo investire nella conoscenza e nello studio e per questo la Fondazione incoraggerà tutte le iniziative delle varie associazioni che hanno voluto aderire al festival di San Pietro.
Seppur provenendo da esperienze personali e professionali diverse, c’è un minimo comune denominatore che unisce e anima tutti noi fondatori: la cultura. La cultura ci accomuna nella diversità delle idee come un vero artista, nelle varie forme espressive, arriva al cuore delle persone trasmettendo sentimenti, sensazioni, emozioni. Oggi c’è bisogno proprio di questo.
E’ soprattutto dal mondo femminile che noi dobbiamo trarre insegnamento, le donne spesso assurgono a vere icone libertà per il coraggio che le contraddistingue. C’è una figura femminile che ha pagato con la vita la volontà di difendere la libertà del suo pensiero all’interno di un regime illiberale. Trattasi della giornalista scrittrice russa Anna Politkovskaja, esempio di donna che ha combattuto fino alla fine per la libertà d’informazione coi i propri scritti e le proprie testimonianze.
La Fondazione San Pietro che noi abbiamo costituito – ha proseguito Francesco Lai – non è nostra ma appartiene a chiunque voglia salire a bordo per prendere parte a questo lungo viaggio che mi auguro talmente lungo da non arrivare mai alla meta, ma possa sopravvivere anche a noi fondatori, così come le idee, si dice, devono sopravvivere a coloro che le generano . Questo è l’augurio migliore di poter fare a noi stessi e alla Fondazione.
Anche Federica Sarritzu, imprenditrice, unica componente del gruppo fondatore che non appartiene al territorio nuorese perché proviente da Cagliari, è animata dallo stesso spirito e dallo stesso desiderio di fare cultura a 360 gradi. “La Fondazione San Pietro – ha affermato – prende il nome dalla nostra sede ubicata nel quartiere storico di San Pietro e che a breve verrà inaugurata. Accanto alla figura del Santo spiccano le due chiavi simbolo dell’accesso al sapere e alla conoscenza, branche che col dialogo e il confronto si alimentano col cuore e la testa e in questo viaggio ci condurranno verso mete lontane facendo convivere enti, fondazioni, associazioni e organizzazioni non profit. Il nostro desiderio è far convergere tutte le organizzazioni che lavorano nei vari settori della cultura per renderla più vicina al popolo suscitando in chiunque curiosità e passioni perché la cultura non deve essere mai un prodotto elitario. Mi auguro che con le associazioni salpino in questa barca tutti coloro che con le loro idee e le loro proposte vogliono contribuire allo sviluppo del nostro festival e alla realizzazione di tante interessanti iniziative”.
“La nostra meravigliosa avventura – ha aggiunto Sebastiano Sanna segretario generale della Fondazione – , pensata proprio per migliorare il futuro della nostra terra attraverso l’arte e la cultura, è un’idea che si può concretizzare solo con l’impegno di tutti all’interno della comunità, istituzioni comprese affinché si possa colmare il divario fra persone e istituzioni. Come primo atto della fondazione verso la rinascita abbiamo voluto istituire il Festival di San Pietro, sarà un festival itinerante che farà tappa ovunque per favorire la partecipazione e l’inclusione di tutte le associazioni e tutti gli appassionati desiderosi di impegnarsi per la rinascita e proprio con questo spirito abbiamo deciso di condividere oggi la presentazione della nuova fondazione con tutti i protagonisti del festival. Abbiamo bisogno del contributo di tutti per portare a compimento il nostro progetto”.
La presidente, dopo aver ringraziato il Comune, la Regione Sardegna, ha reso noto che il festival si articolerà in 4 grandi eventi e verrà istituito un comitato scientifico che si occuperà di questa grande kermesse, mentre la sede sarà aperta tutto l’anno perché: “Dobbiamo essere trama e ordito per creare un tessuto sociale fatto di bellezza e di sapere”.
Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu nel suo intervento parla di un segnale di fiducia dato alla comunità nel segno della cultura, strumento che nobilita l’individuo e la società nel suo complesso.
“Prendo questo vostro impegno – ha dichiarato – come auspicio affinché insieme si possa mettere al centro del nostro agire collettivo la cultura, la sola lente che ci consente di leggere meglio la realtà. Occorre educare i giovani all’arte, alla musica, alla scrittura, alla lettura, al gusto del bello. Investire sempre in cultura, valido strumento che ci permette di combattere i sempre più frequenti fenomeni di disagio. Partendo da questo teatro dobbiamo inserire al centro dell’agenda politica un tema fondamentale: la scuola, fonte di sapere e di conoscenza, sempre troppo trascurata e abbandonata”.
Complimenti per la creazione di questo nuovo progetto.
Andare avanti per crescere sempre più.congratulazioni.
Buon lavoro… ne abbiamo vero bisogno!