Dopo una partita pazzesca, straordinaria, la Dinamo riesce a battere Milano 92-90 con un incredibile canestro di Robinson a 1” dalla fine. Sassari capace di tirare con percentuali stratosferiche da 3 punti, poi nel momento più difficile il cuore e la lotta con un Bilan da cinema sigilla un successo meritato, voluto e cercato, una vittoria d’altri tempi.
Messina nella rotazione a 11 stranieri lascia fuori Kell, Grant, Daniels e Rodriguez, oltre a Mitoglou out per doping e Melli rimasto a Milano. Bucchi deve rinunciare a Kruslin, infortunatosi nel match contro la Fortitudo e lancia David Logan in quintetto.
Prima del match consegnata la maglia Dinamo a Gianmarco Pozzecco per il suo grande trascorso da coach del Banco, mentre il PalaSerradimigni ha già vinto la sua partita con una cornice da brividi dopo oltre due anni di Covid.
L’Olimpia mette subito uno starting five fisico come previsto con Delaney, Shields da guardia, Datome, Bentil e Hines, Sassari opposta per taglia e caratteristiche con i ragazzi di Bucchi che hanno grande entusiasmo, la percentuale da 3 punti del Banco è subito un fattore, Milano è un po’ stordita, va sotto subito 8-0 e 14-4 con Datome costretto ad uscire per infortunio e Bilan che fa numeri di magia. Burnell commette 2 falli, Alviti è l’uomo chiave del primo quarto con l’Olimpia che macina gioco, difende duro nonostante i 27 punti subiti nei primi 10’ e vuole attaccare l’area (6/11 e 55% da due).
Sassari ha percentuali irreali dall’arco ma subisce ovviamente la fisicità di Milano che prova ad attaccare l’area, Bentil è un carro armato, la Dinamo soffre, si alzano i decibel del match che è bellissimo, Devecchi lotta come un leone, al 16’ la squadra di Bucchi, che si arrabbia tantissimo per il metro arbitrale è addirittura avanti ancora di 10 punti con un pazzesco 13/19 da 3 punti. Dentro l’area come prevedibile il Banco deve soffrire le pene dell’inferno ma gioca con un’intensità incredibile, Logan è quello della finale di Coppa Italia di Desio, ogni rimbalzo si lotta come se fosse l’ultimo, Sassari tocca addirittura il massimo vantaggio a +14 poi Delaney sulla sirena chiude il tempo sul 56-43 un primo tempo incredibile, inaspettato davanti ad un pubblico fantastico.
Milano prova a reagire e ringhiare difensivamente, Bentil attacca Bendzius, Sassari si appoggia a Bilan dentro l’area che disegna basket con grande intelligenza, Robinson mette il turbo e la doppia tripla di Bendzius riporta la Dinamo avanti 64-50 per poi costringere Messina al time out dopo la più bella azione del match: circolazione da flipper ancora il lituano che fa girare il tassametro, 16/22 da 3 punti e 67-53 per il Banco che è uno spettacolo. Bentil cerca di tenere in piedi Milano, Delaney firma un 7-0 che riapre il confronto dal punto di vista dell’inerzia quando Sassari sbaglia due tiri da 3 punti costruiti benissimo. Questa è la forza della squadra di Messina che appena abbassi l’intensità anche al 95% ti punisce. Il 10-0 dell’Olimpia rischia di tramortire la squadra di Bucchi che ha rotazioni limitate e problemi di falli (3 di Burnell e Robinson). Gentile prova a segnare l’incontro ma commette il 3° fallo su tiro da 3 punti di Delaney, che prende per mano l’AX. (70-65 al 27’). Milano prova a difendere da top in Eurolega, Bucchi chiama la zona 3-2 per cercare di fermare il ritmo di Milano che non sbaglia un colpo in attacco, Robinson commette un sanguinoso 4° fallo, la squadra di Messina mette il fiato sul collo di Sassari al 30’ (75-73)
Biligha è un osso durissimo in difesa, Shields e Baldasso firmano il sorpasso Olimpia (75-78), Bilan e Logan non ci stanno, Hall risponde, è un’incredibile battaglia senza esclusione di colpi. Si va dal centro croato per cercare di diminuire la pressione difensiva di Milano, Logan è pazzesco, Messina rimette Delaney, Gentile a quota 4 falli, si iscrive anche lui nelle chiavi del match, Bucchi chiama time out (85-84 al 36’). Shields è chirurgico, la Dinamo è in debito di ossigeno ma non vuole assolutamente mollare. Robinson sorpassa, in difesa ci mette il cuore, Bilan si butta per un clamoroso canestro a rimbalzo offensivo (90-87) facendosi male, al terzo tentativo Delaney pareggia da 3 punti, ma Robinson a 1” dalla fine vince la partita con un incredibile penetrazione alzando la parabola che fa esplodere il PalaSerradimigni, la preghiera di Delaney è sul ferro, partita e vittoria d’altri tempi, la Dinamo ha fermato il tempo.