Dopo i rumors è arrivata l’ufficialità: Emirates Team New Zealand e il Royal New Zealand Yacht hanno infatti annunciato che sarà la città catalana ad ospitare il grande evento velico, in programma tra due anni a settembre e ottobre. “Un misto di storia e modernità, Barcellona è una delle città più iconiche e attraenti del mondo e diventerà la prima sede al mondo ad ospitare sia i Giochi Olimpici che un evento di Coppa America” fa sapere il defender in una nota.
“Barcellona è davvero una delle città più distinte al mondo, quindi avere la possibilità di ospitare l’evento velico più riconosciuto al mondo è estremamente eccitante – le parole di Grant Dalton, CEO dell’America’s Cup Defender Emirates Team New Zealand -. In qualità di Defender dell’America’s Cup, abbiamo sempre sentito la responsabilità di far crescere l’evento, il pubblico e lo sport della vela su scala globale e sicuramente avere l’evento ospitato in una città importante come Barcellona ci consentirà di dare impulso alla crescita sulla scena sportiva mondiale. Sarà molto spettacolare”.
Le sue strutture esistenti per le regate, le basi delle squadre, le infrastrutture tecniche, i superyacht e le aree per il villaggio dell’evento dell’America’s Cup per ospitare fan, ospitalità e media, nonché una gamma media di vento di 9-15 nodi durante la gara di settembre e ottobre finestra, ha reso la città adatta allo scopo.
La scelta è caduta su Barcellona che ha presentato un’intesa “tra enti pubblici e privati che hanno collaborato per fa scegliere la città catalana”. Una join venture tra governo della Catalogna, il consiglio comunale di Barcellona, il municipio, il porto, l’agenzia di investimento di Barcelona Global e Barcelona & Partners, un’iniziativa senza scopo di lucro composta da oltre 200 delle principali istituzioni cittadine con l’obiettivo di fare di Barcellona una delle migliori città del mondo anche sul piano delle attività economiche.
Intanto, Luna Rossa nel quartier generale cagliaritano del molo Ichnusa, dove continua la “campagna acquisti” per allestire il nuovo team targato Prada guidato da Max Sirena, che per abbattere i costi sarà ridotto così come l’equipaggio che, con il nuovo protocollo, passerà da 11 a 8 elementi a bordo.
Sventola il tricolore sul pennone della base di Luna Rossa, dove sembra domini la quiete. Ma è una quiete solo apparente, perché all’interno si lavora per costruire la nuova squadra che parteciperà all’America’s Cup. Intanto, secondo alcune indiscrezioni di radio banchina, sembra che sia stato già confermato il tandem dei timonieri protagonista ad Auckland composto dal palermitano Francesco Checco Bruni e l’australiano James Spithill.
La passeggiata della base del molo Ichnusa, dove campeggiano le foto che raccontano il percorso di Luna Rossa, si sta animando con i primi curiosi che cercano di sbirciare attraverso la recinzione del villaggio sportivo. Sogna il popolo sardo della vela, nel quale è ancora vivo il rimpianto per non aver potuto assistere due anni fa alle regate delle World Series, valide come tappa di avvicinamento ad Auckland, che erano state programmate nell’ultima settimana di aprile del 2020, annullate per la grande emergenza dovuta al coronavirus.