IN BELGIO PER "LE STRADE DEL TEMPO": GRANDE SUCCESSO NEI DUE APPUNTAMENTI CON GLI EMIGRATI SARDI DI CHARLEROI E BOUSSU

da sinistra: Giovanna Corda, Mariella Cortès, Carlo Murgia, Francesco Ledda

da sinistra: Giovanna Corda, Mariella Cortès, Carlo Murgia, Francesco Ledda


di Mariella Cortès

 

La storia della Sardegna, quella più antica e arcaica che tutti i sardi, spesso in maniera inconscia, portano nel cuore e nei gesti della vita quotidiana, si intreccia con quella recente fatta da chi, per necessità o sfida, ha deciso di emigrare. Il 2011 del progetto “Le strade del tempo” parte proprio da uno dei luoghi simbolo dell’emigrazione italiana e sarda, il Belgio delle miniere di carbone e dei terril. Grazie all’impegno congiunto della Federazione dei circoli sardi del Belgio e dei circoli di Charleroi e Boussu (nelle persone di Carlo Murgia- presidente di Federazione e del circolo di Boussu – e Vito Boi, presidente di Charleroi) la storia della Sardegna più antica è tornata ad essere protagonista nei due appuntamenti del 19 e del 20 marzo. Il primo appuntamento, dedicato alla Sardegna Preistorica ha visto un vasto pubblico nonché un’ottima partecipazione nella storica sede di Rue Des Charbonnages. Partendo dall’arrivo dei primi cacciatori che giunsero in Sardegna, attraversando il ponte terrestre con la Corsica durante le Glaciazioni, lo storico dell’arte Francesco Ledda ha raccontato l’evolversi della società sarda nel corso delle varie epoche. Fili conduttori son stati il commercio dell’ossidiana, oro nero della Preistoria, i culti dedicati alla Dea Madre e gli aspetti funerari. Tutti veri e propri specchi di una società in rapida evoluzione, che ha lasciato chiari segni del suo passaggio negli oltre duemila ipogei del tipo a domus de janas, nei circoli megalitici, nei dolmen e nelle tombe a tumulo e, ancora, nei templi monumentali come quello, unico nel Mediterraneo, di Monte d’Accoddi.  L’intero incontro è stato, anche grazie agli interventi successivi e all’interesse suscitato anche dagli imminenti viaggi in Sardegna promossi da Federazione e circoli,  un continuo scambio di opinioni e raffronti tra situazioni passate e presenti. Il giorno seguente, il comune di Boussu, a pochi chilometri da Mons, ha ospitato, presso la sede dell’Associazione Sarda del Borinage capitanata da Carlo Murgia, l’incontro sulle chiese e i castelli della Sardegna Medievale. Strutture fortificate imponenti poste a controllo delle principali vie di percorrenza, palazzi signorili che davano via all’istaurarsi di un borgo lungo le sue pendici o castelli inespugnabili che ancora oggi raccontano una storia secolare, son stati coprotagonisti, insieme alle chiese romaniche del giudicato di Torres di una lunga e intensa serata trascorsa nella sede di Rue Demot. Ospite d’onore l’ex europarlamentare e attuale assessore del Comune di Boussu Giovanna Corda che ha portato ancora alto, insieme ai tanti emigrati sardi e non presenti in sala, l’amore per la storia e la cultura della Sardegna e l’importanza del confronto tra culture. Sua infatti l’idea di visitare, nella mattina,insieme ai due presidenti di circolo e ad alcuni soci, il centro minerario del Gran Hornu divenuto oggi un importante luogo di cultura e arte contemporanea. Entrambi gli appuntamenti hanno visto la partecipazione dei presidenti e dei soci degli altri circoli del Belgio (La Louvière e Genk per citarne alcuni) e di emigrati di altre regioni d’Italia e, per entrambi i circoli, son stati donati due orologi, simboli del progetto e, soprattutto del lavoro dei minatori nelle miniere sarde e belghe, realizzati con materiali ferrosi e riportanti, nelle fasi di lavorazione, colori e licheni tipici della geologia sarda. Agli organizzatori del progetto, i presidenti dei circoli hanno fatto dono di diverse pubblicazioni sulla storia dell’emigrazione belga e suoi principali luoghi e le tute ufficiali del circolo “Quattro mori” di Carleroi! Le giornate in Belgio son state un momento di scoperta reciproca e di rivalutazione di un passato, ricco e commovente allo stesso tempo, riscoperto, grazie ai presidenti dei circoli e ai soci nel corso  visite nei luoghi dei minatori, nell’importantissima Marcinelle, nel campo di battaglia di Waterloo; ancora nei quartieri dove ancora oggi campeggia lo stemma dei quattro mori nella cassetta delle lettere, in luoghi riqualificati come il Grand Hornu e così via. Se allora non dimenticare è un obbligo, l’occasione non poteva essere migliore!

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2 commenti

  1. Angelino Satta

    Gent.ma Mariella Cortes,
    ho appena intravisto la sua e-mail e rimango piacevolmente colpito, nel pensare che la nostra bella isola di Sardegna, abbia persone così preziose, vere gemme che fanno onore e impreziosiscono la nostra Terra.
    Cara Mariella, Le faccio i miei complimenti per quanto ha fatto e intende fare, nel campo sociale, artistico, culturale.
    Sono convinto che riuscirò, prima o dopo ad realizzare degli eventi in Liguria. E’ una esperienza bella e ricca che mi propongo di attuare, con la Sua preziosa collaborazione. In ogni ambito.
    Per il momento La ringrazio della Sua e-mail che custodisco in una “cartella” speciale.
    Spero poterci incontrare presto e mettere in cammino dei buoni programmi.
    Il mio indirizzo: Via Enrico Fermi, 12-2 – 16159 genova – nTel. 010.7452317 – cell 348.23072.43 – 345.0052240.
    Un saluto affettuoso – Angelino

  2. Gent.ma Mariella Cortes,
    Sono passati anni da quando, solo tramite “on line” abbiamo fatto conoscenza. Nell frattempo chissà quante cose belle ha attuato.
    Qui, nella grande Genova dove vivo, specie negli ultimi mesi, nei miei concerti con l’armonica a bocca cromatica, dall’Oratorio San Filippo Neri, a “Pausa Musica” nell’Ospedale Galliera, all’antico e prestigioso “Conservatorio Fieschi” e altri posti della città, hanno avuto sempre successo. Vedi Internet…
    In estate, anche quest’anno, sarò in Sardegna, nella mia Gallura, presso Arzachena.
    Mi auguro finalmente e dopo tanto, poterci incontrare ma non in modo virtuale!…
    I saluti più cordiali
    Angelino

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