di ELIO TURIS
Sabato 23 ottobre, in diretta sulla piattaforma zoom.us, sulla piattaforma TV Ajò Noas e in diretta streaming su Facebook, è ripresa l’attività nostro laboratorio “Distanti ma uniti. Casa Sardegna on line”. L’evento è stato promosso dal dell’Associazione Culturale Sarda Shardana di Perugia, nell’ambito del progetto “La Sardegna si racconta. Paesi in movimento”. Nell’occasione è stato presentato, in remoto circoli in Italia e all’ estero, il comprensorio del Comune di Ozieri.
Dopo i saluti istituzionali del rappresentante dell’esecutivo F.A.S.I. Mario Ledda, della portavoce e segretaria dell’Associazione Culturale Sarda Shardana di Perugia, Annalina Mesina e del Sindaco di Ozieri Marco Murgia, siamo stati accompagnati da Adriana Ventura dell’Istituzione San Michele, in una visita virtuale della Città di Ozieri. Adriana Ventura ha avuto anche il compito di coordinare e condurre l’evento presentando, attraverso le persone, le slide e i video, Ozieri, il territorio, la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni popolari, gli eventi e la enogastronomia.
Il Sindaco nel suo intervento, ribadito da altri interventi durante la trasmissione, ha sottolineato gli sforzi effettuati dal territorio per diventare meta turistica non convenzionale, da scoprire per la sua ricchezza, particolarità e specificità. Una meta turistica che incuriosisce e dove forte è nella popolazione, la passione per la sua cura e il suo sviluppo.
Abbiamo iniziato dalla storia del territorio e ci siamo affidati alle parole e alle immagini commentate da Maria Francesca Taras che ci hanno condotto attraverso le dimore storiche e i suoi principali monumenti, tra cui particolare attenzione merita la Chiesa Cattedrale dell’Immacolata. Un particolare e gradito omaggio ci è stato offerto, con la presentazione del monumento a Francesco Ignazio Mannu, autore del brano “Procurate e moderare”, diventato inno ufficiale della Regione Sardegna e che, accompagnato dalle parole di Gavino Farina, abbiamo potuto apprezzare grazie all’esecuzione del Coro Città di Ozieri.
A seguire Valeria Mannoni ci ha raccontato i siti archeologici insistenti sul territorio, per poi passare a Giovanni Frau che ci ha portato all’interno del Museo archeologico e la Pinacoteca Cittadina, entrambe ricche di reperti e opere d’arte. Andreina Soro ci ha presentato il Museo Diocesano di arte sacra e a completamento di questa prima parte dedicata agli spazi da visitare, non poteva mancare il parco di arte moderna all’aperto: “La pietra e il ferro”, illustratoci da Alessandra Sanna.
Particolare rilievo è stato posto nella presentazione, da parte di Anastasia Ladu, Assessora alle attività produttive, dei prodotti enogastronomici del territorio, con la presentazione dal vivo dei prodotti tipici e a seguire la presentazione delle principali feste che si svolgono in città nel corso dell’anno.
Diego Satta, storico ed ex dirigente dell’Istituto Incremento Ippico della Sardegna, consigliere di amministrazione della Società Ippodromo di Chilivani nonché esperto della storia del comparto, ha disegnato il percorso, lungo 150 anni di questa istituzione, che ha subito diverse trasformazioni con il passare degli anni. Dal Deposito Cavalli Stalloni destinati al rifornimento all’esercito, all’attuale Ippodromo, oggi di proprietà del Comune di Ozieri che, attraverso diversi cambiamenti e trasformazioni, continua la tradizione ippica del territorio, divenendo Ippodromo Internazionale. Per cui si può ben considerare Ozieri Città del Cavallo e non solo in Sardegna ma in Italia.
Il tempo è volato, sicuramente è rimasta la curiosità di conoscere persone e luoghi che ci sono stati illustrati con entusiasmo, competenza e preparazione.
Rimane l’augurio che Ozieri e il suo territorio, possano continuare ad essere meta di quel turismo sostenibile, curioso ed intelligente che abbiamo messo al centro della nostra ricerca e del nostro progetto.
La registrazione dell’evento la si può trovare sul canale Youtube “Distanti ma uniti. Casa Sardegna on line”
Complimenti al Circolo Shardana di Perugia! Un viaggio a 360 gradi che ci ha mostrato una città vivace, ricca di storia e di possibilità, capace di quell’accoglienza genuina e piena che caratterizza il popolo sardo! Una meta da raggiungere e conoscere in tutte le sue peculiarità!