di SABRINA ZEDDA
Il concorso si caratterizza per l’uso del colore rosso ed è una sperimentazione del rapporto tra arte, colori e percezione visiva
Sabato 30 ottobre alle 18,30 nel museo MAGGMA di Villacidro si svolgerà la finale del Premio Rossopassione, concorso internazionale rivolto ad artisti di tutte le discipline (pittura, scultura, fotografia digitale) in cui elemento essenziale è il colore rosso da inserire secondo la libera interpretazione degli partecipanti, prescindendo dall’entità della sua presenza nell’opera.
A contendersi il premio di questa edizione sono Antonio Delluzio, Tamara Zambon, Peppe Denaro, Cristina Costanza e Deanna Varini Rosso. I quattro finalisti sono stati selezionati tra una rosa di 115 partecipanti da tutto il mondo, per un totale di 263 opere presentante (ciascuno poteva presentare sino a tre lavori) passate al vaglio da una giuria composta da Giancarlo Demontis, ordinario nella Facoltà di Neuroscienze dell’Università di Pisa, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, e Giorgio Sorrentino, direttore di Artesanterasmo- Milano.
Il Premio internazionale d’arte Rossopassione nasce nel 2017 con lo scopo di trovare l’opera che maggiormente si avvicina ai desideri di possesso, ma anche quella che maggiormente si accosta, con criteri neuroscientifici, ad una percezione ottica positiva nell’individuo. Elemento essenziale è il colore rosso. Per questo Rossopassione di fatto è realmente una sperimentazione: può coniugare la ricerca artistica dell’autore con le aspettative sensoriali dello spettatore/collezionista. La valutazione è sul rapporto tra arte/colori/ e percezione visiva cogliendo quegli aspetti positivi che un’opera, a prescindere dalla tematica espressa, può generare nell’individuo.
Le opere finaliste del Premio resteranno in esposizione al museo MAGGMA sino al 15 novembre e potranno essere visitate tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 17 alle 20.
Il vincitore di Rossopassione avrà la possibilità di vedere ospitata nel MAGGMA una sua mostra personale.