di ANGELINO MEREU
Si è svolta a Firenze, Martedì 5 Ottobre, la quarta edizione del cinema sardo “Made in Sardegna – Un mare di film” che, dopo un anno di sosta forzata dovuta alla pandemia, è potuta tornare alle proiezioni in sala.
Come per le passate edizioni, la manifestazione si è svolta presso il Cinema La Compagnia ed è stata promossa dall’ACSIT in collaborazione con Sardegna Film Commission, con la Fondazione e il Museo Costantino Nivola di Orani e con la Casa Editrice Ilisso e Spazio Ilisso di Nuoro.
In questa edizione l’ACSIT ha voluto privilegiare i rapporti consolidati con la Sardegna Film Commission ma anche con quelle istituzioni che da anni sono impegnate per la promozione culturale della Sardegna, nell’isola e fuori.
Questo rapporto ha fatto in modo che durante la giornata siano stati proiettati alcuni documentari auto prodotti da tali istituzioni.
Il pubblico in sala ha così potuto vedere i documentari “Costantino Nivola – The Sandman”, dedicato all’artista di Orani, e “Marianne Sin-Pfältzer. Paesaggi Umani” dedicato alla grande fotografa tedesca che ci ha lasciato una testimonianza unica sulla Sardegna degli anni ’50. Entrambi i documentari sono stati curati da Enrico Pinna e Andrea Mura e prodotti dalla Casa Editrice Ilisso.
Enrico Pinna e Vanna Fois della Casa Editrice Ilisso di Nuoro erano presenti in sala e alla fine della proiezione hanno avuto modo di raccontare la genesi dei filmati, creati per completare l’opera espositiva’ sia di Nivola che di Marianne Sin-Pfältzer, in esposizione presso lo spazio Ilisso di Nuoro.
La rassegna è iniziata con la proiezione di di due brevi corti, “Il Pasquino” e “Storia di Edina Altara” (a cura della Mira Videoart – Alessandra Atzori e Milena Tipaldo). Anche in questo caso è stato sottolineato l’importante rapporto di collaborazione con il MAN di Nuoro, una delle più interessanti strutture a livello nazionale che si occupa di arte contemporanea. I due cortometraggi, infatti,sono stati prodotti dalla Fondazione Sardegna Film Commission all’interno del progetto NAS, in collaborazione con il Man di Nuoro in occasione della mostra “Regno Segreto, Sardegna e Piemonte una visione postcoloniale”.
La prima parte della rassegna si è conclusa con la proiezione di un video dedicato a Costantino Nivola, messo a disposizione dal Museo Nivola di Orani. Il video, dedicato al grande artista sardo, è stato appositamente concepito per il Museo Nivola all’interno di AIMS, un progetto di trasferimento tecnologico dell’Università di Sassari che ha visto coinvolti diversi studiosi (Antonella Camarda, Lucia Cardone, Franco Lai, Baingio Pinna) e borsisti (Luisa Cutzu, Micaela Deiana, Davide Mariani, Alessandro Pisano, Serena Sias). La visione è stata emozionante in quanto il filmato è commentato dalla viva voce di Nivola con l’artista che racconta, in sintesi, i fatti salienti della sua vita.
Alle ore 19.00 la rassegna è proseguita con la proiezione del film “L’Agnello” diretto da Mario Piredda. Il film è stato molto apprezzato dal pubblico in sala per come, con delicatezza e discrezione, riesce a raccontare una storia, intima e dolorosa, che intreccia le vicende di una famiglia, facendo, comunque, intravvedere problemi e tematiche (come quella delle servitù militari) che riguardano il territorio e la Sardegna intera. In sala erano presenti il regista Mario Piredda e il direttore della fotografia Fabrizio La Palombara che, alla fine, hanno raccontato la genesi del film e hanno risposto alle domande del pubblico.
La rassegna si è conclusa alle 21,00 con la proiezione del film-documentario “Transumanze”, diretto da Andrea Mura.
Transumanze racconta la grande migrazione dei pastori sardi in Toscana a partire dagli anni ’60, facendo parlare i protagonisti di allora e le nuove generazioni subentrate nel lavoro dei padri e dei nonni.
Anche in questo caso era presente il regista Andrea Mura che ha raccontato come è nato il documentario. Il pubblico è intervenuto con diverse domande e considerazioni sull’origine dell’emigrazione (non solo pastorale) dalla Sardegna alla Toscana.
In conclusione possiamo affermare che la rassegna del cinema sardo proposta dall’ACSIT ha le carte in regola per diventare un appuntamento fisso, anche di più giorni, e aspirare, così, al ruolo di vetrina per una produzione artistica, quella cinematografica, che rappresenta per la Sardegna una vera punta di diamante.
E’ chiaro che una operazione di questo tipo non può prescindere dall’appoggio e dal sostegno della Sardegna Film Commission che, anche quest’anno, ha dimostrato serietà e competenze fuori dal comune, nella scelta dei film e nel fondamentale supporto all’evento.
L’appuntamento è per il 2022 a Firenze quando l’ACSIT festeggerà i suoi 40 anni dalla fondazione e faremo quindi in modo che “Made in Sardegna – un mare di film” possa esprimere al massimo e al meglio le potenzialità delle produzioni cinematografiche della Sardegna.
se torno a nascere cercherò di nascere nell’ambiente cinematografico!