di SEBASTIANO TETTEI
Da sempre il Circolo Su Nuraghe si impegna a rappresentare efficacemente nell’alessandrino la pluralità storica, geografica e culturale dell’isola. La sua strategia si fonda sulla promozione non solo delle sue eccellenze turistiche, manifatturiere, e artistiche, ma anche suo impareggiabile patrimonio enogastronomico. La Sardegna non è, infatti, solo sinonimo di mare azzurro e splendido, balli e musiche in assoluto tra le più ricche ed antiche del Mediterraneo, folklore e sagre vera coscienza di popolo che affondano le loro radici nel passato, ma è anche sinonimo di cibi e bevande di alta, ineguagliabile qualità.
I sapori unici e autentici della Sardegna derivanti dalla sua antica tradizione agricola e pastorale costituiscono oggi un prezioso patrimonio enogastronomico che regala alla tavola prodotti di eccellenza, dai vini agli oli, dal pane ai formaggi, dai frutti di mare alla carne d’agnello.
Ecco perché il mondo dell’enogastronomia trova ampio spazio di promozione nel circolo “Su Nuraghe”. Grazie ai periodici eventi a esso dedicati nel Circolo è possibile assaggiare e acquistare, anche grazie alle straordinarie offerte proposta da SARDA TELLUS, ricercati prodotti di eccellenza e portare con sé i sapori e i profumi di Sardegna.
In tale quadro la “Festa della pecora” è diventata per i soci e gli amici della Sardegna un appuntamento molto atteso. Esso rappresenta una preziosa occasione per incontrarsi e gustare le delizie di una cucina luogo simbolo di una cultura e di un popolo.
La “Festa della pecora” 2021 taglia il traguardo della dodicesima edizione proponendo un menù speciale che diventa sintesi emozionale denso com’è di pietanze, sapori, odori e ingredienti ancestrali della terra di Sardegna.
Si inizierà con su Zichiin brodo di pecora, ricetta tipica della cucina sarda, più precisamente di Bonorva, unico pane che sostituisce a tutti gli effetti la pasta. Poi sarà servita la Pecora in cappotto, il pezzo forte, uno dei piatti più noti della tradizione culinaria isolana. Gli ingredienti sono semplici e antichi ma sempre molto apprezzati: carne bollita, patate e cipolle. Non potranno mancare le Seadas, una delle pietanze per le quali la Sardegna è conosciuta nel mondo. Il dolce, una gustosa amalgama di semola, farina, e pecorino, verrà servito fritto e condito con del miele o con dello zucchero. Il tutto sarà accompagnato dai vini più importanti e rinomati della nostra terra: il rosso Cannonau e il bianco Vermentino di Sardegna.
E per finire caffè e abba ardente.
I convitati saranno, inoltre, intrattenuti dalle musiche dal vivo, senza ballo, con Tiziana Grassano e gli allievi dell’Associazione Culturale “Su sonette” di Burgos.
L’appuntamento è fissato per sabato 18 settembre, ore 19.30 presso gli spazi della sede sociale in via Sardegna, 2.
Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria per serata e asporto al numero 3313649534. Ingresso contingentato consentito solo con Green Pass, nel pieno rispetto di tutte le normative anti Covid 19.
Per fortuna sono vegana. Queste cose non mi appartengono più.