di MASSIMILIANO PERLATO
Un’emozione unica nella notte nipponica colora d’azzurro la pista di atletica olimpica. La 4×100 dell’Italia stravolge i pronostici e vince l’oro sulla Gran Bretagna.
Le note di “Notte magiche” rimbalzano, di colpo, all’interno dello stadio olimpico di Tokyo: Lorenzo Patta (di Oristano del 2000, nato alla scuola del guru dell’atletica sarda Francesco Garau è medaglia d’argento ai campionati europei under 20), Marcell Jacobs, Fausto Desalu, e Filippo Tortu (nato e cresciuto a Carate Brianza, anno 1998, con il padre di Tempio, annoverato tra i migliori velocisti della sua generazione, vanta un 9”99 sui 100 metri, detiene le migliori prestazioni italiane under 18, under 20 e under 23 dei 100 metri piani, specialità in cui è stato campione europeo under 20 nel 2017 e vice-campione mondiale under 20 a Bydgoszcz 2016. Sui 200 metri piani detiene invece il quarto tempo italiano di sempre con 20″34), ecco i protagonisti di una delle più grandi imprese dello sport italiano. Forse la più grande, perché – in uno sport individuale – è l’espressione di un movimento intero. È la gara perfetta, una prova corale meravigliosa, figlia di quattro volate una più bella dell’altra e di cambi tanto rischiosi quanto precisi. Solo così si disegna un capolavoro. E se Jacobs tornerà a casa addirittura con due titoli, l’eroe di giornata – con Patta e Desalu scatenati – è sicuramente Filippo Tortu.
La sua frazione, l’ultima, è una cosa da impazzire. Ha rimontato metro dopo metro e si è tuffato nell’oro.
Era da tempo che non volava così. Pippo riceve il testimone da Fausto, con la Gran Bretagna che pare involarsi e la Cina che gli sta attaccata. Ma gli asiatici pasticciano e il brianzolo, indemoniato, comincia la sua rimonta. È una furia. Mitchell-Blake, in testa, poco alla volta perde vantaggio e Tortu, che ha frequenze ed ampiezze straordinarie, completa l’opera poco prima del traguardo. L’Italia, con un 37”50 che non sembra reale, è d’oro (sì, l’Italia è d’oro), la Gran Bretagna d’argento (a 1/100) e il Canada di bronzo (37”70). Il crono azzurro vale il quinto posto nella lista mondiale all-time e il secondo europeo. Onore a tutti i tecnici che, guidati da Filippo Di Mulo, hanno messo insieme questa creatura. Per l’atletica italiana è il quinto titolo di un’Olimpiade che rischia di essere irripetibile. Per l’Italia è l’apoteosi.
L’oro di Filippo Tortu e di Lorenzo Patta, oristanese, giunge a 57 anni di distanza dal doppio successo sardo delle altre Olimpiadi giapponesi, quelle di Tokyo del 1964. Allora vinsero il pugile Fernando Atzori e il cavaliere Paolo Angioni. Questo è il sesto oro olimpico per i sardi dopo i tre dei ginnasti Loi e Mastromarino fra il 1912 e il 1920 e i due del 1964.
Fantastici!!!!! Grazie ragazzi!!!!!
Grande complimenti ❤
FANTASTICI 🥇
Fantastici! E Tortu stratosferico
Grande staffetta, bravissimi, perfetti nei cambi e nella corsa….. Un risultato eccezzionale
GRANDI
Sicuramente a Oristano il Cannonau scorrerà per tre giorni,…….è una vittoria che ci tenevo tantissimo……
Fantastico!!!🤩
Una progressione fantastica.
È stato un Fulmine!!!
Bravissimi
Bravissimi complimenti
Gold in 4×100, dalla Sardegna con furore!
Grandi i Sardi d’Oro a Tokyo 2020.
Meravigliosi!!!🏅🏅🏅🏅