RICORDO DI GIUSEPPE LAI, CHE È STATO TRA I FONDATORI, PRESIDENTE E A LUNGO ATTIVO DIRIGENTE DEL CIRCOLO “DOMO NOSTRA” DI CESANO BOSCONE (MILANO)

Giuseppe Lai

di PAOLO PULINA

Con Giuseppe Lai, venuto a mancare a Carbonia (sua città natale), il 29 giugno, a pochi giorni dal compimento degli ottanta anni, scompare uno dei protagonisti della storia della Federazione dei Circoli sardi in Italia soprattutto nel periodo in cui era denominata “Lega Sarda” (dal 1973 al 1993)  

e durante i primi dieci anni della F.A.S.I., nuova denominazione della Federazione a partire dal primo Congresso di Roma del febbraio 1994.   

Giuseppe Lai è stato tra i fondatori, nel 1978, del Circolo “Domo Nostra” di Cesano Boscone, città di oltre 23.000 abitanti alle porte di Milano (in un’area d’intensa concentrazione industriale e produttiva), che – come informa il riepilogo dei dati risultanti al momento della conferenza di organizzazione della “Lega Sarda” (tenuta nei giorni 17-18 dicembre 1988, a Salice Terme, in provincia di Pavia) – contava 313 soci.

Il Circolo fin dall’inizio della propria attività si è occupato dell’assistenza morale e sociale dei lavoratori sardi della città e della zona ma ha anche sviluppato iniziative culturali e di tempo libero volte a promuovere la storia, la cultura e le tradizioni popolari sarde non solo nel territorio del comune di Cesano ma anche in quelli limitrofi di Assago, Buccinasco, Corsico e Trezzano sul Naviglio.  

Il primo presidente del Circolo è stato Marcello Abraini; il secondo è stato Salvatore Fanutza; il terzo è stato Giuseppe Lai (ultimi anni Ottanta-inizi anni Novanta). Dopo di lui si sono succeduti: Giovanni Cervo, Mario Piu, Lucia Piu, Marinella Panceri, Pietro Depalmas, Beatrice Spano (presidente dal dicembre 2018).

Personalmente ho conosciuto Giuseppe Lai a Pavia, nel corso dello svolgimento del quarto Congresso della “Lega Sarda” (15 e 16 novembre 1986), dove svolse una documentata relazione su un “suggerimento” sviluppato dal suo Circolo in collaborazione con i Comuni sardi della media Valle del Tirso. Ho curato nel 2020 l’integrale pubblicazione a stampa degli Atti di quel Congresso e chi vorrà leggere le pagine 64-66 del volume potrà apprezzare l’impegno conoscitivo e progettuale a favore della Sardegna dispiegato dal Circolo di Cesano e sintetizzabile con queste parole espresse da Lai: «Il mondo dell’emigrazione sarda ha la ferrea volontà di essere di aiuto alla propria terra, perché l’emigrato non ha un semplice cuore, ha il cuore di un sardo. Nel nostro piccolo, come Circolo del comune di Cesano Boscone, abbiamo elaborato tempo fa un suggerimento alla Regione, impropriamente lo hanno chiamato progetto. Riguarda la possibilità di rilanciare con profitto la media Valle del Tirso creando occupazione e valorizzando le risorse locali, con un agglomerato di cooperative di lavoro. Ebbene, si è sottoposta al vaglio degli Enti Regionali competenti la fattibilità di quanto elaborato con sacrificio, e dopo oltre un anno non ci è giunto alcun cenno di risposta, sia pure sommaria, che c’incoraggi ad ampliare l’idea. Dobbiamo però ringraziare per il diretto interessamento il Presidente Mario Melis e la Presidenza della “Lega Sarda”. Vogliamo in questa occasione ribadire che non si è presentato qualcosa di fumoso o impiantato su basi irrealizzabili, poiché tutti i 19 Comuni interessati hanno ampiamente discusso il “progetto” ed espresso un giudizio positivo, carico di speranza».

Da presidente e poi da dirigente del Circolo di Cesano Giuseppe Lai ha profuso tutte le sue energie nell’organizzazione di attività sociali e culturali (per molte di queste sono stato relatore e/o resocontista).

Giuseppe Lai interviene al quarto Congresso della Lega Sarda, Pavia 15 novembre 1986

Per una simpatica iniziativa del “Circolo” (festeggiare insieme i compleanni dei soci nati nello stesso mese), per i nati in luglio, nel 2001, dedicai a Giuseppe, che compiva 60 anni, questi versi d’occasione:  

I NATI IN LUGLIO – Per Giuseppe Lai che compie 60 anni

Non avrei pensato mai

di dover fare gli auguri a Lai

e a tutti gli altri che come Lui

sono nati nel mese di luglio.

Quella del 1941 e degli anni prima e dopo

è una generazione veramente degna

che fa onore a tutta la Sardegna

soprattutto se ha operato nella metropoli

che è la capitale di tutti i lombardi

perché è da dire che tutti i sardi

non solo non si son fatti piegare

ma hanno insegnato agli altri a lottare.

Succede così che a Cesano Boscone,

così come a Pavia, Cinisello o Vimodrone,

quelli che vogliono essere liberi, senza padrone,

li trovi uniti in un’associazione.

Si chiami “Logudoro”, “Lussu” o “Domo Nostra”

ogni circolo di sardi è una palestra

di orgogliosa rivendicazione regionale

grazie a Giuseppe e a chi come Lui vale.

Auguri a tutti quelli che sono nati in Luglio

perché la vita mettono in subbuglio

(come si dice luglio in sardo? Triulas!).

Ho ripreso questa poesiola in un mio librino pubblicato nella “Piccola collana di memorie” ideata da Salvatore Tola (si veda in questo sito al link  https://www.tottusinpari.it/2021/03/15/il-piu-recente-librino-di-paolo-pulina-nella-piccola-collana-di-memorie-della-soter-editrice-di-villanova-monteleone-propone-i-suoi-versi-doccasione-e-testi-per-can/ ).

Ero rimasto in contatto con Giuseppe anche dopo che aveva fatto la scelta di ritornare nella sua natale Carbonia. Ci sentivamo al telefono periodicamente. Quando ricevette copia del librino mi telefonò per ringraziarmi ma anche per parlarmi dei problemi agli occhi: per fortuna una nipote gli leggeva gli scritti. Ma immancabilmente il suo ricordo riandava nostalgicamente a due occasioni in cui ci eravamo incontrati in Sardegna: la prima a Sassari, in cui, presentato da me e da Salvatore Tola, aveva avuto il grande piacere di conoscere il prof. Manlio Brigaglia. La seconda, nel 2019, saputo che, nei giorni finali di aprile e iniziali di maggio (“Sa Die de Sa Sardigna” e Festa di Sant’Efisio) ero ospite a Pula di Franco Saddi (presidente del Circolo “Amedeo Nazzari” di Bareggio-Cornaredo), un giorno che, in visita alle miniere, eravamo non lontani da Carbonia, volle invitarci a gustare le specialità tutte marinare di un ristorante popolare dove era ben conosciuto.

Quando muore un amico, si perde un tesoro. Addio Giuseppe, che la terra ti sia lieve!    

Sentite condoglianze ai familiari, ai parenti e ai Soci del Circolo “Domo Nostra” di Cesano Boscone.

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4 commenti

  1. Ringrazio Paolo Pulina per il tributo e i preziosi ricordi indirizzati al nostro compianto Giuseppe Lai. Personalmente l’ho frequentato poco in quanto quando sono approdata al Circolo Domo Nostra, lui ormai in pensione faceva la spola tra Cesano e Carbonia. Devo dire tuttavia che malgrado la poca frequentazione era nata tra noi una simpatia e stima reciproca. Ogni qualvolta tornava in terra lombarda non mancava mai di fare un salto al circolo con la speranza di trovare i suoi vecchi amici. Amava raccontare di quanto si era fatto in associazione quando lui era presidente e spesso chiedeva di poter visionare gli archivi in cerca di ricordi.
    I soci storici lo apprezzavano tantissimo, per la passione con cui si occupava della conduzione del circolo, e l’organizzazione degli eventi sociali e culturali. Giuseppe mancherà…
    Porgo le mie condoglianze personali e da parte del circolo Domo Nostra a tutti i familiari.💔

  2. Sentite condoglianze ai familiari e al Circolo Domo Nostra

  3. Mi unisco al dolore per la perdita di una persona che avevo avuto modo di apprezzare sia come amico che come operatore di cultura nel quadro dell’attività dei circoli dei sardi in Lombardia.

  4. Che bell’articolo, lui era veramente innamorato della Sardegna, dei suoi usi e costumi..

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