di STEFANIA CUCCU
Oggi vi racconto la storia di un uomo, un uomo di spettacolo, o meglio, “uno spettacolo d’uomo”: mago, intrattenitore, prestigiatore per bambini e di adulti nel tempo libero e per beneficenza, cresciuto nei ranghi dell’Aeronautica Militare dall’età di sedici anni e mezzo, prima da aviere, poi sergente e poi maresciallo in qualità di infermiere a bordo di velivoli C130J e C-27J della 46^Brigata Aerea di Pisa (aerei da trasporto che all’occorrenza diventano veri e propri ospedali volanti per trasportare persone in pericolo di vita o in attesa di trapianto da tutte le parti di Italia e anche all’estero).
Giorgio Salidu, in arte Magic Joe, è figlio della Sardegna ed emigrato nella penisola per motivi di lavoro. Nasce nel 1969 a Quartu Sant’Elena e vive a Sinnai sino all’età di 16 anni. Vive la sua fanciullezza e adolescenza come timido vignettista, creando dalla sua passione per il cabaret, l’intrattenimento, la fantasia e la comicità, un mestiere: quello del prestigiatore e dell’intrattenitore.
Un bravissimo intrattenitore e umorista capace di ravvivare serate e di animare gruppi anche nel più grigio pomeriggio di una domenica d’estate.
Fin da ragazzino si diletta a fare le imitazioni del nostro campanilistico Benito Urgu ed è tanto bravo che in piazza di chiesa tiene banco raccontando le sue storielle con la sua voce.
Forse senza quelle esperienze e quella Sardegna che porta nel cuore, oggi non sarebbe diventato Magic Joe, non ci sarebbe il suo personaggio e non ci sarebbero le sue trovate sorprendenti.
E questo “spettacolo d’uomo” non ci sarebbe nemmeno senza considerare le sue peregrinazioni militari, da aviere, da sergente e poi da maresciallo dell’aeronautica: Vigna di Valle, Caserta, Roma, Viterbo, Pisa. Queste esperienze di vita vissuta hanno poi dato quel valore aggiunto di umanità, cosmopolitismo di cui Magic Joe è intriso.
Partito giovanissimo in Aeronautica, dopo aver conseguito il diploma di infermiere professionale nel 1990 e averlo convertito in diploma di Laura in scienze infermieristica nel 2003, si laurea a Chieti in infermieristica nel 2009 e attualmente lavora come addetto al pronto soccorso e all’emergenza presso l’aeroporto militare di Pisa: turni di 24h al pronto soccorso, assistenza ambulatoriale, pronto intervento in pista (anche per gli aerei civili).
La naturale capacità di imparare che è insita in ogni uomo in ogni situazione, in Giorgio Salidu è talmente evidente che in ogni esperienza della sua vita pare essere trasformata in uno spunto per divertire, per trasformare in gioco anche i momenti più difficili e far sorridere chi affronta problemi di salute.
Giorgio Salidu diventa prestigiatore nel 1992. Allievo di Tony Binarelli e Aurelio Paviato (campione mondiale di micro magia), ha all’attivo centinaia di show in tutta Italia e all’estero. Inoltre, imitatore per diletto, ha effettuato doppiaggio in lingua sarda di molti personaggi del noto cartone LA PIMPA per un progetto regionale RAI.
Giorgio raccontaci il motivo di questo percorso professionale.
“Per me era la possibilità di lavorare e studiare in un’attività che fin da bambino mi ha affascinato. Sono partito che ancora non avevo 17 anni. A 15 anni e mezzo ho fatto il concorso a vigna di Valle, a Caserta; alla scuola sottufficiali ero il più piccolo di 1800 allievi.
Sono un Infermiere professionale del vecchio ordinamento dal 1990. Le lauree sono la normale evoluzione per la mia professione visto che nel nostro lavoro siamo spesso chiamati ad operare in modo individuale e dobbiamo risolvere con le nostre forze situazioni anche difficili. Inoltre il diploma di infermiere non era allora diploma di stato per cui per poter entrare all’Università ho dovuto studiare anche per terminare il mio diploma di chimica industriale cominciato a Cagliari. Il seguito è stato facile: mi piace studiare e mi piace il mio lavoro e quando andrò in pensione penso di tentare il concorso in medicina (per intimo gaudio come si dice in Aeronautica). Premetto che ho effettuato tutti i miei studi quando già ero padre e studiavo sovente la notte.
Non essendoci disponibilità di posti per la mia specializzazione in Sardegna ho lavorato 7 mesi a Caserta, due anni a Roma e il resto qui a Pisa.
È un lavoro meraviglioso, curiamo dal raffreddore alla grave patologia e trauma, prendendoci cura di chiunque abbia bisogno e in qualsiasi posto ci sia bisogno. La missione più bella a cui ho partecipato è quella per portare in Italia dei bambini libici con gravi patologie, da operare al Bambin Gesù di Roma”.
Perché ti sei dedicato alla magia?
Perché la magia regala un sogno.
“Non avrei mai pensato di fare il mago. Nel ‘92 ho conosciuto un ragazzo di leva; un ufficiale, medico, chirurgo plastico, che praticava la prestidigitazione fin da bambino (Mario RASO in arte MAIOR). Ho iniziato di colpo dopo aver intuito la spiegazione di un gioco e non mi sono più fermato. Con quel medico siamo amici da una vita e gli devo davvero tutta la mia passione artistica”.
E il doppiaggio per Pimpa, da cosa è nato?
“La Rai cercava doppiatori per quel progetto e lo venni a sapere ma non volevo fare le classiche selezioni così telefonai al regista fingendo di essere una suora che gli passava al telefono alcuni anziani ricoverati in una clinica. Quando poi alla fine svelai l’arcano il regista non mi credette e dovetti andare a Calenzano alla sede Rai per dimostrare che ero davvero io: fui assunto subito”.
Negli anni hai fatto tanta beneficenza; c’è un motivo particolare che ti ha spinto a questa scelta?
“Perché mi fa sentire utile. Fare beneficenza dà un senso alla fortuna di avere quello che ho, famiglia salute e un piatto ogni giorno. Sono cose che si devono condividere. Come i sorrisi e le capacità di crearne.
Da oltre 30 anni ho adottato diversi bambini a distanza con la mia famiglia ma il progetto grafico dei calendari (e io adoro creare fumetti e storie) è nato quando una nostra carissima amica è venuta a mancare a due mesi dal matrimonio ed avrebbe voluto tanto avere dei figli…lo diceva spesso… Perciò abbiamo deciso, con un gruppo di amici, di adottarne tanti nel suo ricordo”.
Quanto ti manca la Sardegna?
“Muoio di nostalgia. Ho vissuto il doppio del tempo fuori dalla mia isola, ma mi sento sardo fino al midollo osseo. Cerco di parlare il sardo quando posso e non nascondo mai a nessuno il mio rapporto magico con la mia terra.
Mi dicono che, dopo 35 anni, non ho perso l’accento. E’ una cosa della quale vado particolarmente fiero”.
Cosa fa di te un uomo così speciale?
“Non lo sono e non mi ci sento. Sono molto normale”.
Sarà come dici tu… ma noi siamo felici che un uomo della nostra Sardegna sia diventato così “normale” e vorremmo che tutti fossero ispirati dalla stessa normalità per fare della propria vita un capolavoro.
Grazie Giorgio Salidu
Bellissimo articolo sul mio caro amico Giorgio, complimenti all’autrice Stefania Cuccu che ha saputo cogliere l’umanità che pulsa nel cuore di Giorgio. Un Mago che non finisce mai di stupire, l’ultima sua magia? La raccolta fondi che sta portando avanti con la presentazione del suo libro “Da grande farò il Mago” i cui introiti saranno consegnati all’AGBALT di Pisa (associazione genitori bambini affetti la leucemia e tumori). Caro Giorgio, sei veramente speciale. Un abbraccio, Gianni
Grazie di cuore a tutti e un grazie speciale a Stefania Cuccu che ha creato e curato questo immeritato articolo
meritato 😊😊😊…correggi…
COMPLIMENTI GIORGIO, per la tua opera in aiuto dei più bisognosi espressa sempre con lo spirito goliardico a fin di bene, poiché è riconosciuta l’opera di assistenza effettuata sempre con il sorriso pur sapendo , a volte, la gravità.
COMPLIMENTI da un Vecchio SPECIALISTA A.S. DEL 35° CORSO NORMALE DELLA NOSTA AMATA A.M.
Ciò che in te ho rivisto é il senso della vita che mi ha accompagnato sempre e il far del bene senza nulla chiedere :
GRAZIE E COMPLIMENTI ANCORA !!!
Antonio Vito MIOLA
Complimenti
Grazie Marco!
Grazie Antonio, solo ora riesco a visionare tutti i commenti…. grazie davvero per le belle parole…ad maiora semper