di EFISIA CURRELI *
Un altro premio ad arricchire il palmares del film “L’agnello” di Mario Piredda, un’opera struggente in grado di rappresentare fortemente la Sardegna connotandosi altresì di valore universale.
L’Asti International Film Festival gli ha appena conferito il Premio Migliore Regia riservato alle opere prime italiane di lungometraggio.
La manifestazione si è conclusa sabato scorso, 29 maggio, al Teatro Alfieri con la cerimonia di premiazione degli ospiti speciali e delle opere in concorso nelle tre sezioni in concorso: Asti Doc (documentari), Asti Short (cortometraggi) e Prima cosa bella (opere prime italiane di lungometraggio).
Asti Film Internazional Festival giunto alla sua decima edizione è un appuntamento con il cinema di qualità, organizzato da Sciarada Produzioni con il Circolo Vertigo, in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Asti. La manifestazione gode del patrocinio della Regione Piemonte, Torino Piemonte Film Commission, con l’appoggio della Provincia e di diversi partner.
Il premio di Asti si aggiunge alle Menzioni Speciali conferite a Nora Stassi quale Migliore Attrice Protagonista del film alla nona edizione del Catania Film Fest (2021), al Social World Film Festival di Vico Equense (2020), ad Alice nella città 17 (2019) e al Premio ANDE (Associazione Nazionale Donne Elettrici) portato a casa dall’attrice a nell’ambito dell’ EFEBO D’ORO 42 (2020).
“L’agnello” si è aggiudicato, inoltre, il Premio Giuria Giovani e il Premio del Pubblico all’ ANNECY CINEMA ITALIEN 38 (2020) e il Premio Suso Cecchi D’Amico 2020 per la sceneggiatura.
Il film.
Anita ha diciassette anni e vive da sola con suo padre Jacopo, che è malato di leucemia e avrebbe bisogno di un trapianto con urgenza. I tempi d’attesa per la ricerca di un donatore sono troppo lunghi rispetto al progredire della malattia, e anche se i parenti hanno più probabilità di essere compatibili, non lo sono né Anita né suo nonno Tonino – un vecchio pastore che vive sull’altopiano. Jacopo ha un solo fratello, Gaetano, che vive dall’altra parte dell’isola. I due non si parlano da anni a causa di un feroce litigio che non sembrano intenzionati a dimenticare. Con l’aiuto del nonno, ad Anita non resta che presentarsi a casa dello zio, determinata a ricucire gli strappi del passato, pur di convincerlo a fare le analisi che potrebbero salvare la vita di suo padre.
Al regista Mario Piredda e alla magnifica attrice Nora Stassi l’Associazione di promozione cinematografica “Visioni da Ichnussa” esprime le più vive congratulazioni.
Ad maiora!
*Vice Presidente dell’Associazione di Promozione del Cinema Sardo “Visioni da Ichnussa”