di STEFANIA CUCCU
Fra Nicola è il Santo dei gesturesi, e benché non abbia avuto l’onore di conoscerlo di persona, la sua silenziosa presenza ha sempre accompagnato la mia vita.
Era nato a Gesturi il 5 Agosto del 1882, penultimo di cinque fratelli, e gli era stato dato il nome di Giovanni. I suoi genitori, Giovanni e Priama, contadini di umili condizioni, erano persone oneste e molto devote. A soli cinque anni Giovanni divenne orfano di padre e a tredici anni morì anche sua madre. Frequentò solo le prime classi delle scuole elementari e poi lasciò la scuola per fare il contadino. A quattordici anni ricevette la prima comunione e da allora pregava e si recava spesso in Chiesa. La sua fede si fece più fervida quando, a ventotto anni fu colpito da una grave malattia tanto che a ventinove anni bussò alla porta del Convento dei Cappuccini di Cagliari e chiese di poter diventare Frate. Padre Martino lo accettò ma volle prima verificare la serietà della vocazione di questo giovane; bastarono pochi mesi per capire che quel giovane era molto devoto a Dio e così nel 1913 Giovanni vestì l’abito di Cappuccino con il nome di Fra Nicola da Gesturi.
Trascorse la sua vita come questuante, girando per le vie della città per chiedere l’elemosina: tutti erano pronti a dargli qualcosa. Molti gli si avvicinavano per chiedergli un consiglio, un conforto o una preghiera per essere guariti. Lui accoglieva tutti, soprattutto i più poveri. La sua opera da questuante continuò anche durante la guerra prestando soccorso alle vittime e agli ammalati; era sempre presente ovunque ci fosse bisogno di aiuto. Uomo sempre riservato, piuttosto basso di statura, dal passo lento, gli occhi abbassati a terra, con la bisaccia e il rosario tra le mani, Fra Nicola girava per le vie della città. Non entrava mai nelle case, ma aspettava sempre sull’uscio. La sua caratteristica peculiare era il silenzio, tanto da meritare il soprannome di “Frate Silenzio”. Pronunciava poche parole e solo per necessità; era il silenzio che parlava a Dio. Il primo giugno del 1958 si ammalò, fu ricoverato e operato d’urgenza, ma l’otto Giugno volò in Paradiso.
A Fra Nicola vengono attribuiti numerosi miracoli tanto che il 3 Ottobre 1999, in Vaticano, fu dichiarato “Beato” da Papa Giovanni Paolo II. Quel giorno la maggior parte degli abitanti di Gesturi partecipò all’evento. Io non avevo intenzione di andare a Roma; ero rientrata da poco dalla Capitale rinunciando a un contratto di lavoro che si era dimostrato molto deludente e a venticinque anni, con una laurea in mano, mi trovavo a rimettere in gioco il mio futuro. Credo però che a Fra Nicola non piacesse la mia decisione. In quei giorni il parroco aveva acquistato un PC e, dietro suggerimento di mio padre, andai da lui per insegnargli ad utilizzare il programma di scrittura. Fu per questo aiuto che il caro Don Nino mi regalò il biglietto per la nave per raggiungere Roma e partecipare alla beatificazione di Fra Nicola. Nello stesso giorno, due aziende della Capitale chiamarono per propormi un colloquio di lavoro. Poiché il colloquio era fissato per il 4 di Ottobre, il 2 presi la nave assieme a tutti i fedeli e il 3 partecipai alla Beatificazione. Troppe coincidenze, sarà il caso, ma io non credo al caso; credo che ancora una volta volesse darmi segno della Sua presenza. Il colloquio andò bene in entrambe le aziende. La settimana successiva mi trasferii nella “grande città” dove vissi per alcuni anni prima di di tornare nella mia amata Sardegna a lavorare come insegnante di scuola primaria e, “sempre per caso”, ebbi l’onore di avere come collega “maestra Anna”, la mamma di due bambine nate premature e miracolate da Fra Nicola.
Oggi Gesturi e la Sardegna attendono che vengano riconosciuti altri miracoli a opera di Fra Nicola affinché si arrivi alla sua Santificazione.
Racconto tratto dal libro “Gesturi ricordi d’infanzia” di Stefania Cuccu Edizioni WE