Ma con una nuova entrata, Aglientu, e un’uscita, Teulada. Fra i 32 criteri di valutazione per questo “sigillo di qualità” assegnato da una Giuria nazionale di cui fanno parte anche i ministeri della Transizione ecologica, delle Politiche agricole e del Turismo, ci sono anche strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata, educazione ambientale.
La Sardegna con i suoi 14 vessilli è al settimo posto. Prima è la Liguria con 32 località, seconda la Campania con 19, la Toscana è terza con la Puglia a quota 17. Quinte le Marche con 16, poi la Calabria con quindici. Nell’Isola bandiere concentrate soprattutto nel nord ma ogni provincia può vantare il suo trofeo ambientale. Partendo dal sud il vessillo della Fee sventolerà a Quartu e Sant’Antioco. Risalendo, bandiere blu a Bari Sardo e Tortolì, in Ogliastra. A Oristano il premio va a Torregrande. Riconoscimento in Gallura a Badesi. Nella provincia di Sassari la maggior parte dei vessilli: saranno issate sui pennoni in riva al mare ad Aglientu (new entry), Palau, Castelsardo, La Maddalena, Santa Teresa Gallura. E ci sono anche Trinità D’Agultu e Vignola.
Dieci i porti turistici premiati dalla Fee. Sono Cala Gavetta (La Maddalena), Porto turistico comunale di Palau, Porto di Santa Teresa Gallura, Marina dell’Orso di Poltu Quatu (Arzachena), Porto Cervo Marina (Arzachena), Marina di Porto Rotondo (Olbia), Marina di Portisco (Olbia), Porto Turistico di Castelsardo. E poi nel Nuorese Marina di Baunei e Santa Maria Navarrese. Nel Cagliaritano Bandiera blu a Marina di Capitana (Quartu).
Gli approdi premiati, spiega la Fee, “dimostrano che la portualità turistica ha consolidato le scelte di sostenibilità intraprese, rispondendo ai requisiti previsti per l’assegnazione internazionale, garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale”.