“DOPO IL FUTURO” DI ANTONIO SANNA, UN FILM DA SOSTENERE

di EFISIA CURRELI

Partecipare alla creazione di nuova consapevolezza per la rinascita di un territorio.

È ciò che tutte e tutti possiamo fare attraverso la raccolta fondi che il regista Antonio Sanna ha lanciato sulla piattaforma Buonacausa.org al fine di supportare la realizzazione del documentario “Dopo il futuro”, lavoro  che fa seguito a “Senza passare dal VIA”, film che ricostruisce la storia del Polo Petrolchimico di Ottana dalle origini ai giorni nostri.

Quest’ultimo, realizzato nel 2016 con Umberto Siotto , per primo ha acceso i riflettori sulle macerie ambientali, sociali, economiche e culturali  causate dalla fine del sogno industriale nel centro della Sardegna, raccontando le enormi contraddizioni di un progetto nato con l’obiettivo di sconfiggere il fenomeno del banditismo e che invece segnò la devastazione ecologica e antropologica di un intero territorio.

 “Senza passare dal VIA” è stato adottato come strumento didattico dal Dipartimento di Studi Sociali della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari, è stato visto con grande interesse in tutta la Sardegna e soprattutto con grande partecipazione dalle popolazioni della piana di Ottana.

Il regista nuorese ha quindi lanciato una raccolta fondi al fine di proseguire il racconto di denuncia attraverso un secondo film, “Dopo il futuro”, che guardi alle prospettive di Ottana ma anche ad altre zone della Sardegna.

Ecco le sue parole: “Dopo il futuro” nasce con l’intento di raccontare cosa succede ad Ottana e dintorni dopo la chiusura delle ultime realtà produttive.  I problemi del sito sono noti: ci sono due inchieste aperte dalla Procura di Nuoro, c’è una discarica di 5 ettari sotto sequestro all’interno del perimetro della fabbrica, le bonifiche dell’area non sono mai state realizzate, c’è la vertenza amianto, ci sono decine di morti sospette di ex operai, c’è il sito del Contratto d’Area che ha inghiottito centinaia di milioni di euro e oggi vede una sola azienda in attività. Nessuna indagine seria è stata avviata per perseguire tutte le società che hanno intascato denaro senza mai entrare in produzione, e ancora ci sono ettari di terreni che circondano la fabbrica che vengono coperti da migliaia di pannelli solari senza essere bonificati.

In questo periodo ad Ottana sono nate alcune piccole realtà imprenditoriali che assorbono un limitato numero di persone ma ci sono in itinere anche altre iniziative avviate da giovani.

E poi ci sono le altre zone industriali storiche della Sardegna come Arbatax, Porto Torres e Portovesme che soffrono gli stessi problemi di Ottana e che andremo a visitare per meglio tracciare un quadro più dettagliato della situazione nell’Isola.

Nostri partner nell’iniziativa sono l’Università di Cagliari e la Società Umanitaria Cineteca Sarda . Il contributo stanziato dalla Fondazione di Sardegna è stato ridotto del 50% . Soldi che insieme alle risorse stanziate dalla nostra Associazione non bastano a coprire le spese per la realizzazione del documentario. Per questo abbiamo deciso di lanciare una raccolta fondi sulla piattaforma BUONACAUSA.ORG dove potrete aiutarci a realizzare il “NOSTRO” documentario, perché tale sarà una volta terminato”.

Per chiarimenti è possibile scrivere all’associazione Arkaosfilm arkaosfilm.nu@gmail.com o chiamare al 393/0907314. Per partecipare alla raccolta  fondi : https://buonacausa.org/cause/dopoilfuturo 

L’iniziativa merita di essere sostenuta!

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