di RITA CODA DEIANA
Ci sono degli artisti che con le loro canzoni, musica, poesie, romanzi, guidano la vita della gente, come dei veri “CANTASTORIE”, e capita che la gente aspetti solo una voce, qualcuno che sia in grado di dire qualcosa di autentico. Questa è la ragione, la stessa convinzione che verosibilmente arma la mano dell’artista nello scrivere, comporre opere ispirate, come raramente capita di ascoltare nel campo dell’arte. Ma ci sono artisti capaci di far vibrare corde emotive che parevano altrimenti irraggiungibili, soprattutto in un’epoca come questa nella quale lo stridere delle contraddizioni è un rumore che quasi sempre suona intollerabile. Quando un artista si interessa di tematiche sociali, politiche e di attualità e cerca di interpretare queste tematiche con la propria arte, viene subito legato ad un genere di “tendenza”, sostenitore del metodo non ideologico nel contatto tra l’arte e le svariate tematiche esistenziali. Eppure tutti abbiamo le nostre opinioni e penso che ognuno possa dedurre il proprio pensare dalla creatività di un artista, senza per questo creare invettiva polemica nei suoi confronti ma, al contrario cogliere il pregio non secondario, del senso maturato intorno a certe questioni affrontate da un artista. Poi ci sono degli artisti contemporanei che con la loro creatività desiderano effondere cultura di attualità, quasi come scrivere un libro che riporta l’attualità che si vive quotidianamente, per tramandare immagini, stati d’animo e testimonianze di vita sociale ai posteri. Un artista della scena musicale sarda e non solo, forte della sua cultura letteraria (con una vera e propria passione per la lettura, la musica e per lo scrivere che risale a quando era ragazzo) è Igor Lampis, “StravyPaz”. L’artista è di Pabillonis, comune della Sardegna in provincia del Sud Sardegna, vive a San Sperate e lavora a Cagliari come ingegnere. La sua autentica personalità, lo distingue nello scenario comune, per il suo retroterra culturale e quel qualcosa di sensato da dire anche al di fuori della scena e dell’ambito strettamente musicale. Con i testi che compone e canta cerca di arrivare nell’animo di chi lo ascolta, anche della gente che si è imbruttita che non riesce più nemmeno a comunicare con il più elementare dei mezzi: il linguaggio. Le sue poesie in forma di canzoni, musica, rappresentano una sorta di “CANTACRONACHE” e prendono spunto dai temi sociali, politici e di attualità del mondo. Di un mondo dove la disperazione si scontra con l’ipocrisia e il menefreghismo dell’uomo che tenta di migliorare se stesso, senza affrontare i propri demoni che da dentro lo divorano come un cancro. La sua Musica, Poesia, diventa quasi, un bastione di difesa contro l’indifferenza della gente, contro la stupidità e la cecità volontaria, di chi non vuol vedere. Igor Lampis nasce arstisticamente con il gruppo musicale i “PUNKILLONIS” nel 2000, come chitarrista e membro fondatore, con un genere musicale Punk, anche se in molti preferiscono definirlo un genere: Punk Distopico Postmoderno, definizione gradita dal gruppo musicale che genericamente preferisce riconoscersi nello scenario Rock. Il gruppo composto da: Il Maestro (voce), Stravy Paz (chitarra), Boia (falce e cartelli), Robot (batteria), Goblin e Pumpkin (basso), è molto stimato per i diversi live nei club e concerti nelle piazze, per le tematiche trattate nei loro testi vivaci, ironici, puliti e soprattutto perchè come artisti, non si sono mai adagiati al consumismo sfrenato e artefatto che oggi impera nell’ambito musicale e discografico. Vincitori nel 2005 del Contest Sottosuoni, nel 2006 si esibiscono al MEI di Faenza. Il 2006 è l’anno del loro disco d’esordio “Eternit”, autoprodotto. Nel 2009 arriva per La Grande Onde / Bella Casa Music il secondo album “Eurasia”. Nel 2011 suonano al Music Karel Expo nella serata che li vede protagonisti insieme ai Dorian Gray e Mick Harvey. Dopo una ghost release con un’uscita esclusivamente in vinile, il 9 settembre 2014 esce per Pick Up Records/Bella Casa Music/Punkillonis il terzo lavoro della band sarda “Eclissi”.
Nel 2015 gli stessi componenti della band, scrivono un libro con CD allegato che contiene 5 brani ( Audioglobe), sulla loro storia: “Che il Puzazu sia con voi – La storia – tutto quello che vi avremmo voluto raccontare se fossimo diventati davvero famosi… tutto tranne la verità!”, con prefazione dell’artista rapper Piotta e testimonianza di Francesco Zampaglione dei Tiromancino.
Igor Lampis “StravyPaz”, dal 2012 imbracciando la sua chitarra acustica, ha intrapreso la strada da solista che lo vede anche nelle vesti di cantautore, con la sua costante poetica che è il Punk. Anche se l’artista afferma che spesso gli manca l’energia Rock-Punk della Band. Dal 2018 per l’artista inizia un nuova sfida… il progetto denominato “Il Nuovo Cantacronache”, che è l’emblema dell’essenza del pensiero che unifica due movimenti di artisti in unica entità, ma con nuove consapevolezze. Il primo movimento dei “CANTACRONACHE”, composto da musicisti, poeti letterati della Torino di fine anni cinquanta, attivo dal 1958 al 1962. Con protagonisti come Michele Luciano Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Fausto Amodei, Margherita Galante Garrone (Margot) e con la collaborazione, di scrittori e poeti come Mario Pogliotti, Franco Fortini, Italo Calvino, Umberto Eco e Gianni Rodari. Un movimento anticonformista nato dall’idea di contestare il presente (quei primi anni Sessanta) visto come un ripetersi del passato, quando azioni repressive miravano a degradare il sistema culturale e musicale assicurando a chi le esercitava l’effetto “distrazione del popolo” e il totale disinteresse di larghe masse verso la realtà, la lotta politica in corso, le problematiche sociali. Ma il “Nuovo Cantacronache” è un movimento che non si pone limiti nell’espressione, con una visione più universale, scegliendo anche la contorta via del superamento di ogni confine dettato dalla forma dell’utopia. Un movimento di artisti che desidera raccontare l’attualità, il disagio degli umili, degli sfruttati, degli invisibili cercando di dare voce alle esigenze del cuore umano. Artisti che desiderano denunciare le contraddizioni della società contemporanea, affinchè la Libertà surclassi la strada dell’agonia e che si faccia strada quell’età d’oro del rispetto, Verità, che si è perduta dietro la caoticità dell’esistenza umana. Igor Lampis “StravyPaz”, come un cantastorie Punk, nel nuovo progetto “NUOVO CANTACRONACHE” vol. 4 (Cenacolo di Ares), ama percorrere le strade polverose, per raccontare con le sue ballate, le testimonianze di vita delle persone comuni.. quasi come un esploratore di storie, passando attraverso le vie della sofferenza, sacrificio, la disperazione dell’assenza, la speranza dell’amore, la bellezza della verità, di una società totalitaria, in grado di plasmare, inibire e controllare anche le emozioni delle persone. Igor Lampis, come lo definisce l’autore, Alessandro Hellmann, è una voce che dice la verità. Il progetto “Nuovo Cantacronache vol. 4” di Igor Lampis, coprende i seguenti volumi:
Nuovo Cantacronache vol. 1 di Mireille Safa
Nuovo Cantacronache vol. 2 di Beppe Chierici
Nuovo Cantacronache vol. 3 di Malva
Nuovo Cantacronache vol. 4 di Igor Lampis
Nuovo Cantacronache vol. 5 di Giuseppe Mereu
Nuovo Cantacronache vol. 6 di Mireille Safa e Chloé Maxwell.
Nel 2021, l’artista Igor Lampis si spinge ancora più avanti con la sua creatività, presentando “Punk-Autoriale” (dal Punk alla canzone d’autore in una sola mossa), un vinile di undici tracce, dove la musica non è intrattenimento ma diventa cultura, dove l’artista con la sua chitarra e voce all’unisono, ottimamente articolate in un’armonia ritmica davvero esemplare, per intensità e articolazione, a volte scanzonata e ironica, canta il disagio esistenziale, di un presente sempre più alienante, della gente comune. La nuova creazione dell’artista, vede la collaborazione di diversi artisti sardi e non, come: Pasquale Posadinu, Quilo, Dandy Bestia (Skiantos), Fabio Marras, Max Viani, Giacomo Zucca, Nicola Pisu, Steve Minnei, Luca Ricatti, Mireille Safa, Beppe Chierici e perfino nei musicisti assoldati: Luca Veroni, Raffaele Cuomo, Fabio Perria, Stefano Mura, Lorenzo Veroni, Gianni Palmas, Michele Uccheddu, Claudio Kalb.
La creatività di Igor Lampis non ha limiti e non conosce confini, infatti oltre a gestire, insieme all’ autore Ivo Murgia, “Il Cenacolo di Ares”, una casa editrice ad etichetta indipendente non a pagamento che è anche un’Associazione Culturale, nata per promuovere la cultura nelle sue varie forme, dall’idea di alcuni arstisti che amano definirsi “Artisti della Semplicità”, è anche autore di diverse pubblicazioni tra le quali:
Lo spirito del mio tempo (A. Sacco, 2010); Orizzonti verticali (GDS, 2012); Pensieri in verticale (Montecovello, 2012); Quasi 17 (0111, 2013); L’ isola (Cenacolo di Ares, 2016); Il pozzo (Cenacolo di Ares, 2016); Paranoie ( Ivo Murgia e AA.VV., Cenacolo di Ares, 2016); Non è la fine del mondo (Cenacolo di Ares, 2017).
Igor Lampis, “StravyPaz”, il cantastorie Punk che si fa strada oltre il muro del Silenzio… una voce di difesa contro l’indifferenza, ipocrisia dell’uomo e la cecità di chi non vuol vedere.
Avendo sempre amato gli artisti, (di strada), come ben li definisce Rita, interpreto quel “di strada” come “liberi artisti”, che concedono la loro arte musicale a tutti e per tutti senza vincoli. Di fatto l’arte e la sua espressione non dovrebbe averne, se pur gli si dovrebbe un obolo per la sua sopravvivenza. Come sempre brava Rita , per averci fatto conoscere Igor.