di GIACOMO PITZALIS
Luigi Porceddu: un disegnatore e due amori, il fumetto e la Sardegna. “Il legame con il fumetto è nato quando ho imparato a leggere. Mi ricordo che convinsi mia madre a comprarmi il primo numero di Cattivik in edicola. Non conoscevo il personaggio, ma c’era qualcosa in quella macchia nera che mi attirava. Poi iniziai a spulciare i Tex di mio zio e, di conseguenza, a riempire fogli e pagine con cowboy e cavalli. Con pessimi risultati, ovviamente.”
Altrettanto forte l’attaccamento con la propria terra, maturato a seguito di diverse esperienze all’estero che hanno avuto come risultato quello di ricondurlo a casa, con le idee piuttosto chiare sulla strada da seguire.
“Come molti altri – prosegue Luigi – anche io, a un certo punto, ho scelto (dovuto?!) emigrare, prima per studio e poi per lavoro. Dopo nove anni lontano da casa sono rientrato in Sardegna con poche certezze, anzi forse solo una: non andare più via e riprendere a disegnare e raccontare la mia isola, i suoi misteri e le sue leggende.”
Una scelta che, nonostante l’esperienza aldilà del mare con la testata giornalistica online Europae – Rivista di Affari Europei, di cui è matita satirica, ha portato il giovane artista thiesino a documentarsi tra le mille storie che albergano in Sardegna, in modo da trasportarle su carta e dare loro una nuova vita tra matita, inchiostro e gomma pane. “Ho iniziato vari progetti, ma ce n’è uno a cui sono particolarmente affezionato. L’ispirazione arrivò quando, durante una passeggiata in campagna, sono venuto a conoscenza di una leggenda paesana che racconta del toro dalle corna d’acciaio, Su ‘oe cun sos corros de atalzu. Il lavoro che ne ho tirato fuori è un volume a fumetti avente lo stesso titolo della storia, basato su una bestia maledetta costretta a vagare senza sosta, colma di rabbia e rancore. Su ‘oe è stato poi pubblicato nel 2019 da Cabu Abbas Edizioni.”
Un lavoro rivelatosi conferma delle proprie scelte e che ha spronato Luigi a volersi perfezionare sempre di più, conducendolo a frequentare i corsi del Centro Internazionale del Fumetto curati da Bepi Vigna, a Cagliari, e avviandolo verso nuovi progetti personali. “Credo che nel 2021 vedranno la luce alcuni lavori su cui ho partecipato. Data l’incertezza sulle tempistiche non posso dire tanto, sennonché ho preso parte alla fase di character design per un progetto ancora top secret, oltre avere lavorato su un romanzo illustrato per cui ho realizzato delle brevi storie a fumetti. Inoltre, la prossima primavera, è molto probabile la pubblicazione di una nuova ristampa de Su ‘oe cun sos corros de atalzu, con un’appendice che comprende la traduzione dei dialoghi in italiano.”