di LUISA CARRACOI
Danzano
le donne
danzano
coro di venti
fra mandorli in fiore,
eco ancestrale
ritorna
risuona nel ventre di donna
fedele ordito
custodito,
fra i cocci un cielo inorridito
a un vagito di donna
impietosito.
Non s’odono più note
per angeliche spose
ma striduli strappi
di vesti di donna,
di libertà proibite,
di respinti pensieri
da ottusi destrieri.
Al rogo arse, lapidate,
violate, escisse
infibulate, martoriate
d’acido sfigurate svelate
da babelici miti imputriditi.
Danzano
le donne
danzano
coro di venti
non passi spenti.
Echi rispondono dalle pagine schiuse,
non fiotti di sangue di madri ansimanti,
non lacrime fredde di piccole inermi
ma echi di pagine scritte
di voli leggeri
di liberi sì
di liberi no
come un battito d’ali
per lunghi sentieri.
Bellissima. Grazie.
Da brivido
Molto emozionante!!!
Ricordo i vari casi successi che non potro’ più dimenticare!!!!
Luisa pubblica questa poesia!!!!