Il nome evoca Janus (Giano) il dio della porta, del passaggio, e le Janas, le fate-streghe della tradizione arcaica della Sardegna. Che ha nei suoi maestri artigiani veri e propri “tesori” da valorizzare. Nasce ArtiJanus/ArtiJanas, il progetto sperimentale di cultura del design e dell’artigianato promosso e sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, con la direzione scientifica e artistica di Triennale Milano presieduta dall’archistar Stefano Boeri. L’obiettivo? Far compiere all’artigianato sardo un salto di qualità, stimolandolo a rileggere le proprie produzioni, contaminarle, generare innovazione in modo da fornire nuove opportunità di sviluppo, senza per questo snaturarle. Anzi, aggregando i diversi settori dell’artigianato attorno ad un ampio programma di attività si punta a fare emergere il ruolo culturale, oltre che economico, di un settore che vanta una tradizione ancestrale.
Si svolgerà sino a settembre 2021 e avrà come tema centrale “I Tesori Viventi” – identificando come tali i grandi artigiani della Sardegna e la figura del maestro artigiano che conosce perfettamente la cultura della propria tradizione, ne padroneggia la tecnica, esprime uno stile personale, si è formato con altri grandi maestri e trasmette il suo patrimonio di saper-fare e saper-creare.
Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano, spiega che «la valorizzazione delle arti applicate, delle arti decorative, dei mestieri d’arte – nello straordinario contesto del territorio della Sardegna – è un’operazione di grande importanza per favorire l’incontro tra la visione artistica contemporanea e l’intelligenza della mano. E conferire così il corretto status formale a questi veri e propri “tesori viventi”, che costituiscono uno straordinario patrimonio culturale e un’autentica forma di sostenibilità produttiva».
Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna, sostiene che «abbiamo un patrimonio di grande valore su cui investire e la sfida è quella di cogliere le opportunità offerte dall’innovazione e dal mercato globalizzato per rafforzare il ruolo della cultura come volano dell’economia». La direzione del progetto è di Innois, con la collaborazione della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e la direzione organizzativa e l’event management di Tools.
ArtiJanus/ArtiJanas si sviluppa attraverso un articolato programma che prevede tre format. Il primo è rappresentato da seminari e workshop per l’innovazione e i mercati, che partiranno a gennaio e affronteranno, tra gli altri, i temi legati all’autenticità-originalità dei manufatti, al patrimonio culturale, al carattere territoriale delle produzioni, fino alla commercializzazione e comunicazione digitale dei prodotti e alla gestione delle Pmi. A febbraio c’è il “Programma residenze” che riguarda la sezione artigianato artistico-design contemporaneo. I curatori Alberto Cavalli e Roberta Morittu hanno individuato ceramica e tessitura quali settori su cui sperimentare la collaborazione tra due designer di livello internazionale e due imprese artigiane sarde, selezionate con un bando.
Infine, sono previsti eventi per la promozione e il confronto tra Sardegna, Lombardia e Veneto. Come il festival in primavera a Orani che si svilupperà in due giornate intense di incontri, talk, presentazioni e workshop con ospiti internazionali e la direzione artistica di Boeri. O come a settembre quando le produzioni finali del programma residenze approderanno a Venezia per partecipare a Homo Faber in città, una delle iniziative espositive più rilevanti del mondo nel campo dei mestieri d’arte d’eccellenza.