«Nel 2020 cadono i cinquant’anni dal leggendario scudetto della squadra di Gigi Riva. Ma nel 1970 in Sardegna non tutto girava attorno al calcio. Alcune vicende incrociavano la grande Storia di quegli anni, tra sequestri, trame dei servizi segreti e agitazioni socio-politiche. Altre, invece, cambiavano per sempre le piccole storie delle persone, magari sulle note dei brani di Orietta Berti o dei Beatles. Gli autori dei dodici racconti e delle dodici illustrazioni hanno seguito queste tracce. E hanno narrato (o ripercorso) la vita che pretendeva i suoi spazi, anche lontano dalle gradinate dell’Amsicora.»
Questo è quanto si legge nell’abstract del libro dal titolo “Cagliari 1970. Tracce oltre la leggenda” presentato dall’Associazione Chine Vaganti e che Catartica Edizioni ha mandato alle stampe. La fase di realizzazione ha coinvolto una trentina di autori, tra scrittori e illustratori. Un’opera di 96 pagine composta da 12 racconti e altrettanti disegni, di cui vi diamo qualche anticipazione assieme all’Associazione Chine Vaganti.
Raccontateci come è nata l’idea di realizzare questo libro. È noto a tutti gli appassionati di sport che il 2020 è l’anno in cui si sta celebrando il cinquantesimo anniversario della vittoria del primo (e finora unico) scudetto del Cagliari calcio. Quest’evento rappresenta ancora oggi, per i più disparati motivi, un simbolo con pochi eguali nella recente storia sociale della nostra terra. Abbiamo utilizzato questa cornice come sfondo narrativo per raccontare uno spaccato della società di quel periodo, attraverso dodici punti di vista e dodici sensibilità molto differenti tra loro. Il 1970 è l’anno che apre un decennio difficilissimo per l’Italia, che si trova ad affrontare il terrorismo, la lotta armata e soprattutto i nuovi focolai di crisi economiche dopo gli anni del boom. Anche la Sardegna ha vissuto anni segnati da profondi cambiamenti politici (le esperienze di Orgosolo, la ipotizzata – ma mai verificata – rivoluzione guerrigliera di Feltrinelli) ed economici (la Costa Smeralda, l’idea del Parco del Gennargentu, l’industria petrolchimica), ai quali lo scudetto del Cagliari in qualche modo fece da centro di gravità. Le difficoltà dei residenti, la presenza spesso arrogante dello Stato centrale, lo sfruttamento del territorio: sono tutte questioni ancora aperte, e che si trascinano ancora oggi. Basti citare le questioni della mancata continuità territoriale, delle vertenze industriali, delle basi NATO. Speranze, sogni, illusioni, cambiamenti, delusioni, sconfitte: cosa rimane oggi di quella storia? Ecco perché ci siamo posti l’obiettivo di narrare i fermenti si muovevano nella società sarda prima, durante e dopo la “vittoria”.
Osservando la copertina non sfugge il fatto che oltre al profondo legame tra illustrazione e scrittura vi sia anche quello con la musica. La copertina ricorda infatti quella di un vecchio vinile. Come mai questa scelta? La splendida illustrazione di Otto Gabos si incasella e si unisce a un altro elemento cardine del libro, ossia il fil rouge creato dalle varie canzoni scelte dagli autori dei singoli racconti. Questa selezione è stata effettuata con estrema cura, all’interno del patrimonio di dischi italiani e stranieri pubblicati nel 1970. Abbiamo deciso che lo scudetto del Cagliari dovesse essere la cornice comune per i racconti, ma, per completare l’opera ci serviva una colonna sonora che fosse espressione di quello stesso anno, di quelle atmosfere, di quelle difficoltà e di quei sogni.
Cosa vi ha convinto ad affidarvi a Catartica Edizioni per portare avanti la produzione di questo importante lavoro? Prima di oggi, Chine Vaganti aveva sempre autoprodotto ogni sua pubblicazione. La scelta deriva dal bisogno dell’associazione di percorrere nuove strade nel panorama culturale/editoriale sardo e, soprattutto, dall’esigenza di favorire un avvicinamento graduale dei soci più giovani al mondo dell’editoria. Un tassello che segna un nuovo scarto di crescita, nel solco di una ormai consolidata tradizione di lavoro nel territorio, rivolto alle persone appassionate non solo di fumetti, ma di cultura e creatività ad ampio raggio.
Come avete vissuto la fase del lockwdon? È stato difficile, in questo periodo di emergenza sanitaria, lavorare alla preparazione e alla raccolta di tutto il materiale necessario per la realizzazione del libro? Abbiamo pensato, letto, guardato film e serie tv. Abbiamo riscoperto un po’ di vita familiare e domestica che, nel flusso continuo della vita e del lavoro, troppo spesso ci sfugge. Abbiamo studiato. Ma abbiamo anche perso un sacco di tempo a cercare i bandoli di molte matasse. Sembrava che con il tempo “fermo” anche noi non riuscissimo a muoverci. Poi abbiamo cominciato a capire che il tempo si muove solo se noi ci muoviamo. E abbiamo ripreso a progettare. Cagliari 1970 è stato “partorito e lavorato” durante il lockdown. Ci ha accompagnato in questa esperienza così inedita e straniante. E, paradossalmente, ci ha permesso di ritrovare il contatto con una porzione della nostra storia e delle nostre radici, quindi della realtà. Ci ha ribadito una volta per tutte che quelle radici non rappresentano solo “il passato”, ma sono anche le basi indispensabili per capire il presente e proiettarsi verso il futuro. Ecco, durante il lockdown abbiamo fatto anche un po’ di… filosofia!
Avete già fissato la data della prima presentazione di “Cagliari 1970”? Se tutto va bene, e se il signor Covid-19 ce lo consentirà, la faremo il 7 novembre 2020 a San Gavino Monreale, paese in cui Chine Vaganti è nata. Una data che cade proprio a ridosso del 23° compleanno della nostra associazione! Questa presentazione sarà inserita nel programma di Festival OFF del Festival Letterario del Monreale, che da due anni a questa parte si tiene a San Gavino con un eccezionale successo di autori e di pubblico.
ISBN: 978-88-85790-49-0 Autore: AA.VV. Editore: CATARTICA EDIZIONI Data di uscita: 26 ottobre 2020 Genere: Narrativa (Racconti) Collana “Urban Jungle” Edizione Speciale Prezzo: 17.00 € Nº pagine: 96 Dimensioni: 16,5×24 cm |
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