di GIANFRANCO CORDA
È situato nel cuore della capitale francese, a poca distanza dal Louvre e dalla Senna, e ha conquistato i palati dei parigini per la prelibatezza del cibo, l’eccellenza del servizio e la spiccata professionalità. È il Restaurant ‘Fellini’, locale dalla raffinata eleganza e dalla rinomata ospitalità, che al suo interno rievoca i fasti della dolce vita con i poster dei più celebri film del famoso regista italiano. Tanti i turisti che visitano questo ristorante e innumerevoli le star dello spettacolo, campioni dello sport, giornalisti famosi, presidenti e ministri della repubblica che sono diventati clienti abituali della buona cucina italiana proposta da Efisio Mannai. Abbiamo incontrato il titolare del ‘Fellini’ mentre trascorreva le vacanze a Terralba e in piazza Cattedrale, luogo che ricorda la sua gioiosa e spensierata gioventù, abbiamo ripercorso le tappe del suo importante percorso professionale. Efisio, come è iniziata la sua avventura parigina? Era il 1982, mio fratello Mauro era appena rientrato da Londra e decidiamo di avventurarci a Parigi in cerca di lavoro. Partiamo il 29 settembre a bordo di una Fiat 126: prendiamo la nave a PortoTorres verso Genova, attraversiamo Montecarlo e finalmente giungiamo a Parigi. Arrivati nella città francese abbiamo dormito in macchina ai piedi della Tour Eiffel. Ricordo la notte freddissima. Nei giorni seguenti troviamo alloggio in una camera di un hotel e andiamo alla ricerca di un lavoro. Il momento non era facile perché avevamo pochi soldi e scarsissima padronanza della lingua francese. Il primo impiego è come l’imbianchino ma qualche mese dopo trovo il lavoro in ristorante, ciò che desideravo e che mi appassionava. Felicissimo di lavorare nel settore ristorazione, nell’arco di dieci anni sono stato assunto in diversi locali del centro parigino, accumulando una importantissima esperienza. Nel 1994, nel ristorante dove lavoravo da ben sette anni cambia la gestione e purtroppo vengo licenziato perché non facevo più parte del programma del nuovo proprietario. Dopo alcuni mesi durissimi trovo occupazione in un ristorante vicino ai Champs Élysées. Il proprietario era un ragazzo di Roma veramente brillante, diventiamo subito amici. Tantissimi clienti dove ho lavorato vengono a trovarmi e mi consigliano di aprire un ristorante in proprio. Dunque, dopo tredici anni di lavoro come dipendente, arriva la svolta professionale: acquista il ‘Fellini, un noto ristorante nel centro di Parigi È successo che nell’ottobre del 1995 riesco a trovare un posto di lavoro come Maitre d’hôtel al ristorante ‘Fellini’, un bel ristorante di proprietà di uno chef di cucina napoletano che aveva l’idea fissa di aprire un locale à Saint Tropez. Dopo tanta insistenza riuscì a convincerlo a vendermi il locale per coronare il suo sogno. Accettò la mia proposta di acquisto e nel dicembre del 1996 diventai il titolare del ‘Fellini’. Da quel momento tutto diventa magia: il ristorante ha un successo che va oltre le più ottimistiche previsioni. La sua cucina internazionale viene apprezzata da tanti personaggi famosi Si, tanti clienti e tante persone famose diventano ‘amici’ del ‘Fellini’. Nel 1988 in Francia si svolge il campionato del mondo di calcio ed il ristorante è sempre pienissimo. Abbiamo ospitato il mitico Pelè, il proprietario di Adidas, sponsor della nazionale francese, il presidente della Fifa Havalange, giornalisti dal mondo intero: brasiliani, argentini, americani, giapponesi. Dopo il mondiale abbiamo ospitato tantissime persone importanti e con Vincent Cassel, marito di Monica Bellucci, nasce subito un’amicizia che durerà quindici anni. Vincent sarà una locomotiva, e tantissimi attori verranno da parte sua. Oltre la Bellucci e Cassel, ci rivela il nome di qualche altro vip che ha frequentato il Fellini? Non saprei elencare tutte le persone famose che sono venute da noi a mangiare ma qualche nome lo posso citare: Bono, Al Pacino, Jack Nicholson, Sean Penn, Spike Lee, Sharon Stone, Michael Madson, la moglie di Yul Brynner che per tanti anni organizzava delle cene con la haute bourgeoisie parigina. La cucina del ‘Fellini’ è stata apprezzata anche dai Presidenti Francois Hollande, Emmanuel Macron e da tantissimi ministri del governo francese. Per Macron abbiamo organizzato anche due serate per la sua campagna presidenziale. Quali i segreti del suo successo professionale? Mi sono sempre basato su una cucina semplice proponendo prodotti freschissimi di stagione come porcini, tartufi neri tubermelasporum o bianchi d’Alba. Le proposte del menù sono in gran parte a base di pesce con specialità di scampi, gamberetti, calamari (fritti o alla griglia), tonno e pescespada. Oltre a tutti i tipi di pesce e frutti di mare proponiamo anche la tanto amata bottarga. Mi piace rimarcare che per oltre quindici anni ho consegnato la bottarga di Marceddi o di Cabras ad un cliente che era proprietario di uno dei più grandi ristoranti di pesce di Parigi, Pierre Berger, del gruppo di Yves Saint Laurent, uno degli uomini più ricchi di Francia. Oltre la freschezza e la bontà dei prodotti è molto importante accogliere in modo semplice e amichevole i clienti: forse è per questo che il locale piace tanto sia ai turisti che agli uomini politici, banchieri o avvocati. Nel ristorante lavorano dodici persone e si preparano tante prelibatezze: dai biscotti per il caffè alle paste fatte in casa farcite o fresche, torte e tanti squisiti dolci. Abbiamo capito che i francesi vogliono mangiare le cose genuine e prelibate e noi, con vero piacere, cerchiamo di accontentarli.