di Giommaria Carboni
Nella splendida cornice delle sale di della Società Operaia, a Palazzo Gregoris a Pordenone, sabato 15 Gennaio, è stata inaugurata la mostra “Il FILET di Bosa”, organizzata dal Circolo dei Sardi di Pordenone in collaborazione con i Comuni di Bosa e Pordenone, la Società Operaia di Pordenone e l’Associazione Culturale “La Foce” di Bosa. Un foltissimo e assai interessato pubblico ha affollato gli spazi espositivi dove hanno trovato giusta collocazione numerosissimi e preziosi manufatti, antichi e recenti, realizzati con un ricamo del tutto particolare, ovvero il “Filet di Bosa”, frutto di un’arte molto antica che, grazie anche alla dimostrazione da parte di un’insegnante, ha incantato i visitatori. Il Presidente dell’Operaia Tubero Italico ha dato il benvenuto agli intervenuti ed alle autorità. Ha quindi preso la parola il Presidente del Circolo dei Sardi di Pordenone Giommaria Carboni che ha ringraziato quanti hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa. E’ intervenuto successivamente il Sindaco del Comune di Bosa Piero Franco Casula, che ha sottolineato la valenza di questo tipo di scambio culturale, augurandosi che in un prossimo futuro questo primo incontro possa trasformarsi in un duraturo e proficuo rapporto di collaborazione inteso a far conoscere le rispettive tradizioni. Ha preso quindi la parola l’assessore alle attività culturali del Comune di Bosa prof.ssa Angelina Piu, che ha ringraziato per l’accoglienza augurandosi anch’essa una feconda cooperazione tra i due territori. Una ricamatrice dell’Associazione “La Foce”, Signora Maria Masala ha illustrato brevemente la storia e le origini del “Ricamo di Bosa ( Su Lauru ’Osincu)” e le origini storiche del paese di Bosa che sempre più conserva e mantiene le proprie tradizioni. Il Sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello, che in precedenza aveva accolto in sala consigliare la delegazione bosana guidata dal Sindaco e il presidente del Circolo dei Sardi di Pordenone, facendo omaggio ai presenti di una splendida pubblicazione sulla città di Pordenone, ha sottolineato la validità di mantenere vive le tradizioni della cultura e ha sottolineato come la Società Operaia faccia bene a mantenere viva la memoria del passato. Ha ringraziato gli amici Sardi augurandosi che questo primo incontro possa ripetersi proprio per cementare e far rivivere sempre più le antiche tradizioni che annoda sempre costituito il nucleo fondante del patrimonio culturale di un popolo su cui innestare i progetti per un futuro sostenibile. La serata si è conclusa con la degustazione di prodotti tipici sardi, alcuni portati in dono dagli ospiti (tra cui la sublime Malvasia di Bosa) e altri offerti dal Circolo dei Sardi, e con l’omaggio di alcune pubblicazioni da parte del sindaco di Bosa e del presidente della Società Operaia.