di MICHELA GIRARDI
Il nome della manifestazione riconduce al luogo in cui si tiene da sempre la rassegna culturale ( Cala Genovesi) e gioca sull’espressione sarda cala a cinema (scendi al cinema).
Gli organizzatori dell’associazione MusikaSurda invitano a partecipare gratuitamente alle tre proiezioni pubbliche di questa ottava edizione, che si terranno dal 30 luglio al 1 agosto 2020 nella consueta location di Cala Genovesi ad Arbatax e che seguiranno le direttive anti Covid-19 previste dalla normativa.
Il programma della Rassegna di Cinema Indipendente Cal’a Cinema quest’anno si aprirà giovedì 30 luglio alle 21 con il film “L’Agnello” di Mario Piredda. Un dramma familiare duro e schietto, ambientato nella Sardegna delle servitù militari. Dopo la proiezione il pubblico dialogherà con due ospiti d’eccezione: il regista Piero Marcialis e l’attore Michele Atzori.
Si proseguirà venerdì 31 luglio con il docufilm sulla vita di tre pastori ogliastrini, “Tempus de Baristas” di David MacDougall, seguito dal dibattito con il regista Ignazio Figus.
La terza ed ultima serata della rassegna – sabato 1 agosto – sarà invece dedicata alla pellicola del 1961 firmata da Vittorio De Seta “Banditi ad Orgosolo”. A seguire una chiacchierata nella Caletta Genovesi con lo scrittore Antioco Floris, che in questa particolare occasione presenterà anche la mostra e il libro dedicati a “Banditi a Orgosolo”.
Come di consueto, a fare da padrone di casa sarà l’artista arbataxino Marcello Murru, una figura di grande rilievo cara agli organizzatori fin dalle origini alla rassegna, che si tratterrà dopo le proiezioni per discutere con il pubblico e gli ospiti protagonisti di cinema e cultura.
“Sono felice di poter partecipare anche quest’anno a un importante momento di incontro e condivisione quale è Cal’a Cinema, una rassegna che seguo e amo fin dalla sua nascita nel 2009 – afferma Marcello Murru – È un’iniziativa molto valida, che impreziosisce la vita di Arbatax e alimenta il dialogo tra la collettività e i maestri del cinema isolano e non solo. Quella di quest’anno sarà un’edizione particolare a causa delle contingenze legate all’emergenza sanitaria ma credo, proprio per questo, ancora più bella perché trasmette un prezioso messaggio: la cultura non si ferma”.