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Paesaggi incantevoli e bellezze naturalistiche ma anche storia, tradizioni ed enogastronomia. Anche in bassa stagione la Sardegna esporta i suoi tesori fuori dai confini nazionali. Con la partecipazione alla fiera di Utrecht (città a poche decine di chilometri da Amsterdam), la Regione punta decisamente al mercato olandese, promuovendo, oltre all’unicità del suo ambiente, anche eventi di questo periodo come i fuochi di Sant’Antonio Abate (‘Scintille dal cuore’), il Carnevale isolano e i riti della Settimana Santa, uniti in un percorso comune di promozione istituzionale, l‘Isola che danza’, attivato dall’assessorato regionale del Turismo. Uno spazio espositivo all’interno dello stand Enit/Italia, operatori di strutture ricettive, di associazioni di categoria e di associazioni e consorzi turistici provenienti da tutta l’Isola, caratterizzano la partecipazione della Sardegna alla ‘Vakantiebeurs’ di Utrecht e testimoniano la ferma volontà di promuovere in quest’area del Nord Europa le grandi potenzialità turistiche isolane. La manifestazione vede la partecipazione di circa 1300 espositori provenienti da tutto il mondo e una grande affluenza di pubblico e di specialisti del settore. “Il mercato olandese – ha affermato l’assessore del Turismo Luigi Crisponi – rappresenta un bacino molto interessante con 180mila presenze di media tra il 2009 e il 2010. Nonostante la crisi economica globale, i riscontri degli ultimi due anni sono tra i pochi positivi, con una crescita del 3,6% per quanto riguarda le presenze nelle strutture ricettive nel 2010 rispetto all’anno precedente. Il turista olandese si caratterizza per l’attitudine a viaggiare con mezzi propri: usufruisce del trasporto navale e si sposta su tutto il territorio isolano per apprezzare, in particolar modo, gli angoli più suggestivi e nascosti della Sardegna”. “Puntiamo – ha aggiunto l’esponente della Giunta Cappellacci – a far conoscere e valorizzare tesori sardi, nascosti nella storia e nelle tradizioni a fianco all’incanto delle nostre coste. La presenza in vetrine internazionali, come quella di Utrecht, è uno straordinario strumento per promuovere, in appuntamenti di prestigio, progetti come quello dell’Isola che danza, che mantiene vive le tradizioni e valorizza avvenimenti che durano da centinaia d’anni, con l’obiettivo di ampliare l’offerta turistica e destagionalizzare”.